El universo (que otros llaman la Biblioteca) se compone
de un numero indefinido, y tal vez infinito, de galerias hexagonales
[...] En el zaguan hay un espejo, que fielmente duplica las
apariencias. Los hombres suelen inferir de ese espejo que
la Biblioteca no es infinita (si lo fuera realmente, a que
esa duplicacion ilusoria?); yo prefiero sonar que las superficies
brunidas figuran y prometen el infinito...
(La Biblioteca de Babel, Jorge Luis Borges)
Chi si avvicina per la prima volta ad Internet resta sconcertato
di fronte ad un mondo che sta crescendo molto rapidamente
e in modo un po' disordinato. In rete, dicono tutti, si trovano
informazioni di ogni tipo, ma per molti la ricerca di qualcosa
di preciso si conclude spesso con una delusione.
Internet, in effetti, e' ancora molto giovane, priva dell'esperienza
accumulata dai media e dai servizi che vivono su carta, via
etere o nella cosiddetta realta', e negli ultimi anni ha avuto
uno sviluppo sorprendente. Quella che era una rete sperimentale
usata solo da pochi ricercatori, oggi e' un mondo popolato
da piu' di cento milioni di persone e da almeno trecento milioni
di pagine Web.
Chi si lamenta perche' in rete non trova mai quello che gli
interessa deve quindi rassegnarsi ed accettare una banalissima
verita': per usare Internet e' necessario, se non uno studio
di anni, almeno saper usare correttamente qualche semplice
strumento di navigazione e di ricerca.
Per fortuna, se oggi non e' piu' possibile scrivere "il" manuale
di Internet o le pagine gialle della rete, su alcuni argomenti
specifici, invece, si possono preparare delle buone guide,
non condannate a diventare obsolete prima ancora di arrivare
al lettore o ad essere troppo superficiali e troppo incomplete.
La ricerca in rete di bibliografie, cataloghi, periodici e
testi costituisce un terreno vasto e complesso, ma non e'
un universo infinito, anche se, come Borges, ci piace sognare
che lo sia e, come Vannevar Bush o Ted Nelson, ci piace immaginare
che potrebbe diventarlo.
I cataloghi delle biblioteche disponibili in Internet, gli
OPAC, sono gia' moltissimi e il loro numero cresce di continuo.
Anche il numero dei testi leggibili direttamente in rete,
in gran parte contenuti nei periodici elettronici, gli ejournal,
aumenta quotidianamente. Se non e' infinito, il mondo delle
biblioteche e dei documenti in rete puo' tuttavia sembrare
molto complicato; in effetti le difficolta' non sono mai insormontabili.
Per scrivere la parte compilativa di una tesi di laurea o
di qualsiasi lavoro di ricerca, Internet e' diventata molto
piu' comoda piu' veloce e piu' completa del modello di biblioteca
tradizionale al quale eravamo abituati fino a una decina di
anni fa. Una qualsiasi biblioteca reale, se non ancora informatizzata
e collegata in rete, non puo' disporre di cataloghi con milioni
di schede da sfogliare in pochi secondi selezionando autori,
soggetti, titoli, date e lingue, cosa che comunque sarebbe
umanamente impossibile. In Internet, invece, si puo', anche
se spesso per leggere integralmente i documenti individuati
occorre ancora contattare proprio una biblioteca "reale".
Le biblioteche virtuali, raggiungibili via Internet, e quelle
reali, che sempre piu' di frequente mettono a disposizione
dei propri utenti anche la rete e documenti elettronici, non
si contrappongono fra loro ma si completano a vicenda, costituendo
complessivamente la principale risorsa per qualsiasi ricerca
bibliografica. Naturalmente, se per individuare un libro in
una biblioteca reale e richiederlo in lettura o in prestito
occorre sapere almeno che cos'e' un libro, che cos'e' una
biblioteca e come funziona, e che cos'e' uno schedario o un
sistema di classificazione, E' altrettanto ovvio che per cercare
documenti in Internet e' necessario sapere che cos'e' Internet,
come si usa, e che cosa sono un OPAC, Telnet, gli operatori
booleani o una banca dati.
Senza alcun desiderio di sollevare inutili polemiche, crediamo
che i tanti osservatori di Internet che dicono spesso e senza
ombra di vergogna che in rete non trovano mai nulla, forse
dovrebbero, prima di lamentarsi, provare ad imparare qualcosa.
