- R. Ridi, Internet in biblioteca, Milano, Editrice Bibliografica,
Gennaio 1996 (Bibliografia e biblioteconomia 51, ISBN 88-7075-442-1).
Da Novembre 2007 disponibile gratuitamente anche in rete, sul sito dell'Editrice Bibliografica fino a Settembre 2012 e in "E-LIS"
<http://eprints.rclis.org/17709/> da Ottobre 2012.
recensioni:
- Rosanna Santonocito: "Il Sole 24 ore", CXXXII (1996), n.
76, Domenica 17 Marzo, p. 37;
- Ernesto Damiani: "Internet News", II (1996), n. 4, p. 94;
- Fabio Metitieri: "Virtual", IV (1996), n. 31, p. 54;
- Marta Mandò: "Il Venerdì di Repubblica", n.
447, 27 settembre 1996, p. 112;
- Stefano Vassere: "Corriere del Ticino", 28 giugno 1996, p.
49;
- Vincenzo Frustaci: "Bollettino AIB", XXXVI (1996), n. 3,
p. 335-337, oppure <http://bollettino.aib.it/article/view/8167/7282>;
- Alberto Salarelli: "Biblioteche oggi", XIV (1996), n. 9,
p. 68-69, oppure <http://www.bibliotecheoggi.it/1996/19960906801.PDF>;
- Maria Luisa Lanzafame: "Accademie e biblioteche d'Italia",
LXIV (1996), n. 3, p. 74-75;
- "Bollettino di informazione ABEI", V (1996), n. 2, p. 33;
- Gianna Del Bono: "L'informazione bibliografica", XXII (1996),
n. 4, p. 597-604 (600);
- Alfredo Serrai: "Il bibliotecario", XIII (1996), n. 2, p.
330.
- Mimmo Stolfi e Raffaella Morrica: "Computer. Internet e altro", II (1999), n. 13, supplemento a "La repubblica" del 14 Gennaio 1999, p. 36;
- Stefano Bucci: "Il Sole 24 ore", CXXXVI (2000), n.
13, Venerdì 14 Gennaio, p. VI del supplemento "Internet & networking" e CXXXVI (2000), Venerdì 20 Ottobre, p. V del supplemento "Internet & networking";
- A. Spadaro: "La civiltà cattolica", 4, CLI (2000), n. 2, quaderno 3598, p. 422.
- Alberto Petrucciani e R. Ridi, Guida alle fonti di informazione
della biblioteconomia, Roma, AIB, Ottobre 1996, ISBN 88-7812-036-7.
Indice, estratti e aggiornamenti
disponibili a partire da <http://www.aib.it/aib/editoria/pub1.htm>.
recensioni:
- Alfredo Serrai: "Il bibliotecario", XIV (1997), n. 2, p.
310-311;
- Klaus Schreiber: "Informationsmittel für Bibliotheken: Besprechungsdienst
und Berichte", V (1997), n. 3/4, p. 485;
- S.H. / R.D.H.: "Reference reviews Europe online", 1997, n. 3/4,
<http://www.rre.casalini.com/1997/AP-97-34.html>;
- Sandra De Conturbia: "Libraries and culture", XXXIII (1998), n. 3, p. 334-335
oppure <http://www.gslis.utexas.edu/~landc/fulltext/LandC_33_3_BookReviews.pdf
>;
- Erika Troger: "Zeitschrift fur Bibliothekswesen und Bibliographie", XLV (1998), n. 6, p. 665-666.
- Maria Pia Bertolucci, Antonio Giardullo, R. Ridi e Alessandro Sardelli,
La biblioteca e i suoi documenti. Manuale teorico-pratico a uso dei
volontari, presentazione di Francesco Sicilia, Lucca, Centro nazionale per il volontariato, 1997.
- Damir Kapidzic et R. Ridi, Concept pour une etude de faisabilite' pour l'etablissement d'un lien culturel telematique a Tuzla,
Bosnie-Herzegovine, Strasbourg, Conseil de l'Europe, Juin 1997, Ref: cc/livre (97) 9; per la disponibilità cfr.
<http://culture.coe.fr/clt/fr/fculiv10.6.htm>
(fino al 2002) oppure l'Internet Archive a <hhttps://web.archive.org/web/20020219194040/http://culture.coe.fr/clt/fr/fculiv10.6.htm>
dal 2003 in poi.
- Enrico Malpezzi e R. Ridi,
Internet nella catena del valore editoriale, a cura di Pierfrancesco Attanasio e Paolo Malpezzi, Roma, Ministero per i beni culturali e ambientali. Ufficio centrale per i beni librari, le istituzioni culturali e l'editoria, 1998.
- Fabio Metitieri e R. Ridi, Ricerche bibliografiche in Internet.
Strumenti e strategie di ricerca, OPAC e biblioteche virtuali, Milano,
Apogeo, Giugno 1998, ISBN 88-7303-431-4.
Indice, introduzione, recensioni e alcuni estratti disponibili online a
<http://xoomer.virgilio.it/fmetitie/htm/libro2.htm>.
recensioni:
- Giulia Visintin: "L'indice dei libri del mese", XV (1998), n. 8, p. 41;
- Carlo Migliavacca: "PC inter@ctive", II (1998), n. 14, p. 76;
- Gabriele Gatti: "Bollettino '900. Electronic newsletter of '900 italian literature", 1998, n. 16-17, oppure <http://www.comune.bologna.it/iperbole/boll900/gatti.html>;
- Anna Galluzzi: "Biblioteche oggi", XVI (1998), n. 9,
p. 66, oppure
<http://xoomer.alice.it/fmetitie/htm/bibloggi.htm>
oppure <http://www.bibliotecheoggi.it/1998/19980906601.pdf>;
- Valerio Di Giorgio: "Jus e Internet", 1998, n. 16-17, oppure <http://www.jei.it/novita/notizia.asp?IDnotizia=384>;
- Fabio Massimo Bertolo: "Bollettino AIB", XXXIX (1999), n. 3,
p. 327-328, oppure <http://www.aib.it/aib/boll/1999/99-3-327.htm>;
- Jennifer Vinopal: "WESS newsletter", Association of college & research libraries, XXIII (2000), n. 2 <http://library.ucsc.edu/wess/Spring2000/BitsS00.html>;
- M. M. Ciulla e R. Paliotti: "La cardiologia nella pratica clinica", VII (2000), n. 4 (Dicembre), oppure <http://www.cpconline.it/articoli/2000/vol4_2000/ciulla.asp>;
- "Panorama Web", supplemento a "Panorama" n. 48 del 30 novembre 2000, p. 20;
- Alberto G. Biuso, La Rete, Nietzsche, il futuro dei libri, "L'indice dei libri del mese", XI (2001), n. 5, p. 29-31.
- Il testo di alcune recensioni e' disponibile in rete a partire da <http://xoomer.virgilio.it/fmetitie/htm/libro2.htm>.
Cfr. anche l'intervista di Giulia Mozzato a R. Ridi in "Alice.it":
Le ricerche bibliografiche in Internet,
23 luglio 1998, <http://www.librialice.it/news/primo/ridi.htm>.
- R. Ridi,
Ricerca e selezione delle fonti di informazione Roma, Ministero per i beni culturali e ambientali - RAI - Italia lavoro - AIB, Ottobre 1998.
