Regole per disegnare i modelli degli stili
Il nucleo di uno stile è il Template ma sono di rilievo tutte le specifiche che concorrono a formare uno stile per Citation, Bibliography, Footnotes (cfr. Specifiche stile e comandi).
Sono 4 le regole fondamentali secondo cui testo, spaziatura, punteggiatura e nomi dei campi si influenzano reciprocamente e vanno elencati in uno stile.
Per piegarle alle esigenze di disegno si usano caratteri speciali che uniscono (ASCII 255 per lo "spazio collante" non-breaking space) o separano forzatamente (ASCII 124 pipe barra di separazione forzata) gli elementi.
In aggiunta EndNote ha degli algoritmi propri per eliminare punteggiatura ridondante (frequente quando si trattano dati provenienti da varie fonti, come accade con record scaricati da ricerche in Internet)
Premessa: si intende per 'stringa' qualsiasi sequenza di uno o più caratteri costituita da spazi , lettere, numeri, segni
Regola #1: Dipendenza generale
Qualsiasi stringa che NON è separata da uno spazio normale (blank ASCII 32) da un -nome di- campo dipende dal campo adiacente (se c’è lo spazio cfr. Regola #4). E dunque comparirà solo se il campo adiacente contiene dei dati.
Se ci sono due campi adiacenti alla stringa, prevale il campo che precede, cfr. la regola #2
Ad es. in un’indicazione di stile come questa. dove Volume e Issue sono 2 nomi di campo e c'è uno spazio:
Volume·(Issue)
le parentesi attorno al contenuto del campo Issue compariranno in output solo se il campo Issue avrà del contenuto (un numero di fascicolo verosimilmente).
Regola #2: Un campo "possiede" il testo che segue non separato da spazi (ossia, nel caso di due campi adiacenti a una stringa, il campo che precede ha più forte potere
attrattivo sul testo che lo segue rispetto al campo che segue il testo).
Per cui se fra due campi c’è del testo questo appare solo se il campo che precede compare, ossia contiene qualcosa:
Volume:Issue
Due campi entrambi adiacenti al segno di punteggiatura. I "due punti :" dipendono dal campo Volume che, se vuoto, non farà comparire i due punti.
(Per consegnare invece la soggezione dei due punti a Issue li si separerà da Volume con un carattere appunto di separazione, forzata: "|").
Regola #3: Un campo possiede il primo spazio che lo segue, anche quando lo spazio non è immediatamente adiacente ma segue il testo che segue il detto campo (#2).
In questo esempio se manca l’autore il Title non sarà preceduto né dal punto fermo né dallo spazio perché entrambi dipendono da Author.
Author.·Title
Ma se fosse:
Author.··Title
con due spazi in mezzo, il secondo spazio apparterrebbe a Title (Regola #1) e lo precederebbe anche in assenza di autore.
Al solito se si vogliono aggiogare entrambi gli spazi a Author si impiegherà un carattere-comando di separazione forzata: ‘|’.
Regola #4: Testo che non appartiene a nessun campo apparirà comunque.
Ossia il testo che non ha vincoli di dipendenza da campi apparirà incondizionatamente:
Edition· ed.
se quell’" ed." è preceduto da uno spazio semplice comparirà comunque, anche se il campo Edition è privo di contenuto e dunque non viene mostrato.
Questo è un esempio dove, se si volesse scongiurare tale esito si ricorrerebbe non più a separare forzatamente ma all’inverso a coniugare forzatamente il testo al campo tramite uno spazio collante
Per alterare queste regole forzando il condizionamento di testo ad un campo o a una situazione particolare vanno usati i caratteri di congiunzione e di separazione forzata, quindi rispettivamente lo spazio collante (non-breaking
space ASCII 255): Link adjacent text, e la Force Separation (pipe ASCII 124), entrambi selezionabili col pulsante "Insert Field".
Caratteri ed istruzioni particolari per disegnare stili e alterare le regole di cui sopra
spazio collante non-breaking space: Link Adjacent Text [ASCII 255 qui reso visibile con una 'b' barrata e
restituente uno spazio blank]
Abbiamo visto dalla regola #4 che un testo che non ha vincoli di appartenenza ad un campo (basta che sia separato da uno spazio blank) apparirà incondizionatamente, dunque :
Edition ed. 'ed.' apparirà comunque, mentre inserendo uno spazio collante sarà condizionato alla presenza del campo 'Edition' e non comparirà quando esso è vuoto: Editionbed.
Volume: Issue
In questo modo i due punti compaiono solo se c'è il campo Volume che li precede, con lo spazio collante fra i due punti e il campo Issue intendiamo farli comparire solo quando c’è Issue seguiti da uno spazio: "Volume: bIssue", ma siccome c'è la regola #2 per cui i due punti ':' dipendono da Volume occorre anche separarli con il carattere di separazione forzata, vedi sotto
Volume|: bIssue
La separazione forzata forced separation | (ASCII 124) rompe il legame di dipendenza da un testo e il campo che lo precede o segue come adiacente
E’ la funzione opposta a quella dello spazio collante, serve quando c’è legame di dipendenza e lo si vuole alterare
Volume.Issue
In questo caso il punto fermo senza spazio compare solo se c'è il campo Volume (regola #2), anche quando Issue è vuoto, per ottenere invece che esso preceda Issue anche se Volume è vuoto si inserisce la separazione
forzata: "Volume|.Issue" ; qui non si inserisce anche lo spazio collante perché non si vuole alcuna spaziatura.
Se si vuole scrivere in uno stile un testo che è identico al nome di un campo, ad es. `Editor` davanti al campo Editor, occorre
racchiuderlo fra apici invertiti (ASCII 96).
Singolare e plurale possono venire connessi (prima o dopo, ma comunque legati da uno spazio collante) ad uno dei campi Generici: Author, Secondary Author, Tertiary Author, Subsidiary Author, Pages, and Cited Pages (non
funziona con altri).
Il carattere dell'accento circonflesso (ASCII 94) è carattere speciale, segue la forma per il singolare e precede quella per il plurale:
AuthorbSig. ^Sigg.ri, oppure:
Editor,bed. ^ eds. (ad es. per l'inglese)
Pagesbp.^ pp.
N.B. Per il trattamento della punteggiatura e degli spazi, EndNote è per esperienza -quantunque limitata e personale- irriducibile a queste regole: vi sono meccanismi nascosti, non documentati affatto o documentati e
visibili solo ad un intento di approfondimento più volenteroso, cfr. fra l'altro Algoritmi di pulizia.
Inoltre le 4 regole di base ed i meccanismi di alterazione di esse sono tanto elementari quanto rigide, senza essere laconicamente incise su pietra invitano piuttosto a servirsi dei più discorsivi comandi di separazione ed unione forzate.
Gli strumenti di formattazione predisposti in EndNote omettono esplicite istruzioni di condizionamento in base a uno o più campi presenti/assenti ("se ... allora") quantunque dei comportamenti non descritti paiano soddisfarle parzialmente,
cfr. Regole nascoste? e siano previste opzioni preconfezionate per usare un campo o più se uno (e talvolta più) sono assenti (cfr. Elenco delle specifiche di ogni stile e comandi di sostituzione per campi assenti).