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Biblioteche pubbliche e Web
tre interviste sul mestiere di bibliotecario-webmaster
Estratto della tesi di laurea in biblioteconomia (titolo originale: "Il
sito web della biblioteca pubblica") discussa l'8 novembre 2004. Corso di
laurea in conservazione dei beni culturali, Facoltà di lettere e filosofia
dell'Università Ca' Foscari di Venezia, relatore Riccardo Ridi, correlatori Fausto Rosa e Mario
Infelise, anno accademico 2003/2004.
di Annalisa Serafini
(in linea da Gennaio 2005)
Parte 3: Intervista a Luca Vittonetto
responsabile del sito web delle Biblioteche civiche torinesi
<http://www.comune.torino.it/cultura/biblioteche>
Torino, 25 giugno 2004
1. Di quante biblioteche si compone il sistema di Torino?
Il Sistema bibliotecario urbano della Città di Torino comprende sedici biblioteche distribuite sul territorio cittadino; fra queste sono
comprese una biblioteca specializzata, la Musicale "Andrea Della Corte" e
la Biblioteca civica centrale, che per la sua storia unisce in sé i
caratteri di biblioteca pubblica e di biblioteca di conservazione.
La Centrale è anche la sede degli uffici direzionali e amministrativi, della
catalogazione e della redazione web, svolgendo così funzioni di
coordinamento rispetto al sistema nel suo complesso.
2. Quando è nata l'idea di realizzare un sito Internet per le
Biblioteche civiche torinesi?
Il sito delle Civiche torinesi è in linea dal 1997 ed è nato per una serie
di fortunate coincidenze, prima fra tutte la presenza all'interno del
Sistema di competenze informatiche, coltivate soprattutto per passione
individuale, che l'amministrazione centrale della Città di Torino ha accolto positivamente e mai ostacolato, favorendo anzi le occasioni di
confronto e incontro.
Questo ha concretamente significato la possibilità di
pubblicare direttamente sul server, nell'area a noi riservata, le pagine
del sito, in libertà pressochè assoluta.
Nel corso degli anni,attraverso tentativi ed errori, abbiamo così potuto affinare le nostre
conoscenze tecnologiche e sviluppare una competenza nuova, di tipo
comunicativo, nata quasi esclusivamente dal lavoro sul campo.
Perché va detto che quando, nel 1997, abbiamo pubblicato la prima versione
delle pagine informative sulle Biblioteche civiche, non era molto chiaro a
nessuno di noi cosa dovesse essere un sito di biblioteca, nè a chi e come
dovesse parlare. Internet era una realtà "nuova", che affascinava molto noi
tutti, ma le cui potenzialità e specificità erano intuite più che realmente
comprese. Sicuramente sapevamo di doverci essere, anche perché parte di
un'amministrazione particolarmente attenta ai nuovi canali di comunicazione
con il cittadino. Siamo cosí partiti pubblicando informazioni di
utilità pratica (indirizzi e orari delle sedi, patrimonio e servizi),
secondo una logica di derivazione "cartacea", nel senso che il riferimento
erano le brochure informative stampate e distribuite nelle nostre sedi.
L'attenzione allo specifico della rete è venuta successivamente.
Va anche detto che nei primi anni di vita del sito, da parte di molti
colleghi, mancava la consapevolezza della sua "necessità"
e veniva visto come un di più, quasi che la vera vita delle biblioteche
fosse "altrove".
Adesso, e questo è l'aspetto che più mi dà la misura della bontà del lavoro
svolto, il sito web è per tutto lo staff un elemento forte di identità.
I colleghi comunicano l'indirizzo web del sito agli utenti con la stessa naturalezza
con cui si comunica un numero di telefono o un numero civico.
Soprattutto, adesso si è realizzato un dialogo costante fra chi il sito lo realizza e
chi lo vuole utilizzare come canale per comunicare con il pubblico.