Poi anche in Progetto Omniamedia. Azione di sistema per il trasferimento di buone pratiche
verso la costruzione della società dell'informazione. 2002-2003, Roma, Ministero del lavoro
e delle politiche sociali, 2004, p. 411-560. Dal 2003 al 2021 disponibile anche online
a <http://www.educational.rai.it/mediateche/mttesto.asp?tid=21> e
successivamente recuperabile su Internet Archive a <https://web.archive.org/web/20210711020050/http://www.educational.rai.it/mediateche/mttesto.asp?tid=21>.
Le relative slides sono disponibili a <http://riccardoridi.it/unive/reference.htm>
recensione:
- Fabio Metitieri e R. Ridi, Biblioteche in rete. Istruzioni per l'uso, Roma-Bari, Laterza, Maggio 2002 (Manuali Laterza 164, ISBN 8842066591). Ristampa nel Settembre 2002.
Indice e introduzione disponibili in
rete: <http://xoomer.virgilio.it/fmetitie/htm/libro4.htm>.
recensioni:
- Gabriele Gatti: "AIDA lampi", I (2002), n. 5, <http://www.aidainformazioni.it/lampi/1-05.htm#10> ("E' finalmente uscito in versione aggiornata il celebre "Ricerche bibliografiche in Internet", di Metitieri e Ridi. Il manuale, pubblicato nel 1998 dalla casa editrice Apogeo, ebbe un notevole e meritato successo");
- Luca De Biase: "Luca De Biase Online", 18 Maggio 2002 <http://www.debiase.com/panoramaol/panoramaol21.html ("Una miniera di informazioni sulle informazioni");
- Alessandro Terreni: "Jack", n. 21, Giugno 2002, p. 114 ("Una guida puntuale per orientarsi tra archivi elettronici e libri on line, con un'attenzione puntuale all'Italia e accenni alle piu' importanti risorse estere");
- "Panorama Web;, supplemento a "Panorama" n. 27, 4 Luglio 2002, p, 14 ("Opera di due italiani, il volume cura in modo particolare l'illustrazione delle biblioteche virtuali nostrane");
- Aldo Trivellato: "Cultura & Spettacoli", supplemento a "Il mattino di Padova", "La nuova Venezia" e "La tribuna di Treviso", 16 Luglio 2002 ("Il manuale, edito nel 1998 e profondamente rivisto quest'anno, mette a disposizione del profano gli strumenti per destreggiarsi nelle circa 15mila biblioteche on line, archivi, musei, cataloghi e banche dati");
- "Inter.net;, n. 81, Luglio/Agosto 2002, p. 91 ("Un testo prezioso per chi deve avviare un lavoro di ricerca bibliografica e vuole utilizzare la Rete al meglio");
- O. I. "Internet News;, VIII, n. 8, Settembre 2002, p, 60 ("La ricca bibliografia e' stata profondamente rivista e tutti gli indirizzi citati nel testo sono aggiornati all'aprile 2002");
- Luigi M. Reale: "Italianistica online", 30 Settembre 2002, <http://www.italianisticaonline.it/recensioni/metitieri&ridi_2002.htm> ("Il manuale si rivela di preziosa utilita' sia per gli addetti ai lavori in ambito bibliotecario, sia per gli studenti, i laureandi, i ricercatori, alle prese con le ricerche bibliografiche in Internet.");
- Giulia Visintin: "L'indice dei libri del mese", XIX (2002), n. 10, p. 44 oppure <http://space.tin.it/computer/fmetitie/htm/indice2.htm> ("Il primo quarto del volume costituisce appunto una nitida guida alla ricerca bibliografica, in rete o su carta che sia");
- Maria Pia Carosella: "AIDA informazioni", XX (2002), n. 2-3, p. 216-217, oppure <http://www.aidainformazioni.it/pub/mpcarosella232002.html> ("Ben vengano manuali del tipo Laterza, che spingono ad approfondire la conoscenza di un settore in perenne movimento");
- "Bollettino di informazione ABEI", XI (2002), n. 2, p. 39 ("E' la seconda edizione di un libro fortunato, edizione ovviamente aggiornata e rimaneggiata profondamente, data la grande velocita' con cui nascono, mutano e spariscono oggi i prodotti tecnologici");
- "Urban", II (2002), n. 14 (2 Dicembre), p. 43 ("Tanta teoria, tantissima pratica. Se siete alle prese con la vostra tesi di laurea o se, per qualsiasi altro motivo, siete a caccia di bibliografie, cataloghi o banche dati [questo] e' il testo che fa per voi. Un manuale [...] che vi aiutera' a scartabellare nelle biblioteche on line senza perdervi negli schedari.");
- Jeffry K. Larson: "WESS newsletter", Association of college & research libraries, XXVI (2002), n. 1, <http://viva.lib.virginia.edu/wess/nl/fall02/NPON.html> "An introduction to library resources on the web in Italy and abroad. The second part is devoted to OPACs, the third to textual and quantitative databases and web sites. Includes a 22-page bibliography");
- Laura Cerutti: "La rivisteria", XVIII (2002), n. 117, p. 18 ("Con oltre 130 pagine aggiunte o riscritte,
esce al prezzo di 16 euro la seconda edizione della guida dell'informatico Fabio Metitieri - attivo in AIB-CUR - e del docente di biblioteconomia Riccardo Ridi [...].
Rispetto alla prima edizione, pubblicata da Apogeo nel '98, si rileva una maggiore attenzione per biblioteche e Opac italiani e per le più recenti trasformazioni
di strategie, tendenze, di funzioni e consistenza degli archivi");
- Francesca Reboli: "Happy Web", n. 7/8 (luglio/agosto 2002), p. 14 ("La seconda edizione aggiornata di un manuale che dà tanti consigli su come sfruttare
al meglio gli archivi, i cataloghi, le biblioteche digitali e le banche dati della Rete");
- Domenico Ciccarello: "Biblioteche oggi", XXI (2003), n. 1, p. 87-88,
oppure <http://space.tin.it/computer/fmetitie/htm/biblogg2.htm>
oppure <http://www.bibliotecheoggi.it/2003/20030108701.pdf>
("Si deve senz'altro parlare, rispetto alla precedente pubblicazione per Apogeo, di una riscrittura di gran parte del testo, e quindi di un'opera nel complesso nuova e originale");
- Maria Teresa Petti: "Ideazione", X, n. 2 (90), marzo-aprile 2003, oppure <http://www.ideazione.com/settimanale/4.media/85_11-04-2003/85petti.htm> ("Questo manuale consente al bibliotecario e all'utente di realizzare un buon 'information retrieval', cioe' di elaborare delle strategie di ricerca che consentano di sapere come trovare cio' che si cerca");
- Il testo completo di alcune recensioni e' disponibile in rete a partire da <http://xoomer.virgilio.it/fmetitie/htm/libro4.htm>.
Cfr. anche l'intervista di Valentina Solari a R. Ridi in "Puntocom" e in "ESB Forum": Archivio digitale. E da manuale, 29 luglio 2002, <http://www.riccardoridi.it/esb/ridi-laterza.htm>.
- Fabio Metitieri e R. Ridi, Biblioteche in rete. Istruzioni per l'uso, Roma-Bari,
Laterza, seconda edizione riveduta, ampliata e aggiornata, Giugno 2003 (Manuali Laterza 185, ISBN 8842070483).
Disponibile integralmente anche in rete a <http://www.laterza.it/bibliotecheinrete2003/index.htm>,
con un aggiornamento a Gennaio 2004 pubblicato nel Febbraio 2004.
recensioni:
- Pietro Izzo: "Internet News", IX (2003), n. 8, p. 62 ("Laterza ha deciso di rendere completamente disponibile online lo storico volume di Metitieri e Ridi Biblioteche in rete. Ovviamente si tratta della nuova edizione 2003, largamente riscritta in quanto, tra opac e cataloghi virtuali, il mondo della consultazione online e' decisamente cambiato dai tempi di Telnet. Un'utile lettura che e' anche una buona collezione di risorse Web").
