Internet
ha ormai una lunga storia alle spalle, ma il suo boom come
mezzo di comunicazione di massa e' molto recente, soprattutto
nel nostro paese. Quanti, fino a due anni fa, avevano anche
solo una vaga idea di cosa fosse Internet ? In realta', pochi
riescono ad usare tutte le risorse presenti in Internet: la
rete ha guadagnato fama e onori grazie al World Wide Web,
ed e' solo di questo, delle vetrinette pił o meno commerciali
del Web, che tutti parlano. Ma l'esistenza di comunità', di
singole persone che senza conoscersi e senza mai essersi incontrate
prima discutono, lavorano o giocano insieme non fa notizia,
anche se e' proprio il popolo di Internet la risorsa più ricca
e pił interessante che la grande rete puo' offrire.
Se per la navigazione tra le pagine Web, in fondo, la difficolta'
maggiore e' la corretta configurazione del browser Netscape
o Microsoft Explorer, per navigare tra il popolo della rete
sentendosene parte integrante occorre avere qualche conoscenza
tecnica in piu' e ricordarsi di un aspetto spesso trascurato:
il fattore umano.
Molti dei nuovi naviganti, in effetti, utilizzano la rete
o come una sorta di telefono, per comunicare usando la posta
elettronica, o come uno strano televisore, per guardare le
pagine Web, leggere giornali elettronici, giocare. Ma la email
non e' l'unico modo per "parlare" con gli altri, e spesso
non e' il migliore, e inviare un messaggio a una lista di
discussione e' una cosa ben diversa dal telefonare a qualcuno;
nel "televisore" Web, infine, la distinzione tra autore e
spettatore tende a scomparire.
Da queste considerazioni nasce il libro "Incontri virtuali",
di Fabio Metitieri e Giuseppina Manera, appena pubblicato
da Apogeo.
Il libro si divide in tre parti, la prima di considerazioni
generali sulle possibili conseguenze teoriche e sociali della
comunicazione in rete, la seconda con alcuni consigli tecnici
per utilizzare in pratica gli strumenti dell'Internet interattiva,
e la terza ed ultima di analisi e di commento di alcune situazioni
concrete in Italia, da Agora' a Pegacity, da Isole nella Rete
a La Cittą Invisibile.
Il libro, oltre a descrivere gli strumenti e gli ambienti
di rete che e' necessario conoscere per comunicare con il
popolo di Internet, fornisce interessanti spunti di riflessione
sul significato, tutto nuovo, dell'esistenza di un luogo che
riapre la discussione non solo sui concetti di comunicazione
e informazione, ma anche su quelli di spazio, tempo, identita'.
Il glossario in appendice lo rende accessibile a tutti.
Il Ponte della Lombardia, n. 1, gennaio '98
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Golem
(RAI, GR1)
Gianluca Nicoletti
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Il
Ponte della Lombardia
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L'Unita' 2
(non disponibile)
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