La prima edizione di questo libro era stata
scritta tra il dicembre del 1997 e l'aprile del 1998. Oggi,
nel 2002, si è resa necessaria una profonda revisione del
testo. In quattro anni sono cambiate molte cose, troppe per
lasciare in circolazione un manuale che ormai aveva numerose
imprecisioni. Il problema non erano solo gli indirizzi, che
webmaster e manager modificano in continuazione senza grandi
riguardi per gli utenti, ma anche strategie, tendenze, e le
funzioni e la consistenza degli archivi.
Lo scenario che era stato descritto nel
1998 si è evoluto e si è modificato in modo molto vistoso;
quindi in questa edizione è stato necessario aggiungere o
riscrivere completamente più di 130 pagine.
È sparito Telnet, innanzitutto, ed è inutile
studiare ancora i comandi per lavorare su vecchie schermate
che oggi possono essere sostituite da comode interfacce Web
e che domani saranno dimenticate del tutto. Anche la Library
of Congress in Telnet non esiste quasi più. Avanzano le implementazioni
di Z39.50, invece, anche se questo protocollo non incontra
il favore degli utenti, che lo usano solo se viene proposto
in modo del tutto trasparente, senza che ci si accorga della
sua esistenza.
Il Servizio bibliotecario nazionale (Sbn)
è cambiato notevolmente, con due interfacce italiane che è
giusto descrivere. In Italia si è dovuto segnalare tra l'altro
anche il nuovo MetaOpac Azalai italiano (Mai), uno strumento
ancora giovane ma già interessante. Come conseguenza, nella
presente edizione il capitolo dedicato al panorama statunitense,
che era il più corposo, è stato ridotto a meno di un terzo
delle dimensioni originali, mentre quello dedicato alle biblioteche
e agli Opac del nostro paese è più che raddoppiato. Un cambiamento,
questo, che riflette anche l'aumento di disponibilità delle
risorse italiane, finalmente in grado di interessare a fondo
i nostri ricercatori.
In Rete ci sono poi nuovi testi, in Italia
con, per esempio, gli importanti progetti del Ci-Bit. Tutta
l'editoria, grazie a Internet, si sta trasformando e si appresta
a una nuova rivoluzione, con gli e-book, la stampa on demand
e una presenza on line sempre più consistente di librerie
e case editrici. Il concetto stesso di libro è in discussione:
se di supporti diversi dalla carta si parla ormai da qualche
anno, oggi i primi prototipi sono pronti e vengono già commercializzati.
Temi sui quali era necessario dare almeno alcune indicazioni
di massima. Il capitolo relativo ai documenti digitali è stato
dunque molto ampliato e arricchito con alcuni nuovi paragrafi,
fino a diventare il più voluminoso del manuale.
Cambiano il panorama francese, con nuovi
progetti, e in parte quello britannico e quello russo; anche
qui sono stati necessari aggiornamenti e l'aggiunta di alcune
parti.
In molti casi, l'evoluzione dell'informatizzazione
degli archivi ha trasformato profondamente la struttura delle
basi dati disponibili on line, con nuovi accorpamenti e con
suddivisioni diverse da quelle che erano state descritte nel
1998. Spesso la trasformazione degli archivi digitali ha modificato
anche l'organizzazione e la gestione del materiale fisico.
Sono quindi cambiate le disponibilità e la struttura di molte
banche dati, con la modifica dei servizi offerti dall'Unione
Europea, dalla National library of medicine e da Oclc; anche
in questo caso si è provveduto a un notevole aggiornamento.
Tutti gli Opac diventano più grandi e più
ricchi e iniziano a essere presenti in Rete gli inventari
degli archivi storici e i cataloghi dei musei. Per gli archivi
storici, un settore decisamente specialistico e spesso trascurato,
gli autori hanno ritenuto importante coinvolgere un'esperta
di questo campo, in modo da offrire ai lettori un testo introduttivo
sintetico ma autorevole e completo. Anche leggi e normative
si trovano più facilmente, con la comparsa in Internet, finalmente,
delle Gazzette ufficiali consultabili gratuitamente.
Su questi argomenti è stato necessario dare alcune informazioni
in più, inserendo un secondo paragrafo dedicato ai giuristi.
Stanno deludendo i motori di ricerca, invece,
con la pericolosa tendenza a vendere le loro parole chiave
al miglior offerente. Inevitabile, quindi, fare i conti in
questo libro con un "invisible Web" che adesso non è più determinato
da soli limiti tecnici, ma soprattutto dalla non volontà dei
motori di offrire un buon servizio ai navigatori. Di conseguenza
diventano più importanti le directory e i motori locali o
specializzati, di solito non commerciali, ed è cruciale la
discussione sui metadati e sui nuovi possibili metodi per
l'indicizzazione, altri due argomenti che nell'edizione precedente
non erano stati trattati.
Si è spesa anche qualche parola in più sull'evoluzione
delle interfacce, prendendo in considerazione la possibilità
che alcuni servizi diventino disponibili da un lato, molto
semplificati, sui terminali mobili e dall'altro, su Pc, con
soluzioni più elaborate, tridimensionali.
La bibliografia, inoltre, è stata aggiornata
non semplicemente aggiungendo testi resisi disponibili nel
frattempo, ma anche riducendo i riferimenti troppo specialistici
e favorendo piuttosto quelli a carattere introduttivo e quelli
in lingua italiana (cresciuti notevolmente anche in letteratura
dal 1998); nel complesso si è accentuato l'aspetto divulgativo
dell'elenco.
In questa edizione sono stati infine inseriti
la numerazione dei capitoli, utile per seguire i numerosi
rimandi presenti nel testo, e un elenco degli acronimi utilizzati.
Per gli acronimi è stata cambiata la notazione usata nel testo,
adesso uniformata a quella della maggior parte delle riviste
informatiche italiane.
Se si fosse trattato soltanto di un problema
di indirizzi, insomma, non si sarebbe resa necessaria una
riedizione. Con l'uso di tecniche e strumenti di ricerca appropriati,
i nuovi Url delle risorse non sono poi troppo difficili da
trovare, come del resto è stato fatto dagli autori per inserire
nella presente revisione indirizzi tutti aggiornati ad aprile
del 2002.