- Marco Calvo, - Fabio Ciotti - Gino Roncaglia - Marco A. Zela, Internet 2004. Manuale per l'uso della rete, Roma - Bari, Laterza, 2003, p. 387, anche in rete <http://www.laterza.it/internet> ("A questo argomento sono dedicati diversi volumi. Tra tutti si segnala per completezza e semplicita' il citato Biblioteche in rete. Istruzioni perl'uso di Fabio Metitieri e Riccardo Ridi, Laterza, Roma-Bari 2003").
- "Lettura Europa", news del premio Grinzane Cavour, n. 4 (2003)
<http://www.grinzane.net/LetturaEuropa/news4.html>
("Uno strumento necessario per chiunque si occupi di ricerche bibliografiche in Internet").
- Maurizio Lana, Il testo nel computer: dal web all'analisi dei testi, Torino, Bollati Boringhieri,
2004, p. 87. ("La pubblicazione di riferimento oggi
in Italia sull'accesso alle biblioteche via Internet è Biblioteche in rete di Fabio Metitieri e Riccardo Ridi").
- ANobii, <http://www.anobii.com/forum_thread?topicId=2207#new_thread>.
("Credo che ormai sia diventato un caposaldo della letteratura di genere").
- Fabio Metitieri e R. Ridi, Biblioteche in rete. Istruzioni per l'uso, Roma-Bari,
Laterza, terza edizione riveduta, ampliata e aggiornata, maggio 2005 (Manuali Laterza 219, ISBN 8842076635). Ristampe nel Maggio 2006 e nel Maggio 2007.
Disponibile integralmente anche
in rete a <http://www.laterza.it/bibliotecheinrete>
con un aggiornamento a Settembre 2006 pubblicato nell'Ottobre 2006 e uno a Giugno 2008 pubblicato nel Giugno 2008. Indice dell'edizione a stampa disponibile
nell'opac della Library of Congress <http://catdir.loc.gov/catdir/toc/casalini02/0524174x.pdf>.
- R. Ridi, La biblioteca come ipertesto. Verso l'integrazione dei servizi e dei documenti, Milano, Editrice Bibliografica, Ottobre 2007, (Bibliografia e biblioteconomia 81, ISBN 978-88-7075-662-3).
Abstract disponibile a
<
http://www.editricebibliografica.it/scheda-libro/riccardo-ridi/la-biblioteca-come-ipertesto-9788870756623-133593.html>.
Preprint, con la correzione di alcuni refusi, disponibile in "E-LIS" dal 17 maggio 2024 a <http://eprints.rclis.org/45788/>.
recensioni e commenti:
- Michele Santoro: "Bibliotime", X (2007), n. 3, <
http://www.aib.it/aib/sezioni/emr/bibtime/num-x-3/editoria.htm>.
("L'ambizione di Ridi è di giungere a una teoria "unificata" della biblioteca (ma anche della biblioteconomia e della documentazione)
sotto la categoria dell'ipertesto [...]. Non v'è dubbio che tale proposta sia destinata a suscitare un vivace dibattito").
- Bonaria Biancu: "The geek librarian", 12 Novembre 2007, <http://bonariabiancu.wordpress.com/2007/11/12/library-20-due-anni-dopo-esperimenti-riflessioni-e-valutazioni/>.
("Lettura che consiglio vivamente agli aspiranti bibliotecari, ai bibliotecari professionisti e a chi lavora con l'architettura dell'informazione").
- Maria Cassella: "Biblioteche oggi", XXVI (2008), n. 1, p. 69-71. ("Molto poco sembra essere sfuggito all'attenzione di Riccardo Ridi che, dodici anni dopo la pubblicazione di Internet in biblioteca,
torna sulla scena editoriale con una riflessione profonda, autorevole e matura sulla biblioteca digitale").
- Paola Castellucci: "Nuovi annali della Scuola speciale per archivisti e bibliotecari", XXII (2008), p. 296-298.
("Nel volume di Ridi troviamo infatti sia capitoli legati alla tradizione disciplinare più consolidata sia riflessioni
sulle nuove realtà aperte dal digitale.").
- Paola Castellucci: Dall'ipertesto al Web. Storia culturale dell'informatica, Laterza, 2009, p. 215.
("Fra i 'padri' dei bibliotecari vengono quindi sempre più indicati 'padri' dell'informatica o della Rete, e in particolare viene riconosciuto come 'padre' Ted Nelson e il suo concetto di ipertesto. Anche in Italia troviamo
esempi importanti in tal senso. È il caso, ad esempio, di Riccardo Ridi, che pone nel luogo del testo retoricamente più rilevante, il titolo, il riferimento all'ipertestualità: La biblioteca come ipertesto.
Il dedicatario del libro è poi proprio Ted Nelson.").
- Andrea Marchitelli: "Bollettino AIB", IL (2009), n. 1, p. 85-86, oppure
<http://www.aib.it/aib/boll/2009/0901085.htm>
o <http://bollettino.aib.it/article/view/5372/5136>.
("Si tratta, anzi, di uno strumento prezioso, sia per chi intraprenda lo studio delle biblioteche digitali per la prima volta,
sia per chi, già avvezzo e interessato al tema, voglia sistematizzare e approfondire le sue conoscenze.").
- Mario Ceroti: "Allegoria", XXI terza serie (2009), n. 59, p. 256.
("L'aspetto più interessante dell'ultimo libro di Ridi, a parte la riflessione teorica sul tema della biblioteca digitale e
l'analisi rigorosa, squisitamente tecnica sulle sue applicazioni pratiche e sulla sua concretizzazione attuale e futura,
consiste nell'acuta e profonda indagine sul concetto di ipertestualità").
- Francesco Mazzetta: "Ossessioni e contaminazioni", 3 Luglio 2015,
<http://ossessionicontaminazioni.blogspot.it/2015/07/la-mia-lettura-del-libro-di-riccardo.html>.
("Gran parte della sua delineazione di natura, servizi e problemi della biblioteca e del documento digitale rimangono ancor oggi attuali. [...] Ecco allora che si scopre il fine di Ridi: contrapporre al lankesiano concetto di "biblioteca come conversazione" dove la funzione mediatrice del bibliotecario è
centrale rispetto alle collezioni, quella di ipertesto come testo-documento universale ordinato e collegato dalla rete dei riferimenti come i vari testi
all'interno della biblioteca sono biblioteconomicamente collegati da cataloghi e bibliografie").
- R. Ridi, Il mondo dei documenti. Cosa sono, come valutarli e organizzarli, Roma-Bari,
Laterza, Gennaio 2010 (Manuali Laterza 300, ISBN 978-88-420-9133-2).
Da Luglio 2014 disponibile anche come ebook in formato epub.
Indice sintetico e abstract disponibili a <http://riccardoridi.it/unive/mondodoc.htm>
e <http://www.laterza.it/index.php?option=com_laterza&Itemid=97&task=schedalibro&isbn=9788842091332>. Indice esteso disponibile nell'opac della Library of Congress
<http://catdir.loc.gov/catdir/toc/casalini08/10043284.pdf>.
recensioni e commenti:
- Paola Rescigno, Archivi, biblioteche, musei: potenza costitutiva dei luoghi,
"Bibliotime", XII (2009), n. 3, <http://www.aib.it/aib/sezioni/emr/bibtime/num-xii-3/rescigno.htm>.