In fondo anche per leggere un libro occorre prima imparare
a leggere.
Cercare tra i cataloghi e i documenti disponibili in Internet
non e' piu' difficile di trovare qualcosa in una grande biblioteca.
In entrambi i casi e' necessaria un po' di pazienza, di applicazione
e di metodo; la lettura di qualche guida o manuale e magari
qualche richiesta di aiuto a un bibliotecario, o per un primo
orientamento o di fronte a ricerche particolarmente complesse.
Questo libro e' quindi rivolto a chiunque abbia la necessita'
di individuare o leggere dei documenti e voglia servirsi anche
di Internet, integrando le informazioni digitali con quelle
cartacee. Il ruolo delle biblioteche reali, infatti, o degli
editori cartacei, dei giornali tradizionali e delle librerie,
tutti soggetti senza i quali la maggior parte delle informazioni
catalografiche e documentali disponibili in Internet non sarebbero
mai esistite, non viene affatto messo in discussione.
L'informazione digitale non ha ancora distrutto e sostituito
quella cartacea e forse non lo fara' mai, ma sta soltanto
costruendo degli specchi che ci regalano una grande illusione
e la mettono in dubbio: un espejo, que fielmente duplica
las apariencias, come ha scritto Borges, uno specchio,
una moltiplicazione dell'esistente in cui e' possibile muoversi
ad una velocita' e con dei risultati che solo dieci anni fa
erano inimmaginabili e che ancora oggi riescono a stupirci.
Questo libro e' stato scritto per tutti quelli che pensano
che Internet e' troppo difficile per loro, per chi in Internet
continua a perdersi senza trovare nulla, per i bibliotecari
che non si sono ancora trasformati completamente in cybrarian
e, soprattutto, per chi ha bisogno di cercare e di consultare
bibliografie, cataloghi e pubblicazioni
I prerequisiti per la lettura di questo libro sono pochi:
un collegamento ad Internet (a casa, in ufficio o proprio
presso una biblioteca "reale"), l'avere gia' usato un browser
e l'essersi recati, almeno una volta nella vita, in una biblioteca,
o avere il desiderio o il bisogno di farlo.
Per chi in rete non si perde e per chi con le biblioteche
gia' lavora, questo e' un manuale di riferimento, sintetico
ma completo, che fornisce un quadro complessivo di cosa esiste
in rete per gli utenti e per gli addetti ai lavori in materia
di biblioteche, banche dati e testi; abbiamo evitato ogni
tentazione di compilare delle irrealizzabili pagine gialle,
preferendo seguire quasi sempre il modello del repertorio
di repertori, fornendo non tanto interminabili elenchi di
indirizzi, ma indicazioni generali, punti di partenza dai
quali iniziare a navigare e suggerimenti per continuare le
ricerche.
Attribuzioni e ringraziamenti
L'intero
lavoro di ricerca e scrittura e' stato condotto dai due autori
in stretta collaborazione su ogni singola parte, con una discussione
continua via rete che ha prodotto un carteggio di circa 300
mail; la responsabilita' dei capitoli, tuttavia, e' stata
suddivisa.
A Fabio Metitieri sono da attribuire i capitoli 2, 3, 6 (eccetto
il paragrafo sulla Russia), 7, 8 e 10; a Riccardo Ridi, invece,
vanno attribuiti i capitoli 1, 4, 5, 9 (eccetto il paragrafo
sui set di caratteri ISO) e 11.
Il libro comprende anche due contributi esterni. Gabriele
Mazzitelli della Biblioteca di medicina dell'Universita' di
Roma Tor Vergata ha scritto il paragrafo sulla Russia nel
capitolo 6, mentre Eugenio Gatto, del Centro interdipartimentale
di documentazione e museo del Politecnico di Torino, ha scritto
il paragrafo sui set di caratteri ISO nel capitolo 9.
Gli autori ringraziano per le informazioni fornite e per la
preziosa collaborazione: Antonella De Robbio, Gianni Galeota,
Gabriele Lunati, Roberto Maini, Giuseppina Manera, Eleonora
Panto', Alberto Petrucciani, Andrea Ridi, Caterina Ronco,
Giulia Visintin, la redazione di AIB-WEB e quella di OPAC
italiani.
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