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ISSN: 2283-303X

L'accesso alla documentazione ufficiale europea

Politiche, metodologia e strumenti


estratto della tesi di laurea in biblioteconomia (titolo originale I servizi di assistenza agli utenti per l'accesso alla documentazione comunitaria europea), Corso di laurea in Conservazione dei Beni Culturali, Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università degli studi di Venezia Ca' Foscari, relatore Riccardo Ridi, corelatori Alessandro Bertoni e Mario Infelise, anno accademico 2000/2001, discussa il 6 novembre 2001.
di Giovanna Frigimelica (in linea da Dicembre 2001) 

2. Metodi di accesso alla documentazione europea

§1. La consultazione dei documenti ufficiali delle istituzioni.

Valorizzare al massimo l'accesso e la diffusione della documentazione ufficiale europea è compito delle istituzioni comunitarie, attraverso tre canali principali: la consultazione dei documenti ufficiali su richiesta dell'interessato; l' accesso alla documentazione presso gli organismi decentrati (rappresentanze nazionali della Commissione europea, Centri di documentazione europea, biblioteche depositarie); l' accesso alla documentazione elettronica attraverso Internet.

Per quanto riguarda la consultazione di documenti posseduti dalle istituzioni, una nuova situazione più vicina al cittadino si realizza nel trattato di Amsterdam del 1997. Esso ha introdotto un nuovo articolo 255, che conferisce a cittadini e residenti dell'Unione un diritto di accesso ai documenti del Parlamento europeo, del Consiglio e della Commissione, le tre principali istituzioni. L'articolo cos recita:
" 1. Qualsiasi cittadino dell'Unione e qualsiasi persona fisica o giuridica che risieda o abbia la sede sociale in uno stato membro ha il diritto di accedere ai documenti del Parlamento Europeo, del Consiglio e della Commissione. [...] 3. Ciascuna delle suddette istituzioni definisce nel proprio regolamento interno disposizioni specifiche riguardanti l'accesso ai propri documenti."
Spettava alla Commissione preparare una proposta legislativa in merito ai principi generali e ai limiti che disciplinano il diritto d'accesso ai documenti delle tre le istituzioni. I principi e le condizioni sono stati analizzati dalla Commissione nel documento COM(2000)30: Proposta di Regolamento del Parlamento Europeo e del Consiglio relativo all'accesso del pubblico ai documenti del Parlamento Europeo, del Consiglio e della Commissione.
http://europa.eu.int/smartapi/cgi/sga_doc?smartapi!celexapi!prod!CELEXnumdoc&lg=IT&numdoc=52000PC0030&model=guichett
Il regolamento vero e proprio (n. 1049/2001) stato pubblicato nel maggio 2001.
http://europa.eu.int/comm/secretariat_general/sgc/acc_doc/docs/1049IT.pdf
Il regolamento si applica a tutti i documenti detenuti dalle tre istituzioni, siano essi elaborati dai rispettivi servizi o da terzi. Questa estensione rappresenta un grande progresso rispetto al sistema precedente, che riguardava unicamente i documenti prodotti dalle istituzioni.
Secondo la definizione proposta dalla Commissione, il termine "documento" indica qualsiasi contenuto informativo, quale che ne sia il supporto. Sono contemplati solo i documenti amministrativi, vale a dire quelli relativi a una materia di competenza dell'istituzione. Sono esclusi dalla consultazione i documenti a uso interno in cui siano espressi scambi di opinione, riflessioni individuali o pareri formulati liberamente e in modo informale in sede di consultazioni e deliberazioni interne, nonché messaggi non ufficiali inviati in particolare per posta elettronica, assimilabili a conversazioni telefoniche.