("La biblioteca appare un baluardo di resistenza verso il pericolo di cadere in un soggettivismo radicale, come afferma Ridi,
di ritrovarci anche noi nella Biblioteca di Babele di Borges, dove troppa informazione generi nessuna informazione: se tutto potenzialmente
può essere documento qualcuno, che ne abbia l'autorevolezza, deve fare delle scelte").
- Claudio Gnoli, Di che cos'è fatta la conoscenza?, "AIDA informazioni", XXVII (2009), n. 3-4, p. 57-59,
oppure <http://www.aidainformazioni.it/pub/gnoli342009.html>.
(" Nell'identificare i concetti fondamentali delle discipline della documentazione, Riccardo Ridi [...]
riconosce la distinzione fra documento, dato, comunicazione, informazione, conoscenza: ma si esprime con
scetticismo sulla possibilità di delimitare in modo preciso un concetto vasto e sfuggente come quello di conoscenza.
Più solido fondamento gli pare il riferirsi ai documenti, espressione materiale della conoscenza, questi
sì studiabili in modi più obiettivi e precisi").
- Virginia Gentilini, I metadati, le etichette sulle bottiglie di vino e le uscite autostradali,
in Bibliotecari non bibliofili!, 30 Marzo 2010, <http://nonbibliofili.splinder.com/post/22484113/>.
("Lo segnalo volentieri perchè mi sembra un tentativo riuscito di colmare una lacuna diffusa nel nostro mondo
professionale, quello della comunicazione nei confronti dei non addetti ai lavori. [...] il libro contiene in
forma sintetica ma non banalizzante molte linee guida che possono essere utilizzate nel più vasto campo dell'information literacy").
- Laura Testoni, Brevi cenni sul mondo (dei documenti),
in RefKit, 4 Aprile 2010, <http://refkit.wordpress.com/2010/04/04/ridi/>.
("La descrizione dei valori per l'organizzazione dell'informazione è uno dei punti più originali
e 'forti' del libro. I valori identificati dall'Autore non sono generici, e quindi buonisti, rituali, pacificatori e 'omnibus',
ma piuttosto concreti, qua e là spinosi, si riferiscono cioè, con diversi esempi e casi-limite, a modi corretti di
trattare/presentare/costruire l'informazione").
- Marap, Il mondo dei documenti, in Archivistica e dintorni, 29 Aprile 2010,
<http://archimacerata.splinder.com/post/22646899/il-mondo-dei-documenti>.
("Sembra inoltre caratterizzarsi per l'associazione di concetti complicati a oggetti semplici
che lo renderebbe accessibile ad un pubblico molto vasto, costituito anche dai non addetti ai lavori").
- Mario Ceroti, "Biblioteche oggi", XXVIII (2010), n. 5, p. 69-70. ("L'ultimo libro di Riccardo Ridi [...] rappresenta uno strumento fondamentale
per la comprensione dell'universo documentario che ci circonda e che, per certi aspetti, sembra sopraffarci se privo di una adeguata organizzazione
finalizzata ad un suo corretto utilizzo e ad una sua funzionale fruizione").
- Cinzia Mescolini, "Nuovi annali della Scuola speciale per archivisti e bibliotecari", XXIV (2010), p. 305-307.
("Riccardo Ridi lo spiega senza tralasciare gli aspetti specialistici, dai metadati alla classificazione semantica,
con un linguaggio volutamente non specialistico, accessibile a tutti e ricorrendo frequentemente a efficaci esempi di vita quotidiana").
- Giuseppe Vitiello, "Bollettino AIB", L (2010), n. 4, p. 433-435, oppure
<http://www.aib.it/aib/boll/2010/1004433.htm>
o <http://bollettino.aib.it/article/view/5347/5110>.
("A tali pubblicazioni si aggiunge oggi il volume Il mondo dei documenti di Riccardo Ridi, le cui dimensioni relativamente ridotte (circa 200 pagine)
non rendono giustizia alla qualità del contenuto e alla sua ambizione di essere, al tempo stesso, un testo di base della disciplina biblioteconomica
e un'opera divulgativa di scrittura estremamente piacevole sui mestieri che, a torto o a ragione, rivendicano un ruolo speciale nella raccolta e nell'organizzazione
dei documenti. [...] Ridi mira a difendere lo strato 'duro' della biblioteconomia, in un momento in cui la sua spendibilità nella sfera sociale, e di riflesso,
sul terreno accademico, è in calo rispetto ad altre discipline ritenute maggiormente qualificanti o, più semplicemente, meglio valorizzate sul mercato del lavoro").
- Paolo Franzese, Conservazione e "comunicazione" degli Archivi nel rapporto fra Eugenio Casanova e il Comune di Perugia (1924-1925),
"Rassegna degli Archivi di Stato", n. s., V-VI (2009-2010), p. 89-108 (p. 102, nota 43). ("Per comunicare è necessario anche prestare attenzione a come si imposta
l'informazione da trasmettere. Riccardo Ridi, in un suo recente lavoro (R. RIDI, Il mondo dei documenti. Cosa sono, come valutarli e organizzarli, Bari, Laterza, 2010),
ha proposto tredici "valori" da rispettare "ogni volta che si vogliano organizzare delle informazioni o i documenti che le contengono in modo al tempo stesso efficace
rispetto ai propri obiettivi e corretto rispetto a chi ne fruirà". Gli stessi principi possono servire a "valutare se e quanto siano organizzate in modo corretto
ed efficace le informazioni che a nostra volta riceviamo" (ivi, p. 48). Dei tredici valori fanno parte l'accessibilità, la competenza, la coerenza, la completezza,
l'utilità, la contestualizzazione, la storicizzazione. Per essere efficace quindi la trasmissione di dati deve farli
risultare perfettamente decodificabili e deve essere accolta dal destinatario come un'opportunità di conoscenza e di interpretazione della realtà.").
- Rudj Gorian, "L'almanacco bibliografico", n. 20 (Dicembre 2011), p. 9-10, <http://centridiricerca.unicatt.it/creleb-Almanacco_Bibliografico_20.pdf>.
("La capacità divulgativa dell'a. è alta, almeno quanto è apprezzabile la sua abilità a spaziare sia nell'universo creato dai documenti, sia nel mondo in cui essi si muovono:
lungi dall'inserirsi nelle consuetudini di una certa saggistica di filosofia bibliotecaria o bibliografica, dove abbondano argomentazioni strutturate in densissimi discorsi che concedono poco o nulla
all'esemplificazione di ciò che viene teorizzato, Ridi ha scritto questo libro proponendo una costante interazione tra enunciati teorici e risvolti pratici degli stessi, lasciando trasparire
le implicazioni umanistiche di tante questioni che è spesso facile considerare sbrigativamente come tecniche e, quindi, banalizzare. Complessivamente, l'a. ha creato un manuale utile anche per
chi non lavora in ambito bibliografico e documentario che, se calato in realtà più strettamente professionali e accademiche, può assumere una prospettiva relativizzante nei confronti
di molte delle certezze (forse, a volte, troppo ottimistiche e inconsapevoli) su cui le "discipline del libro" hanno costruito, negli scorsi decenni, le proprie fortune, offrendo, in questo senso,
molti spunti di riflessione, anche autocritici, per chi si dedica a tali studi").
- Daniele Gigli, Un oceano senza rotte. I big data: un mare navigabile o un naufragio annunciato?,
in Heritage - Osservatorio, 17 Febbraio 2014, <http://www.heritage-srl.it/overlook/un-oceano-senza-rotte/>.