Noi redattori siamo un riferimento costante per i colleghi e
loro per noi, nel senso che le nostre rispettive attività devono integrarsi
e trovare nel sito un denominatore comune.
3. Allora si è creata una redazione di bibliotecari-webmaster a
Torino?
Diciamo di sì, ma è un fatto relativamente recente.
Come risulta dai "credits" del sito, la nostra redazione si compone attualmente di quattro
persone. Oltre a me, Luca
Vittonetto, due altri colleghi si occupano di curare i contenuti di
sezioni specifiche del sito. Claudio Burdese per la
parte relativa al
Servizio non vedenti e le risorse per la lettura accessibile e per la sezione Bibliokids (la "Weblioteca dei ragazzi", ovvero una raccolta di risorse Internet rivolte ai bambini ed ai ragazzi).
Infine la collega Valeria Calabrese, che
si occupa della sezione dedicata alle
Bibliografie on-line compilate in occasione di eventi, mostre e incontri realizzati nel
nostro sistema bibliotecario o da altre istituzioni della città di
Torino.
Poi abbiamo in redazione Roberto Giachino, che ha il delicatissimo compito di mettere in forma "tecnica" ai contenuti
che io e gli altri colleghi gli passiamo, garantendone l'accessibilità
attraverso un lavoro scrupoloso di applicazione degli standard riconosciuti
validi dalla redazione
web della Città, che è il nostro principale riferimento a questo
proposito.
Il mio ruolo di coordinamento si esprime essenzialmente attraverso un'opera
di mediazione fra le esigenze comunicative o di servizio e i vincoli
tecnico/formali attraverso cui realizzarle. In sostanza: i colleghi mi
dicono cosa vorrebbero pubblicare e il mio compito sta nel proporre delle
soluzioni compatibili con la struttura del sito e con i livelli di
accessibilità che intendiamo garantire.
4. Come avete pensato lo stile del sito?
Lo stile del nostro sito è il risultato del lavoro sul campo svolto in
questi anni, durante i quali abbiamo sperimentato soluzioni diverse fino a
giungere a distillare quella che è la sua impostazione attuale.
Sostanzialmente, il nostro, come qualsiasi altro sito bibliotecario, vuole
essere un sito di servizio, uno strumento a disposizione
del pubblico per reperire informazioni utili alla fruizione delle risorse
delle Biblioteche civiche torinesi o che comunque le Biblioteche civiche
abbiano organizzato.
Il nostro sito web si configura quindi come una porta di accesso al sistema delle Biblioteche civiche
della città. Ogni biblioteca del sistema ha
una propria sezione nel sito, dove vengono illustrate le sue
caratteristiche: dall'orario di apertura, ai mezzi pubblici per
raggiungerla, alla mappa geografica, ai documenti reperibili, il tutto accompagnato
da una piccola galleria di immagini e da una breve descrizione storica.
Per tutte le sedici biblioteche del sistema si è impiegato lo stesso standard
descrittivo, così da permettere agli utenti di orientarsi facilmente
entro l'offerta di informazioni e servizi delle singole sedi.
Le informazioni sulle sedi sono facilmente raggiugibili a partire dalla pagina
"Indice" (raggiungibile dalla home page). Cliccando sul nome della singola sede si accede alla pagine con le informazioni
di dettaglio (ad esempio la
biblioteca "Alberto Geisser").
Ma il nostro sito vuole essere tanto un punto d'arrivo, quanto un trampolino di lancio per
andare oltre.
Questo si traduce nell'articolazione delle due sezioni
centrali presentate in home page come "Informazioni e Servizi" e
"Ricerche": la prima dedicata ad informare sull'offerta di servizio delle
Biblioteche civiche e la seconda al reperimento di informazioni
bibliografiche e di risorse presenti in rete.