Generalmente, i documenti richiesti alle istituzioni seguendo il procedimento del regolamento, sono di tipo interno, ovvero che non prevedono una loro successiva pubblicazione. L'accesso ai documenti (previa domanda scritta, senza l'indicazione delle motivazioni) viene concesso, purché la loro divulgazione non rischi di ledere certi interessi specifici, come:
1) l'interesse pubblico ( pubblica sicurezza, relazioni internazionali,ecc );
2) la vita privata e l'individuo;
3) gli interessi commerciali di una persona fisica o giuridica, ivi compresa la propriet intellettuale;
4) le procedure giurisdizionali e la consulenza legale;
5) gli obiettivi delle attivit ispettive,di indagine e di revisione contabile.
(I punti 3, 4, 5 a meno che vi sia un interesse pubblico prevalente alla divulgazione).

L'esito della richiesta è riferito entro 15 giorni dalla registrazione dell'arrivo della domanda. In caso di risposta negativa, è data facoltà al richiedente di chiedere all'istituzione, tramite domanda di conferma, che la sua posizione venga rivista. L'accesso ai documenti avviene mediante consultazione sul posto oppure tramite rilascio di una copia. Per divulgare al meglio le politiche di accesso ai documenti ufficiali comunitari, le tre principali istituzioni dell'Unione europea hanno reso disponibili on line i loro regolamenti.
- COMMISSIONE EUROPEA. Accesso ai documenti della Commissione. Una guida per il cittadino.
http://europa.eu.int/comm/secretariat_general/sgc/citguide/it/citgu.htm
Statistiche di accesso ai documenti della Commissione (1999):
http://europa.eu.int/comm/secretariat_general/sgc/acc_doc/en/_docs/stat_99.pdf
- PARLAMENTO EUROPEO. Decisione del 10 luglio 1997 relativa all'accesso del pubblico ai documenti del Parlamento europeo.
http://www.europarl.eu.int/opengov/dec_it.htm
- CONSIGLIO DELL'UNIONE EUROPEA. Decisione del Consiglio sul miglioramento dell'informazione relativa alle attivit legislative e al registro pubblico dei documenti del Consiglio.
http://register.consilium.eu.int/utfregister/actleg03IT.htm
Statistiche di accesso ai documenti del Consiglio, allegate al Third report on the implementation of Council Decision 93/731/EC on access to Council documents (1998 - 1999):
http://register.consilium.eu.int/utfregister/pdf/132750EN.pdf

§2. L'accesso alla documentazione comunitaria attraverso la rete informativa decentrata.

Un altro metodo per accedere alla documentazione europea è rivolgersi alla rete informativa decentrata, istituita dall'Unione europea per rispondere al principio di sussidiarietà e prossimità. In ogni Stato membro sono istituite varie strutture, coordinate centralmente dagli uffici nazionali e comunitari, in cui sono accessibili al grande pubblico le pubblicazioni principali dell'Unione e una serie di servizi informativi. Le reti d'informazione europea istituite dalla Commissione sono di diversa natura; i principali punti sono: i Carrefours europei, gli Info-point Europe, gli Euro-info Centres e i Centri di documentazione europea.

I Carrefours rurali europei sono stati creati nel 1988, con l'obiettivo di portare le informazioni comunitarie il più vicino possibile alle comunità rurali. Il loro ruolo è: fornire un'informazione generale sull'Unione europea, le sue istituzioni e le sue politiche; informare per promuovere i programmi comunitari che riguardano la vita delle aree rurali; facilitare il dialogo e la cooperazione tra le figure principali nella vita sociale ed economica della società rurale. La rete è composta da pi di 100 punti informativi.

Gli Info-Point Europe sono stati creati in seguito alla riunificazione della Germania. Sono generalmente istituiti in aree urbane, particolarmente in città importanti. Il ruolo degli IPE è: fornire informazioni generali sull'Unione Europea, le sue istituzioni e le sue politiche; informare per promuovere i programmi comunitari che possono riguardare la vita nelle aree urbane; disseminare l'informazione comunitaria a livello locale e regionale. Gli IPE sono organizzati in modo da poter fornire una prima risposta alle domande dell'utenza, per poi eventualmente orientarla verso altre fonti specifiche o altri centri di documentazione. una rete giovane, che però si è ampliata velocemente: creata nel 1991, conta ora più di 80 centri.