("Perchè il dato non è un'informazione e un'informazione non è un sapere, così come un sapere non è una conoscenza.
Lo scriveva Eliot nei Cori della Rocca, lo ricorda - tra gli altri - Riccardo Ridi nel suo bel libro Il mondo dei documenti").
- Nicola De Bellis, Shut up and dance: l'universo morale della bibliometria tra principi universali e banalità del fare, in ESB Forum, 21 Febbraio 2017,
<http://www.riccardoridi.it/esb/fdo2016-debellis.htm>.
("L'esperimento consiste nel pensare la bibliometria, nella sua identità più controversa di supporto alla valutazione della ricerca, come un sistema informativo su autori e prodotti della ricerca
scientifica e nel chiedersi se, e fino a che punto, tale sistema soddisfa i requisiti etici basilari che la tradizione biblioteconomica occidentale riconosce a qualunque sistema informativo degno di tale nome.
[...] Proviamo dunque a rispondere ad una semplice domanda: quanto sarebbe "etico" un sistema del genere se i valori di riferimento fossero quelli propagandati nella letteratura biblioteconomica perlomeno
da Ranganathan in poi? [...] L'ingrediente principale del gioco è una tabella autorevole di valori condivisi. Battezziamo come inventario di "valori fondamentali" nell'organizzazione di informazioni
e documenti l'elenco fornito da Riccardo Ridi in Il mondo dei documenti. Ne accorpiamo alcuni per comodità espositiva: accessibilità, accuratezza/correttezza/competenza, terzietà,
coerenza, completezza, utilità, contestualizzazione/storicizzazione, sostenibilità/risparmio cognitivo, libertà/ipertestualità, interoperabilità. Ora prendiamoli uno a uno
e chiediamoci se e fino a che punto Wopus è nelle condizioni di incorporarli.").
- R. Ridi, Etica bibliotecaria. Deontologia professionale e dilemmi morali, Milano, Editrice Bibliografica, Ottobre 2011, (Bibliografia e biblioteconomia 98, ISBN 978-88-7075-712-5).
Abstract e indice disponibili a
<http://riccardoridi.it/unive/eticabib.htm> e
<http://www.editricebibliografica.it/scheda-libro/riccardo-ridi/etica-bibliotecaria-9788870757125-133616.html>.
recensioni e commenti:
- Alberto Salarelli, "Biblioteche oggi", XXX (2012), n. 4, p. 65-67. ("Ecco allora l'importanza di questo volume di Riccardo Ridi che si presenta come un saggio volto
non tanto a sollecitare la comunità italiana dei bibliotecari sull'importanza delle questioni deontologiche (questioni su cui la comunità ha dimostrato
in questi anni una sensibilità non comune), quanto piuttosto a inquadrare le molteplici istanze che attorno a tali temi giungono dal lavoro in biblioteca in una
più ampia riflessione sull'etica in generale (a cui è dedicata la parte 1), per poi passare ai temi più specifici dell'etica professionale
bibliotecaria (parte 2), per concludere con una rassegna di dilemmi verificatisi nel mondo bibliotecario, opportunamente commentati al fine di individuare i metodi
utili per tentare di risolverli (parte 3). Avvertenza: questo libro non è l'azzeccagarbugli da compulsare per risolvere il caso specifico che può presentarsi
nel quotidiano lavoro in biblioteca. Questo libro, addirittura, potrebbe sortire l'effetto opposto: quello di smontare certezze che si credevano consolidate,
posizioni che si ritenevano moralmente fondate, comportamenti che si reputavano trasparenti.").
- Massimo Belotti, I dilemmi del bibliotecario: discutendo con Riccardo Ridi del suo ultimo libro Etica bibliotecaria, "Biblioteche oggi",
XXIX (2011), n. 10, p. 3-7, oppure <http://www.bibliotecheoggi.it/pdf.php?filepdf=201101000301.pdf>
("Nel tuo libro individui cinque valori fondamentali cui il bibliotecario dovrebbe ispirarsi di fronte a questioni di natura etica. Su questi principi sembrano convergere le fonti più autorevoli.").
- Hermann Rösch, [recensione a] Zdzislaw Gebolys and Jacek Tomaszczyk, Library codes of ethics worldwide. Anthology, Berlin, Simon Verlag für Bibliothekswissen,
2012, "Bub. Forum Bibliothek und Information", 64 (2012), n. 6, p. 465-466. ("Das seit etwa 20 Jahren zu beobachtende wachsende Interesse an
Informationsethik allgemein und an bibliothekarischer Berufsethik speziell hat auch die Aufmerksamkeit der Forschung geweckt. Alex Byrne, Thomas Froehlich,
Wallace Koehler, Paul Sturges, Robert Vaagan und zuletzt Italiener Riccardo Ridi").
- Hermann Rösch, [recensione a] Zdzislaw Gebolys and Jacek Tomaszczyk, Library codes of ethics worldwide. Anthology, Berlin, Simon Verlag für Bibliothekswissen, 2012,
"Alexandria. The journal of national and international library and information issues", 23 (2012), n. 2, p. 87-90,
oppure (parzialmente) <https://www.questia.com/library/journal/1P3-2983387861/library-codes-of-ethics-worldwide-an-anthology>.
("For more than twenty years, information ethics in general and the professional ethics of librarians in particular have been of increasing public concern.
Library and information scientists have also drawn attention to these issues. Byrne (2002), Froehlich (1997), Koehler (2006), Sturges (2009), Vaagan (2002) and Ridi (2011)
have started to analyse national codes of ethics for librarians and to compare their statements on an international level").
- Simone Ticciati, ANobii, 22 Giugno 2012 <http://www.anobii.com/simoneticciati/comments?public=1>.
("Vademecum aggiornato e documentatissimo (quasi 50 pagine di bibliografia), e soprattutto deliberatamente non normativo: inutile cercarvi regole. Ne' vale leggere solo le
(pur utilissime) meta-regole finali: molto meglio, anche se piu' faticoso, attraversare la generosa tripartizione (I. definizione di etica, metaetica e etica normativa;
II. deontologia professionale, liberta' intellettuale, proprieta' intellettuale [molto ben definita]; III. conflitti morali [alcuni casi limite, senza soluzione indicata,
e le anzidette meta-regole]), per arrivare ad una - almeno - accresciuta consapevolezza.").
- Fausto Ruggeri, "Bollettino di informazione ABEI", XXI (2012), n. 2, p. 36. ("Nel suo volume il Ridi, docente di Biblioteconomia presso l'Università Ca' Foscari di Venezia,
espone i principali concetti dell'etica generale come ramo della filosofia e dell'etica professionale bibliotecaria; spiega come le questioni deontologiche siano trattate dai codici
di vari paesi; presenta poi praticamente 'casi concreti di conflitti morali che possono sorgere nelle biblioteche suggerendo alcuni metodi utili per tentare di risolverli'.
Dunque non astratta teoria, ma una guida alle difficoltà, ai 'dilemmi' che possono presentarsi quotidianamente a chi lavora in biblioteca").
- Alfredo Serrai, "Bibliothecae.it", I (2012), n. 1-2, p. 196-197, oppure <http://bibliothecae.unibo.it/article/view/5648/5368>.