A queste due sezioni, che sono quelle centrali in termini informativi, se
ne affianca un'altra, sempre in home page, collocata alla loro sinistra e
differenziata dal punto di vista grafico per un diverso colore di sfondo,
entro cui sono disponibili strumenti di servizio, quali il calendario
delle iniziative, link a siti istituzionali (sezione intitolata "Collegamenti", il motore di ricerca interno
alle nostre pagine, nonchè un box animato dedicato alla presentazione di contenuti
cui si voglia dare il massimo rilievo possibile.
Devo sottolineare che la home page offre in basso anche un altro box che
rimanda al portale culturale della città di Torino,
Torino Cultura,
che io e altri colleghi della Divisione servizi culturali della Città abbiamo progettato e
di cui sono coordinatore tecnico.
Nel box, aggiornato dinamicamente, vengono presentati i principali eventi culturali
in programma in città, con la possibilità per il pubblico di accedere
con un click alla scheda di dettaglio relativa all'evento di interesse.
L'integrazione con risorse informative esterne ma coerenti e` certamente cruciale,
e Torino Cultura e` in questo senso un ottimo esempio. Il programma completo delle
iniziative delle Biblioteche civiche torinesi ` inserito all'interno del portale
che viene chiamato in causa quando si utilizza il calendario presente nella nostra
home page: il click di una data si traduce in effetti in una interrogazione
opportunamente "filtrata" di Torino Cultura, che seleziona dal suo archivio
gli eventi che hanno luogo nelle sedi del sistema bibliotecario per il
giorno prescelto.
Un ulteriore esempio di integrazione è rappresentato dall'altro box,
questa volta di tipo statico, presente nella parte inferiore della home page,
che segnala la nostra partecipazione al sito Segnaweb, risorse internet selezionate
dai bibliotecari italiani, progetto che vede attivamente impegnata una buona parte dello staff bibliotecario torinese.
Per le pagine interne abbiamo elaborato dei layout il più possibile
standard, coerenti con il tipo di contenuto da presentare, avendo come
priorità quella di non disorientare i visitatori con troppo frequenti cambi
di impostazione, il che ha anche comportato il doversi confrontare con le
critiche di chi accusa il nostro sito di eccessiva "piattezza".
Questa articolazione logica dei contenuti ha determinato la forma, lo
"stile", e sono convinto che il risultato finale sia "bello" in modo
naturale, non artificioso.
Questo perché prima di pensare al taglio del vestito ci siamo preoccupati
di dare sostanza al corpo!
5. Il Comune di Torino come interviene o è intervenuto nel vostro
lavoro?
La redazione web centrale svolge nei nostri confronti un ruolo di
coordinamento e supporto, formazione e informazione. In sostanza ci vengono
fornite indicazioni e strumenti operativi che ci consentano di garantire la
coerenza della sezione che noi curiamo con la restante parte del sito della
Città.
Nel corso degli anni sono stati organizzati momenti di formazione
finalizzati a diffondere una metodologia di lavoro il più possibile
omogenea, siamo stati addestrati all'uso di strumenti software utili per la
concreta realizzazione delle nostre pagine e, più di recente, siamo stati
informati circa le necessità operative legate alla realizzazione di un sito
che si vuole pienamente accessibile.
Su quest'ultimo fronte in particolare ci è stata prospettata una cornice
entro cui ci siamo poi mossi in totale autonomia, nel rispetto degli
standard che la Città di Torino riconosce come validi. In sostanza,
una volta acquisito che l'accessibilità deve essere realizzata impiegando
un mix di XHTML, CSS e Javascript, siamo stati noi a preoccuparci di
studiare questi linguaggi e di applicarli concretamente alle nostre pagine.
In questo caso particolare ci siamo pertanto trovati nella condizione di
poter giocare d'anticipo, e ora come ora, credo siamo sin più avanti di
quanto non accada a livello centrale rispetto alla problematica complessa
dell'accessibilità.
6. Quali sono state le novità introdotte nel sito con il restyling
effettuato nel 2003?