Gli Euro Info Centres nascono nel 1987, " (...) con l'obiettivo di fornire servizi informativi sulla Comunità europea in vista della realizzazione del Mercato unico prevista per il 1993." (DI GIROLAMO 1995, p. 32). Hanno il ruolo di interfaccia tra le istituzioni dell'Unione europea e le imprese, a livello locale. Il loro compito è: informare e assistere le piccole e medie imprese (PMI) sulle opportunità presenti in Europa; prepararle ai grandi obiettivi dell'Unione, come l'euro, il commercio elettronico, l'allargamento.

I Centri di Documentazione Europea (CDE) sono stati creati nel 1963, quando la diffusione delle pubblicazioni comunitarie era ritenuta essenziale per promuovere gli studi europei nelle università degli Stati membri e nelle accademie internazionali (DG10 1998); per questo vengono istituiti presso le università, gli istituti di insegnamento superiore o i centri di ricerca. Dal 1995 l'istituzione di un CDE definita sulla base di una precisa convenzione tra la Commissione e l'istituzione universitaria che fissa i diritti e i doveri di entrambe le parti.
Secondo questa convenzione, la Commissione si impegna a inviare gratuitamente e sistematicamente, tramite l'Ufficio delle pubblicazioni Ufficiali dell'Unione Europea (EUR-OP), le pubblicazioni delle istituzioni dell'Unione; è inoltre concesso un accesso privilegiato alle basi di dati comunitarie. Da parte sua, l'istituto universitario si impegna a promuovere e sviluppare studi e ricerche sull'integrazione europea. Dal punto di vista tecnico, l'università si impegna a riservare al CDE uno spazio apposito, preferibilmente all'interno della biblioteca, adeguatamente segnalato.
Le finalità del CDE sono:
- aiutare l'università a promuovere e consolidare l'insegnamento e la ricerca in materia comunitaria;
- rendere accessibile al pubblico, anche non universitario, l'informazione sull'Unione e le sue politiche;
- partecipare al dibattito sull'Unione europea.
Le sue funzioni, invece, sono:
- gestire le pubblicazioni comunitarie ricevute in un unico fondo;
- consentire l'accesso e la consultazione delle pubblicazioni e degli altri documenti conservati. Le pubblicazioni destinate al grande pubblico devono essere esposte;
- stabilire contatti con la Commissione e altri centri e reti, per cooperare nella diffusione dell'informazione comunitaria.

I Centri hanno accesso scontato alle basi di dati pubbliche comunitarie della rete "Eurobases", che gestisce i servizi di informazione on line e off line di EUR-OP. Ricevono gratuitamente una copia delle pubblicazioni monografiche e periodiche di EUR-OP nella lingua da loro inizialmente indicata. Le pubblicazioni curate dalle Direzioni Generali e loro organi di studio sono distribuite dalle stesse DG. Generalmente, ricevono in forma gratuita un numero di copie di opuscoli informativi e brochure destinati al grande pubblico, che vengono distribuiti all'utenza del Centro. Altre pubblicazioni a pagamento che possono interessare la collezione e l'utenza del Centro, solitamente vengono offerte con sconti considerevoli (fino al 50%).

L'elenco dei CDE europei è organizzato, come repertorio, dalla Commissione, ed è consultabile al seguente indirizzo:
http://europa.eu.int/comm/libraries/edc/directory/index_en.htm
Per quanto riguarda la situazione italiana, il repertorio aggiornato dei Centri è curato dal Coordinamento nazionale, presso il CDE dell'Università degli studi di Sassari:
http://www.uniss.it/sba/CoordITACDE.htm

Ai centri informativi di cui abbiamo parlato sopra vanno aggiunti gli uffici di rappresentanza nazionali della Commissione europea, che possono anche fornire materiale divulgativo, oltre che documenti ufficiali, indirizzi utili, riferimenti bibliografici. In Italia, queste Rappresentanze si trovano a Roma (http://www.comeur.it), e a Milano (http://www.uemilano.it).

§3. L'accesso alla documentazione comunitaria attraverso Internet.