("Come è evidente sono tutti problemi etici che nascono non solo da una visione attuale e da una
contemporanea ideologia della biblioteca ma che presuppongono anche una certa concezione della biblioteca in rapporto con le rispettive utenze. [...] Anche da questo sommario
appare come il tema, pur di un qualche rilievo, sia legato ad una visione ristretta della biblioteca intesa come la propaggine di rilevanza pubblica di uno dei rami applicativi
della struttura educativa e formativa della società, in un sistema sociale ed antropologico tuttavia così ristretto da attribuire un'importanza eccessiva alla
biblioteca in quanto mezzo e strumento di acculturazione e di comunicazione. Sarebbe stato gustoso e di più larghe prospettive includere una visione storica degli stessi
problemi, certamente trattati con finezza, ad esempio, dalla biblioteconomia e nella editoria dei Gesuiti").
- Domenico Ciccarello, "AIB studi", LII (2012), n. 3, p. 412-414, oppure <http://aibstudi.aib.it/article/view/8763/7979>.
("La prima, scontata considerazione suggerita dal titolo del volume
è che nel panorama, fortunatamente ormai sufficientemente ampio e differenziato, dei contributi in lingua italiana sul mondo delle biblioteche e sul nostro lavoro, effettivamente
mancava (e verrebbe da chiedersi perché) una riflessione intenzionalmente sistematica sull'etica delle biblioteche e dei bibliotecari. Ne è sufficiente prova che la ricca
bibliografia a corredo del libro comprende in larga maggioranza opere redatte da colleghi di altre nazioni, e - solo in pochi casi - interventi, peraltro di limitata estensione, da parte
di colleghi italiani.
La seconda constatazione, di fronte a questa nuova fatica dell'autore di Biblioteche in rete, La biblioteca come ipertesto e Il mondo dei documenti, è
che la questione deontologica, agitata nel corso degli anni dall'autore in modo nient'affatto sotterraneo all'interno della sua produzione scientifica, gli abbia stavolta offerto
l'occasione per un'opera "della maturità", che da un lato riattualizza e ripercorre, sistematizzandoli, argomenti e contenuti che lo hanno tradizionalmente appassionato,
dall'altro rilancia all'interno della comunità professionale italiana un tema-chiave del nostro tempo, caratterizzato non solo dall'information overload ma anche da una serie di
questioni cruciali riguardanti ad esempio la libertà di informazione, il digital divide, la proprietà intellettuale in rapporto ai diritti del lettore.").
- Michael Gorman, The Prince's dream: a future for academic libraries, "New review of academic librarianship", XVIII (2012), n. 2, p. 114-126 (116).
("My book on library values and ethics was written at the beginning of the twenty-first Century (Gorman 2000). [...] A more recent title covers English and non-English
writing on library values (Ridi 2011). Since 2000, it is apparent that there is another overriding value: the pursuit of the Greater Good. This is a statement of the
altruism that has been an existing characteristic of librarians of all kinds in all places for at least the past fifty years. Each of the values advanced in the book
are important to the practice of librarianship, as librarianship that ignores one or more of them cannot be said to be truly values driven.").
- Josep Vives i Gracia, Ética y deontología, in: Pedro López López, con la colaboración de Josep Vives i Gracia, Ética y derechos humanos para bibliotecas y archivos, Madrid,
ANABAD, 2013, p. 137-170 (153 e 163). ("Ridi (2011, p. 77) sintetiza una serie de condiciones relacionadas o complementarias que son necesarias para hacer efectivo el derecho a la propiedad
intelectual [...]. Riccardo Ridi nos plantea en una reciente obra (2011) una serie de supuestos profesionales en los que es necesario tener un enfoque ético para resolver algún tipo de dilema.
Alguna de las situaciones en las que la ética, según Ridi, puede resultar de gran ayuda son [...].").
- Vittorio Ponzani, Biblioteca o disco library? Rischi e opportunità del fund raising per una biblioteca in cerca di alleanze, in: Biblioteche in cerca di alleati,
atti dell'omonimo convegno svoltosi a Milano il 14 e 15 marzo 2013, a cura di Massimo Belotti, Milano, Editrice bibliografica, 2013, ebook, p. 186-190 (189).
("Nella difficile valutazione e nella conseguente decisione su quali iniziative di fund raising siano da considerare accettabili e quali no, si possono talvolta
presentare dei conflitti etici e morali, per risolvere i quali ritengo sia corretto adottare l'approccio proposto da Riccardo Ridi, secondo il quale ogni decisione
deve partire dal presupposto per cui la biblioteca va considerata come un mezzo e non come un fine.").
- Maurizio Vivarelli, Se la biblioteca diventa social: a proposito di un recente volume di Bambini e Wakefield, "Biblioteche oggi", XXXII (2014), n. 6, p. 54-58 (57).
("Penso sia più ragionevole, proprio in una stagione di forti discontinuità come quella attuale, adottare farmaci omeopatici metaforici, in grado di interagire con le incertezze
di ciò che accade, piuttosto che adottare i rimedi della classica farmacopea allopatica, in grado solo di rafforzare la linea di confine entro il quale si sedimentano i valori
e le procedure bibliografiche e biblioteconomiche ereditate e disciplinate dalla tradizione, e a non legittimare il resto. Mi pare che questa, per esempio, sia uno degli
assi argomentativi principali adottati da Riccardo Ridi sia nel suo Etica bibliotecaria sia nell'intervento al Convegno delle Stelline di quest'anno, sia in un'ulteriore nota
pubblicata su Biblioteche Oggi".").
- Margarita Pérez Pulido, El acceso a la información como valor ético en bibliotecas, "Biblioteche oggi trends", I (2015), n. 1, p. 69-81.
("Ridi propone cinco grandes valores identificativos de nuestra profesión: la libertad intelectual, el derecho a la intimidad, la profesionalidad,
la propiedad intelectual y la responsabilidad social. Como componentes sustanciales de la libertad intelectual se integran la libertad de pensamiento
y de expresión, la libertad de acceso igualitario e universal a la información, la accesibilidad de los contenidos informativos y la difusión de la
alfabetización, la reducción de la brecha digital, la conservación e integridad, la privacidad, la propiedad intelectual y la lucha contra la censura.
En su opinión, entre todos estos valores, tradicionalmente los más cultivados han sido el acceso a la información y la libertad de expresión" (p. 70);
"Ridi siguiendo a otros autores dice que la biblioteca debe documentar de manera imparcial los diversos puntos de vista desde los cuales un tema puede
ser interpretado. No lo considera una posición fácil pero dice que es aquí donde se encuentra verdaderamente el nivel de profesionalidad" (p. 79).
- Laura Mango, Noi quel libro non lo teniamo! Una riflessione sulla funzione (presunta o reale) pedagogica delle librerie, l'etica, la censura del catalogo e le responsabilità
dei grandi rifiuti partendo dal caso del libro di Riina jr., in: I dolori della giovane libraia, 9 Aprile 2016
<http://idoloridellagiovanelibraia.blogspot.it/2016/04/noi-quel-libro-non-lo-teniamo-una.html>.
("Ottimo libro al riguardo è Etica bibliotecaria di Riccardo Ridi.").
- Lucia Sardo, Etica e catalogazione, "JLIS.it", online first (Luglio 2019), p. 1-17, <https://www.jlis.it/article/view/1256>.
("Invece nel volume Etica bibliotecaria (Ridi 2011) l'autore dedica un paragrafo a un aspetto specifico, ovvero al problema "catalogo locale o universale?, che rappresenta una parte delle
questioni relative all'ambito più generale dell'etica della catalogazione. Ridi presenta anche brevemente uno dei veri nodi della questione etica della catalogazione, ovvero quello
dell'indicizzazione semantica dei documenti" (p. 5).
- R. Ridi, Deontologia professionale, Roma, Associazione Italiana Biblioteche, Ottobre [ma in realtà Novembre] 2015 (Enciclopedia tascabile 34, ISBN 978-88-7812-240-6).
