Ritrovare
il fattore umano nella rete Internet. Fabio Metitieri e Giuseppina
Manera, veri innamorati di Internet, hanno deciso di scriverci
sopra un libro, Incontri virtuali.
Il lato umano della rete e' quello riguardante "l'esistenza
di una comunita', di singole persone che senza conoscersi
e senza mai essersi incontrate prima discutono, lavorano o
giocano insieme" tramite una chat, un luogo virtuale di incontro.
Questa visione, in netto contrasto con quella dominante che
vede con l'avvento delle nuove tecnologie una societa' sempre
piu' disumanizzata, vede un'umanita' che attraverso l'adozione
di particolari mezzi - i siti chat di Internet - e nuovi codici,
ricrea e attualizza i concetti di socialita', di vivere insieme,
di comunicare.
Nell'introduzione del libro, il fattore umano in rete, secondo
i due autori, e' storicamente preminente rispetto al fattore
commerciale - quello che vede in rete aziende, movimenti politici
o quant'altro desiderosi di promuovere un prodotto -, l'altra
faccia, oggi fin troppo nota, del pianeta Internet.
La rete Internet nasce negli Stati Uniti con il preciso intendimento
di comunicare. Da questo paese si sviluppa e, dai pochi utenti
dell'Universita' di Chicago, ora la rete ha contatti in tutto
il mondo.
Per comunicare, pero', e' necessario avere un linguaggio,
ed e' indispensabile conoscerlo: da queste fondamenta gli
autori muovono e costruiscono nei primi capitoli il mondo
che loro vedono in rete.
Il linguaggio adottato nelle chat ha una base evidente, la
lingua inglese, che viene pero' rielaborata, risemantizzata
e, da questa gestazione nasce uno strano (strano per i non
addetti, ovvio) ibrido: la lingua di Internet, lingua che
si impara a conoscere solo navigando e della quale nei capitoli
successivi del lavoro in questione si da' ampia esemplificazione.
Lingua che, evidentemente, crea, almeno inizialmente, una
barriera tra i vecchi frequentatori della rete e i cosiddetti
newbie. Divario che non si ferma pero' al linguaggio ma che
si allarga anche agli usi, alle consuetudini della rete: esistono
comportamenti (l'uso di uno pseudonimo in una chat dove tutti
adottano il loro vero nome, ad esempio) che non sono tollerati
dagli altri utenti e che automaticamente escludono chi li
adotta: chi si comporta male viene espulso.
Questa visione, decisamente positiva e responsabile, non e'
che una delle visioni che rendono poco convenzionale, dunque
decisamente interessante, questo libro, allontanandosi dai
soliti stereotipi che ritroviamo in buona parte delle pubblicazioni
riguardanti il fenomeno Internet.
In tutto cio' la crociata - che i due autori sottoscrivono
relazionando della querelle in atto negli USA, che
vuole una limitazione della rete per la protezione dei minori
- per la difesa della totale liberta' della rete, perche'
non deve sottostare a nessuna legislazione, perche' e' il
comportamento responsabile degli utenti (la maggioranza esclude
le mele marce, naturalmente, senza alcun intervento coattivo)
che esclude gli indisciplinati, e' pienamente condivisibile
alla luce di quanto esposto.
I capitoli che seguono illustrano sempre con un modo d'esposizione
pertinente e con citazioni letterarie profonde e mai fuori
posto i modi, i linguaggi, le metodologie, e tutto cio' che
devono conoscere coloro che vogliono entrare nel mondo Internet
e abbracciarne il lato umano.
Il volume si chiude con un utile glossario e una sapiente
bibliografia.
Carlo
Pizzigoni, Alta Fedelta' Digitale, n. 2, febbraio '98
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Alta
Fedelta' Digitale
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Golem (RAI, GR1)
Gianluca Nicoletti
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L'Unita' 2
(non disponibile)
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