L'altra fondamentale alternativa per accedere alle informazioni sull'Unione europea è visitare la grande quantitá di pagine web create dalle varie istituzioni comunitarie, nonché le banche dati in linea, consultabili direttamente oppure attraverso uno dei punti della rete informativa.

Nel febbraio 1995, per la riunione ministeriale del G7 sulla società dell'informazione, fu creato un sito da parte delle istituzioni comunitarie, che poi si sviluppò in uno strumento di informazione generale e specialistica su tutte le materie coperte dai trattati. Stiamo parlando del portale "Europa" : http://europa.eu.int, attraverso il quale possibile accedere a tutte le informazioni diffuse via Internet dalle istituzioni e dagli organi dell'Unione. Fornisce una informazione aggiornata e sempre in crescita, è un sito accessibile e "amichevole", strutturato in quattro grandi aree:
1. ABC : è la sezione destinata al grande pubblico. Fornisce semplici risposte a domande chiare e basilari, come ad esempio come funziona il Trattato di Amsterdam, quali sono i diritti e i doveri dei cittadini dell'Unione, etc. Presenta, inoltre, una storia con cronologia dell'Unione, informazioni sui simboli (come la bandiera).
2. ATTUALITÀ : questa sezione si rivolge soprattutto ai professionisti dell'informazione, in quanto fornisce una selezione dei comunicati stampa ufficiali, distribuiti dalle istituzioni e informazioni sulle principali manifestazioni in programma. Inoltre è presente una sezione temi chiave, dove vengono sinteticamente affrontate tematiche quali l'euro, la carta dei diritti fondamentali, l'allargamento dell'Unione, il trattato di Nizza.
3. ISTITUZIONI : in questa sezione, è possibile accedere ad una presentazione generale delle varie istituzioni dell'Unione, con link alla pagina web di ognuna. "Europa", quindi, si presenta come il contenitore di molte altre sotto-unit informative; le pagine web delle istituzioni e dei vari organismi comunitari, infatti, sono ricchissime di documentazione.
4. POLITICHE : l'attività dell'Unione è qui affrontata per temi; viene offerta una presentazione delle principali politiche, a livello semplice o dettagliato, a seconda delle necessità.
(Per altre informazioni : FAQ di "Europa", http://europa.eu.int/abouteuropa/faq/index_it.htm).

La documentazione presente in "Europa" pu essere consultata, in linea di massima, nelle undici lingue ufficiali dell'Unione (danese, finlandese, francese, greco, inglese, italiano, olandese, portoghese, spagnolo, svedese e tedesco), per facilitare al massimo la fruizione dell'informazione da parte dei cittadini comunitari. Il server è provvisto di un motore di ricerca per il recupero delle informazioni desiderate; consente l'utilizzo dei più diffusi strumenti di information retrieval, come l'uso degli operatori booleani, sistemi di troncamento delle parole, etc. È inoltre possibile delimitare la ricerca in base alla data del documento, e al formato del documento.
http://europa.eu.int/geninfo/query_it.htm

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Esempio di ricerca in data 24/08/01 * no restrizione data * tutti tipi documenti Ricerca effettuata su 1.133.733 documenti (dati forniti dal servizio) Prodi AND Commissione = 710 documenti recuperati Prodi OR Commissione = 77.846 "societ dell'informazione" = 2.311 "information society" = 16.426 eEurope = 4.680 eEurope AND "information society" = 3.168
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"Europa" è divenuto un portale comunitario molto consultato, se si considera che nel solo mese di maggio 2001 ha registrato 243.372.005 collegamenti, mentre sempre nello stesso mese dell'anno precedente, i collegamenti erano stati 137.410.709. Statistiche di accesso al server:
http://europa.eu.int/abouteuropa/stat/index.html