Abstract disponibile dal 19 Novembre 2015 a <http://www.aib.it/negozio-aib/et/deontologia-professionale/>.
Preprint disponibile in "E-LIS" dal 14 gennaio 2024 a <http://eprints.rclis.org/45310/>.
recensioni:
- Alessandro Tedesco, "L'almanacco bibliografico", n. 38 (Giugno 2016), p. 41, <http://centridiricerca.unicatt.it/creleb-AB.38.pdf>.
("L'a. riflette su quali siano i fini ultimi del ruolo dell'istituzione Biblioteca e dei bibliotecari, le cui competenze non vanno ridotte a
una serie di prassi o normative da rispettare al fine di garantire determinati servizi o non infrangere leggi. Riflessione questa che risulta
tanto più necessaria quanto più si viene ridefinendo il ruolo delle biblioteche in relazione alle nuove tecnologie che devono essere viste per
quello che sono: degli strumenti, utili sicuramente, da adattare ai contesti e non da seguire come si fa con le mode").
- Angelo Ariemma, "Biblioteche oggi", XXXIV (2016), n. 6, p. 69-70, oppure <http://www.bibliotecheoggi.it/rivista/article/view/547/600>. ("La collana Enciclopedia tascabile si arricchisce di un altro titolo, agile ma non meno profondo,
che illustra i codici deontologici che le diverse associazioni di bibliotecari si sono dati. In particolare Ridi si sofferma su quello dell'IFLA, che risale al 2012, e su quello
dell'AIB del 2014, entrambi riportati in appendice al volume").
- Maurizio Vivarelli, "Nuovi annali della Scuola speciale per archivisti e bibliotecari", XXX (2016), p. 296-301. ("Deontologia professionale
rappresenta una sintesi densa e lucidamente argomentata, indubbiamente di notevole utilità per tutti quei bibliotecari che vogliano criticamente
confrontarsi con concetti e pratiche fondative della propria dimensione professionale").
- Eusebia Parrotto, "AIB studi", LVI (2017), n. 3, p. 588-589, oppure <http://aibstudi.aib.it/article/view/11754/11043>.
("L'analisi dei due principali codici deontologici di riferimento per il nostro contesto - il Codice Deontologico Internazionale IFLA (2012) e il
Codice Deontologico dei Bibliotecari AIB (2014) - individua quelli che sono i valori fondamentali, che possono articolarsi solo all'interno di un
percorso critico, del quale sono presentate la complessità e le contraddizioni sia sul piano teoretico, sia su quello delle pratiche.").
- Lucia Sardo, Etica e catalogazione, "JLIS.it", online first (Luglio 2019), p. 1-17, <https://www.jlis.it/article/view/1256>.
("Per tornare al tema principale che si vuole affrontare, ossia l'etica in relazione alla catalogazione, va rilevato che in Italia il tema non è mai stato trattato
in modo complessivo e approfondito. Nel nostro paese ricordiamo i due volumi di Riccardo Ridi. In Deontologia professionale, nell'esame dei valori
etici, solo due volte, parlando di neutralità intellettuale, viene affrontato l'argomento: sostenendo che "la neutralità dei bibliotecari riguarda
sia la selezione dei documenti da acquisire o comunque da rendere disponibili, sia la loro organizzazione e fruizione, così come la possibilità di
prenderli in prestito e l'assistenza informativa agli utenti, anche se non tutti i codici citano esplicitamente tutti tali ambiti"; e riportando
quanto presente nei vari codici deontologici" (p. 5).
- R. Ridi, Ipertesto, Roma, Associazione Italiana Biblioteche, Luglio 2018 (Enciclopedia tascabile 39, ISBN 978-88-7812-264-2 per versione a stampa e 978-88-7812-267-3 per versione ebook in formato pdf).
Abstract disponibile dal 18 Luglio 2018 a <http://www.aib.it/negozio-aib/et/ipertesto/>.
Preprint disponibile in "E-LIS" dal 14 gennaio 2024 a <http://eprints.rclis.org/45312/>.
- R. Ridi, L'etica di Spinoza fra essere e dover-essere, tesi di laurea in filosofia morale discussa il 23 Ottobre 1991 presso
l'Università degli Studi di Firenze, "Foglio Spinoziano", IX (2009), 48,
<http://www.fogliospinoziano.it/EssereRidi.pdf>.
- Alberto Petrucciani, R. Ridi e Sabrina Masoli, Guida alle fonti
di informazione della biblioteconomia in rete : GFIR, versione 2.0,
aggiornata al 10 Febbraio 1998,
basata sulla Guida alle fonti di informazione
della biblioteconomia di Alberto Petrucciani e Riccardo Ridi, con la
collaborazione di Sabrina Masoli, <http://www.aib.it/aib/editoria/gfir.htm>.
recensione:
- Paolo Panerai: in Bookmarks. Le migliori risorse on-line per gli studenti, supplemento a "Campus Web", n. 12, Dicembre 2000, p. 38.
- Sara Franzoso e R. Ridi, Censimento dei siti web delle biblioteche lombarde,
seconda edizione, Milano, Regione Lombardia, Marzo 2002, disponibile fino al 2008 a
<http://www.lombardiacultura.it/lib/2017/cens21.pdf>
e, dal 20 luglio 2009, in "E-LIS", <http://eprints.rclis.org/13341/>.
- Guida alla gestione dei siti web delle biblioteche pubbliche toscane,
a cura di R. Ridi, versione 1.0 (5 Febbraio 2004), Regione Toscana. Ufficio biblioteche, beni librari
e attività culturali, in linea dal 10 Aprile 2004,
<https://www.regione.toscana.it/documents/10180/25721110/Guida+alla+gestione+dei+siti+web+delle+biblioteche+pubbliche+toscane.pdf/>.
- Juliana Mazzocchi e R. Ridi,
Indagine sui servizi online personalizzati delle biblioteche pubbliche lombarde,
Milano, Regione Lombardia, Marzo 2006, disponibile solo fino al 2008 a
<http://www.biblioteche.regione.lombardia.it/regsrc/indag_pers.htm>.
Attualmente disponibile in "E-LIS"
<http://eprints.rclis.org/13340/> (dal 20 luglio 2009) e in Internet Archive
<http://web.archive.org/web/*/http://www.lombardiacultura.it/lib/2017/indag_pers060318.pdf> (dal 1 maggio 2006).
Pubblicato anche, in versione ridotta e col titolo Presentazione di un'indagine sui servizi bibliotecari online personalizzati in Lombardia,
in La biblioteca su misura. Verso la personalizzazione del servizio,
atti del convegno di "Biblioteche oggi", Milano, 9-10 Marzo 2006, a cura di Claudio Gamba e Maria Laura Trapletti,
Milano, Editrice Bibliografica, 2007, p. 287-300. Le relative slides sono disponibili a
<http://riccardoridi.it/unive/2006lombardia.htm>.
- R. Ridi, Biblioteche & formazione online, dispensa didattica per l'Università della
Tuscia di Viterbo e l'Università Ca' Foscari di Venezia, gennaio 2009.
(Working papers in library and information science n. 7),
<http://riccardoridi.it/unive/wplis07.pdf>.
- R. Ridi, I concetti fondamentali del servizio di reference, dispensa didattica per l'Università della Tuscia di Viterbo
e l'Università Ca' Foscari di Venezia.
Versione 1.0 (Febbraio 2010, Working papers in library and information science n. 8)
<http://riccardoridi.it/unive/wplis08.pdf>; Versione 1.1 (Ottobre 2014,
Working papers in library and information science n. 8.1)
<http://riccardoridi.it/unive/wplis08-1.pdf>.