Il restyling cui abbiamo sottoposto il sito presentato nell'ottobre 2003 ha
avuto come sua ragion d'essere la realizzazione di una piena accessibilità
dei contenuti, secondo i principi esposti sopra. La struttura delle
sezioni è stata toccata solo marginalmente, perché ritengo fosse funzionale
anche nella precedente versione. Il grosso del lavoro lo si è fatto sul codice, applicando in modo
sistematico e rigoroso la logica della piena separazione dei contenuti dal
layout, i primi realizzati in puro XHTML, il secondo totalmente affidato ai
fogli di stile. Il che ha comportato la completa riscrittura di ogni
pagina del sito, anche se poi l'aspetto finale risulta molto simile alla
loro precedente versione.
Dall'ottobre 2003 ad oggi (giugno 2004) il sito ha continuato a crescere,
arricchendosi di nuove sezioni.
Fra queste desidero segnalare la sezione dei
Libri in lingua araba, dove forniamo l'elenco in formato .pdf dei libri
in lingua araba (per adulti e ragazzi) disponibili presso le nostre sedi,
le modalità di prestito e di accesso al materiale.
Le pagine del sito relative a questa sezione sono state tradotte in
arabo,
da un nostro collaboratore esterno madrelingua.
Abbiamo realizzato quindi due versioni delle stesse pagine: in italiano (o meglio, in arabo
traslitterato) ed in arabo, con modalità di visualizzazione diversa.
Questa sezione, rientra nel progetto di biblioteca multiculturale, tema che la realtà bibliotecaria
torinese porta avanti con grande attenzione da anni.
Altre sezioni nuove del sito sono quelle delle relative alle
sezioni Manoscritti e rari, dove illustriamo le raccolte di documenti
antichi e di pregio presenti nella sede della biblioteca Civica Centrale (e presto
sarà disponibile anche l'elenco dei manoscritti posseduti) e
l'altra sezione relativa alle Mostre
virtuali.
Presto pubblicheremo le pagine del servizio di informazione
bibliografica via e-mail, servizio basato su un form per l'invio delle
richieste degli utenti, anch'esso pienamente accessibile.
La separazione dei contenuti dal layout ha consentito di elaborare quattro skin,
basate su temi cromatici diversi (una concessione modaiola), opzione
presente in tutte le pagine del sito web.
Ma soprattutto si è lavorato attivamente per creare visualizzazioni distinte, con caratteri più grandi e ad alto contrasto. Inoltre, tutte le nostre pagine sono pienamente fruibili anche
con browser testuali o mediante sintesi vocale.
Tutto il nostro sito può essere visualizzato in tre modalità:
caratteri normali (impostazione di default), caratteri grandi, alta visibilità.
Questa soluzione è basata sul forte contrasto fra testo e sfondo, oltre che sulle dimensioni del carattere ed
è stata scelta per ipovedenti o persone con difficoltà visive.
Il sito web e le informazioni che esso contiene sono perfettamente uguali per tutte le tre versioni.
Il contenuto è sempre il medesimo, è la sola forma di presentazione a cambiare.
In passato questi risultati si potevano ottenere solo moltiplicando le pagine (la famigerata versione
"solo testo"). Oggi, grazie al lavoro che abbiamo svolto, la pagina HTML
rimane sempre la stessa e a cambiare sono i fogli stile ad essa applicati.
7. Misurate i contatti del sito e le pagine più visualizzate?
Sì, utilizzando lo strumento di analisi del logfile installato sul server
web della Città di Torino.
Fino alla ristrutturazione del sito era presente in
home page un classico contatore degli accessi, ma abbiamo verificato nel tempo la sua inaffidabilità, per
cui l'abbiamo tolto e ci affidiamo completamente allo strumento di cui dicevo.
Peraltro, l'analisi del logfile consente di ricavare dati su ogni
singola pagina, e quindi di valutare l'interesse specifico del pubblico
rispetto ai contenuti pubblicati.
