Stile: creare: "File" -> New e scegliere Output style; modificare: "File" -> Open e cartella Styles.
I punctuation/output styles appartengono al sistema: sono condivisibili da tutti i database.
Si stampa sempre con uno stile.
Ogni stile ha due formati principali, uno per la citazione completa in Bibliography, e un altro ('In-text citation') attivo in "ambiente dattiloscritto" (ossia dentro ad un documento preparato in videoscrittura) che puo’ articolarsi a due livelli, per la prima citazione e per le successive. Entrambi si possono differenziare per le varie workform e/o avere un solo formato di <Default>.
Per l'In-text citation (il riferimento ad una citazione completa posto nel testo di un documento, nel corpo o in nota) si definiscono :
Può accadere che uno stile per una data workform non stampi un campo ed un altro sì, ed ovviamente che la punteggiatura e l'ordine dei campi siano diversi: è la ragion d'essere stessa degli stili.
Sostanzialmente uno stile ha:
Normalmente le "stringhe" (qualsiasi sequenza di caratteri) vengono annesse al campo che le precede immediatamente, e quando questo manca anche la punteggiatura si dilegua. Per forzare l'attrazione verso il campo seguente si usa il separatore |. La separazione indica a quale campo riferire una stringa (spazio, punteggiatura, sequenza di caratteri), es.: <Autore>|, <Titolo> qui la virgola, strutturalmente, precede il Titolo e non segue l'Autore, come sarebbe invece con <Autore>, |<Titolo> o <Autore>,<Titolo> (approssimazione che non permette poi distinzioni ed è dunque da evitare).
L'istruzione di gruppo riguarda una serie di campi ed è resa attiva dalla presenza di almeno un campo. Le istruzioni di gruppo sono anche annidabili:
|«{|«[|*<01 Author, Analytic> |,<02 Author Role>|]»| |«(|**<04 Title, Analytic> |; <05 Medium Designator>|)»||}»|
In questo esempio ci sono tre gruppi e quello esterno comprende i due interni. Notare il separatore per l’istruzione di gruppo, quantunque non prescritto in ProCite aiuta a staccare la stringa di marcatore di gruppo da un qualsiasi campo e ad attribuirla al gruppo in quanto tale. Sono comunque presenti anche delle punteggiature a livello di campo e non di gruppo: * , ** ;
(N.B. Per usare « » (ASCII 174 175) come caratteri e non come comandi, occorre precederli con back slash " \« ").
Accapo: <Enter> (CR = <invio> Carriage return equivalente a LF+CR) va comunque a inizio riga;
Nuova linea: (<Shift-CR>) line break: va accapo e se c'e' un rientro, lo onora.
Rientro con Tab: vedi il bottone Insert special oppure Alt-09.
A nuova pagina: vedi il bottone Insert special oppure Ctrl-CR
Punteggiatura, spaziatura, stringhe di caratteri (etichette) si producono semplicemente scrivendole, dove si vuole che compaiano. Del pari per grassetto, corsivo, sottolineato, sovra/sottoscritto: bottoni e tasti funzione (Ctrl-C ...) classicamente come in videoscrittura: badare ad includervi i < > che delimitano i nomi dei campi.
L’eventuale doppia punteggiatura finale prodottasi per somma, è trattata automaticamente con compensazione ed eliminazione da parte del programma.
Pro-memoria per la configurazione speciale di alcuni campi "Configure fields":
Nomi 4 campi per Nomi di persone author list da trattare distintamente per ciascun TAG (1 7 16 30)
Titoli Per i 4 campi dei Titoli: 4 forme di controllo di maiuscole e minuscole (non cambiare, maiuscolo, minuscolo, iniziali maiuscole –headline).
Titoli di riviste per controllo di maiuscole e minuscole, indicazione della lista con abbreviazioni per i periodici solo per il campo 10.
Date: per i tre campi delle Date:
Pagine: pre/suffisso per indicazione singola o di intervallo, soppressione numeri uguali secondo 5 varie combinazioni di stili.
Keywords: separatori fra occorrenze, quanto consente anche un output ad etichette (tagged). Per indicare l'accapo: "^p" : non ce l'hanno altri campi salvo i nomi.