Per conoscere pi approfonditamente l'utenza che usufruisce dei suoi servizi, ed eventualmente ricevere suggerimenti per migliorare i servizi offerti, il server "Europa" ha proposto una inchiesta on line ai suoi utilizzatori, monitorando il periodo 1. febbraio - 1. marzo 2000, a cui hanno partecipato 5721 persone. I risultati dell'inchiesta:
http://europa.eu.int/survey/feb-mar00/results/survey_it.htm
La valutazione che il campione fa del server "Europa" è positiva, per quanto riguarda la presentazione visiva del sito , la navigazione e il motore di ricerca. Soddisfazione diffusa anche per quanto riguarda la valutazione del contenuto delle informazioni, della frequenza degli aggiornamenti, dei tempi di risposta del server, della copertura linguistica e della qualità linguistica dei documenti.
Come personale osservazione, vorrei sottolineare il fatto che nella stragrande maggioranza delle pagine di "Europa", e in molti documenti qui reperibili, non viene indicata la data dell'ultimo aggiornamento, e nemmeno la data in cui il documento è stato pubblicato on line. Questa risulta essere un grande limitazione per l'utilizzo della documentazione qui reperibile come fonte. Come esempio, si veda il documento Commission initiatives in the field of openness and information:
http://europa.eu.int/comm/secretariat_general/sgc/acc_doc/en/_docs/proj_com_en.pdf
Nè all'interno del documento, nè nella pagina web dove è presente il link è possibile rintracciare una data di creazione o pubblicazione del file. Ho scaricato questo file per la prima volta a Maggio 2000 e da questa data non ha subito variazioni. La domanda che mi sono posta a distanza di un anno è stata: da quanto tempo questo documento è accessibile in Internet? E quindi, a quando risale la sua stesura? La data, in questo caso specifico, è importante; chi legge questo testo può ritenere interessante sapere se le iniziative della Commissione risalgono a dieci anni fa o due, oppure se è stato aggiornato di recente.

Per concludere questa sezione, è interessante vedere quali siano le preferenze accordate dai cittadini europei alle fonti di informazione sull'Unione europea. Secondo il sondaggio curato da Eurobarometre nell'autunno del 2000 (quesito 3.1), i cittadini dei 15 Stati membri ricercano le informazioni sull'UE nelle seguenti fonti: 74% televisione, 46% quotidiani, 33% radio, 25% discussioni con familiari, amici, colleghi, 20% altri periodici, 11% internet. Solo il 2% si rivolge ai puntoi della rete informativa comunitaria.

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BIBLIOGRAFIA ESSENZIALE:

COM(2000)30. Proposta di regolamento del Parlamento Europeo e del Consiglio relativo all'accesso del pubblico ai documenti del parlamento Europeo,del Consiglio e della Commissione.
http://europa.eu.int/smartapi/cgi/sga_doc?smartapi!celexapi!prod!CELEXnumdoc&lg=IT&numdoc=52000PC0030&model=guichett
COMMISSIONE EUROPEA (1997). Accesso ai documenti della Commissione - Guida per i cittadini. Lussemburgo: Ufficio delle pubblicazioni ufficiali delle Comunità europee.
COMMISSIONE EUROPEA (1999/2000?). Commission initiatives in the field of openness and information. http://europa.eu.int/comm/secretariat_general/sgc/acc_doc/en/_docs/proj_com_en.pdf
COMMISSIONE EUROPEA (senza data). Il sito Europa. http://europa.eu.int/abouteuropa/faq/index_it.htm
COMMISSIONE EUROPEA (2001). Eurobarometre. L'opinion publique dans l'Union européenne. Rapporto numero 54 (Autunno 2000). Lussemburgo: Ufficio delle pubblicazioni ufficiali delle Comunità europee.
DI GIROLAMO, Maurizio (1995). Una proposta nuova per l'Europa - Dall'ufficio informazioni all'assistenza globale: il ruolo degli Eurosportelli. "Biblioteche Oggi" XIII, n. 4, p. 32 - 35.
DG10 (1998). Re-thinking European Documentation Centres. A DG X reflection paper. http://europa.eu.int/comm/libraries/edc/reflexion_en.html
DG10 (1999). Basic information about EDCs, a cura della Direzione Generale Istruzione e Cultura. http://europa.eu.int/comm/libraries/edc/basic_en.html


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