Accessibilità e usabilità dei siti web dei sistemi bibliotecari
di Ateneo delle università lombarde
Versione leggermente modificata della tesi di laurea in
biblioteconomia, Corso di laurea in Conservazione dei Beni Culturali,
Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università degli studi di Venezia
Ca' Foscari,
relatore prof. Riccardo Ridi, correlatore prof. Mario Infelise,
anno accademico 2005/2006 discussa il 27 giugno 2006.
di Francesca
Bianchetti
(in linea da settembre 2006)
CAPITOLO V - RISULTATI DELL'ANALISI
V.1 – Risultati della valutazione tramite criteri indicati al capitolo IV.2
V.3 – I risultati di questa analisi si possono scaricare il formato .xls (excel)
I.2 – Valutazione Euristica: risultati
Bergamo, Università degli Studi
a. Visibilità dello stato del sistema
Dalla pagina ufficiale dell'Università degli studi di Bergamo il collegamento ai Servizi Bibliotecari si trova in basso a sinistra, nella colonna del menù: per visualizzarlo è necessario scorrere la pagina.
Raggiungendo la pagina dei servizi bibliotecari troviamo, nella colonna del menù, in alto ed evidenziato in rosso, la dicitura “Home Servizi Bibliotecari” oltre che la stringa Home > Servizi Bibliotecari: Home Servizi Bibliotecari.
La pagina è semplice, il carattere sufficientemente grande e i colori aiutano a delimitare i campi: mentre tutte le parole sono scritte in blu (fatta eccezione per il rosso che evidenzia la sezione in cui ci troviamo) i colori dello sfondo variano sensibilmente in base al campo. Grigio chiaro per il menù, blu per i menù ad accesso rapido, bianco per la sezione che abbiamo selezionato.
Il problema si crea nel momento in cui decidiamo di visitare una qualunque delle voci indicate: a questo punto si apre una finestra pop up che ci porta al sito dei servizi bibliotecari vero e proprio (www.unibg.it/library), senza che questo ci venga in alcun modo segnalato.
Anche queste pagine sono chiare e ben leggibili: sfondo bianco e parole blu, intestazione in alto e menù ad accesso rapido, ripetizione del menù a fondo pagina, indicazione della sezione in cui ci si trova.
In nessuno dei due casi, però, è prevista la segnalazione dei link già visitati.
Quando si entra nella sezione per la ricerca in OPAC la grafica si modifica ulteriormente, spariscono i menù e l’utilizzo del tasto home porta alla home page dei servizi bibliotecari e non alla home page dell’Università, quella cioè da cui siamo partiti.
Nel momento in cui entriamo nell’OPAC non è più possibile utilizzare il tasto back del browser.
b. Corrispondenza tra il sistema ed il mondo reale
I testi sono chiari, brevi ma esaustivi. Anche per quanto riguarda le indicazioni per la ricerca nell’OPAC non ci sono particolare problemi: sono chiare e corredate da esempi semplici.
c. Dare all’utenza controllo e libertà
Il problema di questo sito è la frequente apertura di finestre pop up, scomode per chi naviga con connessioni lente e poco gestibili per chi utilizza la sintesi vocale e quindi non può vedere il continuo sovrapporsi delle finestre.
Non in tutte le sezioni è possibile sapere dove ci si trova e inoltre le pagine sono sempre molto lunghe.
d. Consistenza
Esistono tre differenti layout, quello dell’home page dell’Università, quello dell’home page dei servizi bibliotecari e quello dell’OPAC
Non in tutti i casi ci sono i menù e comunque non riportano alle stesse pagine.
e. Prevenzione dall’errore
Ancora una volta va rilevata la presenza di molte finestre pop up come unica grossa pecca delle pagine dell’Ateneo di Bergamo.
Per il resto il carattere ha un corpo sufficientemente grande e non ci sono elementi grafici di disturbo o pagine troppo pesanti da scaricare.
f. Favorire il riconoscimento più che ricordo
Nonostante la presenza di tre differenti layout si può comunque dire che in tutti i casi la grafica è chiara, semplice e lineare: è subito facile orientarsi, il testo è conciso e chiaro, non ci sono elementi di disturbo.
g. Flessibilità d’uso
Le pagine del Sistema Bibliotecario non consentono navigazioni differenti: ci sono 5 voci in testa alla pagina che rimandano a 5 pagine di testo che scorrono in lunghezza ed elencano i contenuti, senza nessun tipo di interattività.
i. Aiutare gli utenti a riconoscere, diagnosticare e recuperare dagli errori
Non sono previsti moduli online. Per accedere alle prenotazioni tramite OPAC sono necessari il numero di matricola e una password.
Brescia, Università degli Studi – Medicina
a. Visibilità dello stato del sistema
La pagina istituzionale della Facoltà di Medicina dell'Università di Brescia è costruita in modo sicuramente meno professionale delle precedenti, probabilmente utilizzando un editor come Front Page di Office.
Si tratta di una pagina che collega tra loro altre pagine interne e altri siti internet senza che questa differenza venga mai palesata.
Il link cambiano colore quando sono stati visitati, ma tendono a confondersi con gli altri colori utilizzati per testo e sfondo: blu, rosso e viola su fondo giallo.
b. Corrispondenza tra il sistema ed il mondo reale
In generale la pagina può dirsi abbastanza confusa, nel suo complesso, anche se si riescono ad ottenere le informazioni essenziali sui servizi.
Per quanto riguarda il catalogo online il rimando è a quello generale d’Ateneo, per cui valgono le indicazioni date per le Facoltà di Ingegneria, Economia e Giurisprudenza.
c. Dare all’utenza controllo e libertà
I link sono praticamente tutti vicoli ciechi che rimandano o a siti esterni o a pagine di testo lunghe e strutturate come un ipertesto realizzato con word: indice e segnalibri.
d. Consistenza
Non sono presenti menù o indicatori di posizione. Si tratta di una pagina di raccordo tra varie risorse esterne.
e. Prevenzione dall’errore
Si esce dal sito senza nessuna indicazione preventiva e ci si ritrova, in modo del tutto casuale, in siti web in italiano e in inglese, in pagine di ricerca o in liste di documenti
f. Favorire il riconoscimento più che ricordo
Le pagine, come già detto, sono costituite essenzialmente da link ad altri siti.
g. Flessibilità d’uso
Non sono previsti menù e nemmeno collegamenti alla home page in nessuna delle sezioni.
h. