Il
volume, curato da Riccardo Ridi, uno dei piu' attivi promulgatori
della conoscenza e dell'uso di Internet nelle biblioteche
italiane, e da Fabio Metitieri, informatico e "navigato" conoscitore
della rete, si configura come un agile strumento di lavoro
ad uso di due principali categorie di utenti: da un lato tutti
coloro (dagli studenti ai ricercatori) che, pur conoscendo
Internet e avendoci gia' navigato, non conoscono in profondita'
i meccanismi della ricerca bibliografica e della selezione
delle fonti, dall'altro i bibliotecari che ancora non hanno
sperimentato le potenzialita' delle risorse elettroniche nell'attivita'
di mediazione informativa.
In virtu' del taglio dato a questo lavoro, gli autori hanno
ritenuto opportuno suddividere la materia in tre parti: una
prima, intitolata Concetti e strumenti, introduce le
nozioni basilari della ricerca bibliografica tradizionale
e di quella on-line e le caratteristiche fondamentali della
cosiddetta biblioteca virtuale e degli OPAC; la seconda parte,
intitolata Biblioteche e OPAC in Italia e nel mondo,
propone una selezione delle principali fonti bibliografiche
disponibili in rete con le relative strategie di ricerca;
infine, la terza parte, il cui titolo e' Oltre i cataloghi:
testi e banche dati, allarga lo sguardo alle fonti di
tipo non esclusivamente bibliografico e alle possibilita'
offerte dalla rete di venire in possesso dei contenuti informativi
oltre che di costruire delle bibliografie.
Si tratta sicuramente di un prodotto sulle fonti bibliografiche
in rete che mancava all'interno del panorama italiano, nel
quale si ricordano solo le parti dedicate a tali risorse informative
del GFIR (Guida alle fonti di informazione della biblioteconomia
in rete, a cura di Alberto Petrucciani e Riccardo Ridi,
disponibile su AIB-WEB, dopo essere stato pubblicato nella
versione cartacea dall'AIB nel 1996) e la nota informativa
dell'AIB sui cataloghi italiani in Internet (Cataloghi
di biblioteche e cataloghi collettivi italiani in Internet,
Roma, AIB, 1996, anche questo disponibile sul sito dell'associazione).
Va sottolineato, infatti, che nei paesi di lingua inglese
molti sono gli strumenti similari gia' da tempo messi in circolazione;
in particolare, tra i numerosi esistenti, ricordiamo The
Library and Information Professional's Guide to the Internet,
di Tseng, Poulter e Hiom, pubblicato nel 1996 dalla Library
Association, che mette a disposizione un ricchissimo e ben
organizzato repertorio di siti utili, oppure il recente Electronic
resources: access and issues, di Mary Beth Fecko, pubblicato
nel 1997 dalla Bowker-Saur.
Senza passare attraverso la tappa obbligata di una sistemazione
degli strumenti bibliografici esistenti in rete e' difficile,
infatti, pensare di poter procedere all'approfondimento di
altre tematiche, come i criteri di citazione, il controllo
bibliografico e la valutazione delle fonti elettroniche, argomenti
che in Italia sono stati affrontati per il momento solo in
forum di discussione e in articoli di periodici specializzati.
E' apprezzabile il taglio critico del repertorio proposto,
che non e' una semplice enumerazione di fonti, ma il frutto
di un'attenta selezione scaturita dall'esperienza personale,
corredata da brevi giudizi e suggerimenti relativi alla fonte
descritta.
Interessante anche le modalita' di scrittura di questo volume,
che ha assunto la sua configurazione attraverso il dibattito
intercorso tra i due autori mediante piu' di 300 mail e che
ha coinvolto altri bibliotecari ed esperti italiani. Ne e'
venuto fuori un prodotto che sa quasi sempre ben amalgamare
le diverse competenze e le diverse formazioni culturali dei
due autori.
Ampia, anche se non sempre coerente dal punto di vista contenutistico
(si va - forse non a caso - da testi introduttivi ad altri
molto specialistici), la bibliografia proposta.
Un suggerimento: potrebbe essere utile cominciare a pensare
ad una griglia (da minima ad esaustiva) per la presentazione
delle informazioni necessarie alla descrizione di ciascuna
fonte, al fine di garantire una maggiore formalizzazione del
repertorio. Sull'esempio del gia' citato lavoro pubblicato
dalla Library Association (i cui autori, dopo aver classificato
le fonti elettroniche, forniscono per ognuna di esse dati
come name, type, provider, description,
access) e facendo seguito a precedenti lavori dello
stesso Ridi, ci si sarebbe aspettati un andamento un po' meno
discorsivo e piu' strutturato, con precise indicazioni sulle
date di creazione e di aggiornamento (al momento della citazione)
dei siti descritti.
Pur essendo esplicitata nelle pagine introduttive l'attenzione
prevalente riservata alle fonti di tipo squisitamente bibliografico,
quindi, in primo luogo, i cataloghi, non sono da sottovalutare
le risorse di tipo editoriale e commerciale (a cui nel volume
e' dedicato un breve capitolo) che spesse volte rappresentano
il punto di partenza delle ricerche bibliografiche in Internet.
Infine, pur essendo fondamentale la diffusione cartacea del
documento, vista la "fluidita'" dell'informazione in rete
(come esplicitamente dichiarato dagli stessi autori, p. 65-66),
sarebbe auspicabile una futura disponibilita' on-line, che
da un lato renderebbe immediatamente utilizzabili e verificabili
i numerosi link suggeriti, dall'altro garantirebbe un aggiornamento
rapido e un accrescimento periodico degli stessi.
Anna Galluzzi, Biblioteche oggi, novembre
1998
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