ProCite riconosce campi ripetibili (multipli, con più occorrenze) in alcune limitate circostanze e solo per alcuni campi (autori, keywords) e distintamente in ragione del contesto operativo: indici, liste, cioè comunque allo stadio della 'stampa', output, dove si può indicare quale separatore grafico insiste fra le varie occorrenze.
Riconosce sottocampi per gli autori (cognome, nome proprio –-in realtà non tratta le qualificazioni dopo il segno di = in questo senso considera anche questa porzione come un sottocampo), e per la data (anno, mese, giorno) in
ragione del formato interno. Al di fuori di questi casi ProCite non tratta né campi ripetibili, né sottocampi. Solo per gli autori sa trattare i due elementi insieme (sottocampi e ripetibilità).
Pertanto: occorrenze dello stesso campo al di fuori di questo caso; più occorrenze di più campi e/o sottocampi, come nel caso di più titoli, di abbinamenti di più luoghi e più editori, o più collane con numeri di volume, di nome e affiliation, vanno da
subito trattate discorsivamente, cioè tranquillamente di seguito nello stesso campo con la punteggiatura voluta. Ad es. nel campo 18 Place of publication: Roma, Laterza - Firenze e poi, se si vuole, nel campo del nome del Publisher: Giunti, o in campi ad
hoc da accodare. (Non è nemmeno applicabile - a parte la proponibilità- un trattamento tabellare a celle: prima occorrenza di un campo con prima occorrenza di un altro e così via).
Anche per gli autori, l'aggiunta di un altro elemento: funzione o affiliazione, registrato in altro campo -come Author role o Author affiliation- non consente l'abbinamento a un singolo nome in presenza di più nomi, e va allora inserito di seguito al prenome, come sua qualificazione (preceduto da "=") il che comporta lo svantaggio della memorizzazione di varianti per lo stesso nome che compariranno nell'indice, ad es.:
Popkin, Herald
Popkin, Herald=, cur.