Uno strumento
indispensabile per lo studio e la ricerca
Per preparare la parte compilativa di una
tesi di laurea o di un lavoro di ricerca, Internet è diventata
molto più comoda, più veloce e più completa del modello di
biblioteca tradizionale al quale eravamo abituati.. Grazie
alla sua rapida crescita, quella che era una rete destinata
a pochi addetti ai lavori adesso è popolata da più di 500
milioni di persone e forse da 6 miliardi di pagine Web, con
migliaia e migliaia di cataloghi e di archivi, fino a costituire
uno strumento indispensabile per qualsiasi tipo di studio.
Naturalmente, se per individuare un libro
in una biblioteca reale e richiederlo in lettura o in prestito
occorre sapere almeno che cos'è un libro, che cos'è una biblioteca
e che cos'è uno schedario, è altrettanto ovvio che per cercare
documenti in Internet è necessario sapere che cos'è Internet,
come si usa, e che cosa sono un Opac o gli operatori booleani.
La ricerca in Internet di bibliografie,
cataloghi, periodici e testi costituisce un terreno vasto
e complesso, ma non è un universo infinito, anche se, come
Borges, si vorrebbe sognare che lo fosse e, come Vannevar
Bush o Ted Nelson, si vorrebbe immaginare che potesse diventarlo.
Cercare con successo tra i cataloghi e i documenti disponibili
in Internet non è più difficile di trovare qualcosa in una
grande biblioteca. In entrambi i casi è necessaria un po'
di pazienza, di applicazione e di metodo; la lettura di qualche
guida o manuale e magari qualche richiesta di aiuto a un bibliotecario.
Per fortuna, se oggi non è più possibile
scrivere "il" manuale di Internet, su alcuni argomenti specifici
si possono preparare delle buone guide, complete e non condannate
a diventare obsolete prima ancora di arrivare al lettore.
Questo libro è quindi rivolto a chiunque
abbia la necessità di individuare o leggere dei documenti
e voglia servirsi anche di Internet, integrando le informazioni
digitali con quelle cartacee. L'esistenza delle biblioteche
reali, infatti, o degli editori cartacei, dei giornali tradizionali
e delle librerie, tutti soggetti senza i quali la maggior
parte delle informazioni catalografiche e documentali disponibili
in Internet non sarebbero mai esistite, non viene affatto
messa in discussione. La carta diventerà in qualche caso materiale
plastico riscrivibile, i libri saranno affiancati dagli e-book,
gli editori svolgeranno la loro intermediazione con modi e
strumenti molto diversi da quelli di oggi e i bibliotecari
si trasformeranno in cybrarian, ma nel mondo dell'informazione
e della conoscenza nessuno è destinato a scomparire. Il digitale
non distrugge nulla, ma sta costruendo degli specchi che ci
regalano una grande illusione e la mettono in dubbio: un espejo,
que fielmente duplica las apariencias, come ha scritto Borges,
uno specchio, una moltiplicazione dell'esistente in cui è
possibile muoversi ad una velocità e con dei risultati che
solo dieci anni fa erano inimmaginabili e che ancora oggi,
qualche volta, riescono a stupirci.
I prerequisiti per la lettura di questo
libro sono pochi: un collegamento a Internet (a casa, in ufficio
o proprio presso una biblioteca "reale"), l'avere già usato
un browser e l'essersi recati, almeno una volta nella vita,
in una biblioteca, o avere il desiderio o il bisogno di farlo.
Il testo è quindi utilizzabile anche dai non esperti. Per
chi invece con le biblioteche e i documenti virtuali già lavora,
questo libro costituisce un manuale di riferimento sintetico
ma completo.
Si è accuratamente evitata, come già nella
precedente edizione, ogni tentazione di compilare delle irrealizzabili
pagine gialle, preferendo seguire quasi sempre il modello
del repertorio di repertori, fornendo non tanto interminabili
elenchi di indirizzi, ma indicazioni generali, punti di partenza
dai quali iniziare a navigare (o a leggere) e suggerimenti
per continuare le ricerche.
In prima edizione, per la casa editrice
Apogeo, questo manuale ha venduto circa 5.000 copie. Un vero
successo, per un testo di questo tipo, ma si tratta di un
numero che fa pensare. Il libro ha ricevuto una grande attenzione
da parte dei bibliotecari, a quanto sembra, e forse di molti
ricercatori, ma evidentemente non è stato usato dai tanti
studenti che, dovendo preparare una tesi di laurea o le sempre
più numerose prove intermedie scritte, devono compilare delle
bibliografie o reperire i documenti necessari al loro lavoro.
In questo senso, è triste notare che le ricerche bibliografiche,
ancora oggi, vengono considerate un'attività da iniziati,
da bibliotecari o da ricercatori, appunto, che può essere
ignorato da tutti gli altri e che non fa parte del bagaglio
culturale di base che un laureato deve avere.
Non per soldi (scrivendo manuali si guadagna
poco), ma per amore di cultura, gli autori si augurano che
le vendite di questa edizione si impennino, favorite anche
dalla nuova casa editrice scelta.