Complessivamente, siamo nell'ordine dei 65.000 contatti mensili.
Le pagine più visitate dagli utenti sono quelle relative ai Puntatori utili, che cerchiamo di aggiornare in modo costante.
In questa sezione del sito raccogliamo una selezione di siti web, divisi per aree
tematiche o directory. Inoltre nel repertorio trovano ospitalità anche siti rivolti più specificamente alla comunità "locale" torinese o piemontese con sezioni quali ToWeb, in collaborazione con il sito web della città di Torino, relativa alla città in tutti i suoi aspetti dal turismo ai servizi pubblici o privati e Piemonte, dove proponiamo siti che spaziano su tutta la realtà regionale, come Enti locali, Diocesi, Ambiente, Editori, Pubblica Amministrazione.
Inoltre proponiamo, sempre all'interno del repertorio, una sezione particolare intitolata "In evidenza" dove periodicamente segnaliamo un sito web particolarmente significativo, utile o interessante, anche da un punto di vista
dell'attualità, redigendo un breve abstract.
A titolo d'esempio, nel periodo delle Olimpiadi di Atene dell'agosto 2004, abbiamo intenzione di proporre ai nostri utenti, come sito "In evidenza", quello relativo al sito ufficiale delle Olimpiadi.
Con questo strumento quindi l'utente finale percepisce la vitalità e l'aggiornamento delle risorse proposte.
8. Avete visto un'influenza del sito sulla vita della biblioteca sia a livello di utenti che di gestione
interna del sistema? Il vostro, con tante biblioteche cittadine, può definirsi anche un sistema bibliotecario...
Il sito web bibliotecario è un efficace strumento di comunicazione verso
l'esterno ed è utilissimo per azioni coordinate.
Il pubblico e i colleghi lo usano come "bussola" per orientarsi nell'uso del sistema, per
conoscerne l'offerta informativa e dei servizi, in modo globale, complessivo e coordinato.
Il nostro è un sistema complesso, e anche solo fotografarlo in un
determinato momento della sua esistenza è un obiettivo che abbiamo
realizzato solo in parte, ma è solo questione di tempo.
Certamente il presentarsi all'esterno è un utile esercizio di
autoanalisi: paradossalmente il virtuale aiuta a fare ordine anche
nel reale!
Il dover dire cosa e come lo si fa aiuta a farlo meglio, non
è un'attività accessoria, ma spesso incide sulla sostanza del lavoro.
Quindi direi che sì, il sito web bibliotecario è uno stimolo a una migliore gestione
della biblioteca, con vantaggi sia per chi ci lavora sia per chi la fruisce,
che sa in modo consapevole cosa puó chiedere e legittimamente si aspetta di ottenere.
9. Quali prospettive per il sito nel futuro?
A breve termine una sempre maggior ricchezza di contenuti, un maggior
livello di interazione con il pubblico della rete con offerta di servizi
dedicati (le mostre virtuali e l'informazione bibliografica on line sono i
primi passi, ma arriveremo presto anche all'accesso ai documenti digitalizzati).
Con tempi inevitabilmente più lunghi dovremo approdare ad una gestione
dinamica dei contenuti, quindi alla realizzazione di un portale delle
Biblioteche civiche. Ci stiamo guardando intorno, alla ricerca di strumenti
che non ci costringano entro gabbie troppo rigide e che garantiscano la
piena accessibilità dei contenuti presentati nel rispetto degli standard
presenti e futuri.
Inoltre le nostre biblioteche e la nostra città stanno vivendo il
delicato ed importante momento di progettazione di una nuova sede
bibliotecaria, che si configura come un Centro culturale, ubicato nel centro della città, in via Paolo Borsellino. Anche su questa futura "sfida" e "scommessa", il sito web giocherà un prezioso ruolo, per coinvolgere i cittadini torinesi e il pubblico più in generale, le istituzioni pubbliche e private e la comunità professionale bibliotecaria.
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