24.2. Google, PubMed, EndNote, Google Scholar 

N.B. Questo test è stato effettuato a gennaio del 2011 e non più  verificato

 

Ricerca in PubMed e Google. C'è chi ritiene che la ricerca tramite Google risulti più efficace di ogni altra, perché (oltre che veloce):
(a) è trasversale su n siti
(b) è efficiente nel mettere i riferimenti reperiti in ordine inverso di data col più recente in alto per primo
(c) è in grado di segnalare subito se il PDF è presente o meno
(d) propone nello snippet l'estratto che fa capire di che cosa tratti la risorsa reperita
(e) raggruppa su circa 2 pagine (20 risultati) quanto serve ad una prima ispezione che poi, percorrendo le singole citazioni dei vari articoli, può reperire l'essenziale.

Atteso che la ricerca migliore, come ogni strumento, è quella di cui uno si sente servito meglio rispetto ai propri scopi (il che spesso si fa coincidere con “quello che uno conosce meglio”), ho rieseguito i passaggi e, se non sbaglio:
(b) Google NON mette per primi i record più recenti, ma quelli che soddisfano il suo algoritmo di pertinenza (relevance ranking), sicché la data che si vede è proprio quella dell'articolo in questione, e non di altre fonti citate, e dunque talora per primi ci sono articoli di 15, e più, anni fa. 
Eseguendo la ricerca 'keratitis rabbit” in www.google.it, il primo item rintracciato è in effetti del 1998.
PubMed propone per default il 'sorted by recently added' che spesso accompagna una data recente di pubblicazione, ed offre un filtro di ricerca per data che consente da subito di limitare la ricerca ad esiti pubblicati in un intervallo di tempo.
Non è Google, ma PubMed che segnala la presenza del PDF free di questo articolo del 1998 [c].
PubMed offre i risultati non con gli snippets (d) ma dando la citazione completa dell'articolo subito apribile in formato con abstract.
La ricerca su Google dà oltre 70.000 risultati (a) e quella di PubMed ne segnala 2.102 (gli stessi reperiti da EndNote). Molti dei risultati che Google non segnala come estratti da PubMed (ma ad esempio direttamente dal sito della rivista) sono comunque presenti in PubMed. I 2.102 risultati di PubMed forse assicurano un'alta specificità ed un rumore informativo molto minore dei 70.000 reperiti da Google, nondimeno forniscono un alto recupero.
La ricerca con Scholar.google.com sembra più specifica ed ordinata di quella con Google: dà comunque oltre 20.000 risultati, indicazione degli articoli che citano ogni articolo reperito, ordine per rilevanza e non per data più recente, chiara evidenziazione del PDF dove disponibile, possibile allargamento ai correlati…
EndNote mi pare che si proponga come vantaggioso non certo per fare meglio una ricerca di come la faccia l'interfaccia proprio del database in questione (salvo casi eccezionali), ma quando si è interessati a percorrere più fondi-db potendoli interrogare con la medesima maschera di ricerca e soprattutto quando si ha interesse a scaricare i record avendoli, convertiti, in componenti organiche del proprio database.

 

Google, PubMed, EndNote, Google Scholar
www.Google.it : gli articoli non sono presentati col più recente per primo (ossia in ordine cronologico inverso) e il "Guzek 1998" non è uno degli studi correlati-citati, ma parte dello snippet di questa stessa risorsa che è del 1998 vedi sotto l'altra figura
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Lo stesso record dentro PubMed; subito l'abstract, a destra indicazione della versione free dell'articolo

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La ricerca effettuata dentro PubMed: snippet con la descrizione completa della risorsa, al prossimo passaggio : leggere l'abstract o vedere le citazioni correlate, l'indicazione di come restringere i 2102 articoli reperiti a quelli che offrono free full text, ai review articles

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Ricerca in PubMed da EndNote: stesso set reperito 2012

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Scholar Google: più selettivo, legami verso chi cita gli articoli e gli articoli correlati, in evidenza i full text accessibili

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