- David A. Bell, La biblioteca senza libri, con una replica di Riccardo Ridi, traduzione dall’inglese del testo di David A. Bell (originariamente
pubblicato sul periodico "The new republic" del 2 agosto 2012 col titolo The bookless library: don't deny the change, direct it wisely) di Andrea Girolami,
Macerata, Quodlibet, marzo 2013, ISBN 978-88-7462-908-4 (Note azzurre n. 1).
Ebook in formato EPUB e PDF disponibile gratuitamente sul sito dell'editore
<http://www.quodlibet.it/schedap.php?id=2087>
e su varie piattaforme online, fra cui anche Amazon,
IBS
e MLOL. Include La biblioteca piena di libri (elettronici) di R. Ridi, p. 31-39,
il cui preprint è disponibile dal 4 Febbraio 2024 in “E-LIS” <http://eprints.rclis.org/45542/>.
recensioni e commenti:
- Marco Filoni, Note azzurre tra filosofia, satira e storia, "Il Venerdì di Repubblica", n. 1308, 12 aprile 2013, p. 12. ("Una collana di eBook che al suo esordio non sbaglia nulla.
Si chiama "Note azzurre", appare dall'editore Quodlibet ed è diretta da Giuseppe Dino Baldi,
Elena Frontaloni e Paolo Maccari. I primi tre titoli danno un'idea della vocazione ecettica della collana; la riscoperta di testi classici, dispersi o
mal pubblicati, di autori eccentrici, di traduzioni e traduttori di rilievo, di "minori" di talento o di "maggiori" trascurati. Ecco dunque l'Autobiografia
intellettuale di Giuseppe Rensi, filosofo e intellettuale militante tra i più acuti del secolo scorso. Alla quale si affianca L'isola dei ciechi di Giuseppe Fraccaroli,
brillante polemista a cavallo tra '800 e '900, che qui costruisce un'efficace satira della fiducia ottusa nelle scienze positive e nel progresso. Per chiudere,
La biblioteca senza libri di David A. Bell, professore di Storia a Princeton, che si domanda che fine faranno le biblioteche nell'era digitale").
- Roberta Lasio, Come usare le app in biblioteca, Milano, Editrice bibliografica, 2015, p. 54-55. ("Mi viene in mente la domanda che apre il saggio di David Bell La biblioteca senza libri:
"Quale sarà il ruolo delle biblioteche quando i lettori non avranno più bisogno di entrarci per consultare o prendere in prestito libri?". A questa domanda così risponde Riccardo Ridi:
"Se e quando, fra molti anni [...] tutti i libri e le riviste del mondo saranno davvero ben conservati, ben catalogati e disponibili gratuitamente per sempre e per chiunque attraverso internet, non esisteranno
più le biblioteche come le conosciamo oggi, ma nessuno ne sentirà la mancanza, perché la stessa internet sarà allora la più grande biblioteca del mondo, sempre aperta,
sempre in ordine, sempre completa e sempre aggiornata; e neppure i bibliotecari si lamenteranno, perché molti di loro lavoreranno come e più di adesso per mantenerla efficiente e per aiutare
tutti noi a trovare, valutare e scegliere le informazioni e i documenti di cui comunque - anche nel futuro più fantascientifico - avremo sempre bisogno o curiosità".
Avverto in questo passo quasi una spersonalizzazione del bibliotecario. Il futuro sembra essere: totale disponibilità di documenti, perfettamente ordinati, ma totale assenza del rapporto
'umano' tra bibliotecario e utente, che credo caratterizzi almeno le biblioteche di pubblica lettura, ma anche quelle accademiche").
- Lucius Etruscus, La biblioteca senza libri (2012), in: nonquelmarlowe: le indagini di un investigatore bibliofilo, 19 Luglio 2017,
<https://nonquelmarlowe.wordpress.com/2017/07/19/la-biblioteca-senza-libri-2012/>.
("Il breve saggio è interessantissimo e ne consiglio la lettura a tutti, ma come per gli altri saggi che ho letto sulla 'modernità digitale' - scritti di solito da chi non la vede
di buon'occhio - dimentica un elemento che considero fondamentale: gli utenti. Solo un numero estremamente ridotto di persone ha la fortuna di frequentare biblioteche serie e funzionanti:
la stragrande maggioranza della popolazione ne ignora l'esistenza, quindi la 'trasformazione' di queste istituzioni rischia di essere un problema un po' fumoso.).
- Lorenzo Morandotti, La biblioteca oggi, nuovo centro sociale, "Corriere di Como", 8 marzo 2017, p. 5,
<https://www.quodlibet.it/recensione/2581>.
("Chi voglia sapere che fine faranno le biblioteche e i bibliotecari nell'era digitale, può leggere un libro (è solo in ebook): La biblioteca senza libri di David A. Bell,
professore di Storia a Princeton. È un brillante saggio edito da Quodlibet di Macerata che aiuta a comprendere meglio quello che sta accadendo in un campo, la diffusione della cultura,
che è una parte fondamentale della nostra identità.”).
- Associazione italiana biblioteche, L'informazione a portata di mano:
biblioteche, tecnologie e servizi agli utenti. Atti del XXXVII Congresso
nazionale dell'Associazione italiana biblioteche, a cura di Elena Boretti
e Riccardo Ridi, Firenze - Milano, Giunta Regionale Toscana - Editrice
Bibliografica, 1992.
recensione:
- Franco Toni: "Bollettino AIB", XXXIII (1993),
n. 1, p. 91.
- Associazione Italiana Biblioteche, Internet in biblioteca: problemi
di accesso, di tariffe e di censura, atti a cura di Riccardo Ridi della
"Sessione Internet" del XLIV Congresso nazionale AIB, Genova,
29 Aprile 1998, ultimo aggiornamento giugno 1998, <http://www.aib.it/aib/congr/co98net1.htm>
.
- Scuola Normale Superiore, Biblioteche e Web: nuovi strumenti e nuovi modelli di accesso
all'informazione, Pisa, 2 Novembre 1999, atti del seminario a cura di Riccardo Ridi,
<http://biblio.sns.it/attivita/web/>.
- Le biblioteche italiane, a cura di Riccardo Ridi, fascicolo monografico del quadrimestrale "Economia della cultura",
XIII (2003), n. 3, p. 277-360 e 401-420.
Sono disponibili online a <http://www.rivisteweb.it/issn/1122-7885/issue/1717> l'indice (gratuitamente) e
gli articoli (a pagamento). Il pre-print dell'introduzione è disponibile gratuitamente anche in "E-LIS" <http://eprints.rclis.org/4176>.
recensioni:
- Speciale AIB-WEB, a cura di Riccardo Ridi e della Redazione AIB-WEB,
inserto monografico del
mensile "AIB notizie", XVII (2005), n. 9, p. 14-23,
oppure
<http://www.aib.it/aib/editoria/n17/0509aibweb.htm>
(o, da Giugno 2019, anche <https://riviste.aib.it/index.php/aibn/issue/view/1005/showToc>).
- Bibliografie, biblioteche e gestione dell'informazione. Un omaggio a Francesco Dell'Orso, a cura di Riccardo Ridi, Claudio Gnoli, Odile Martinez Dell'Orso,
Gabriele Mazzitelli, Juliana Mazzocchi e Michele Santoro, in "ESB Forum",
<http://www.riccardoridi.it/esb/fdo2016.htm>,
17 Maggio 2016 - 17 Maggio 2017.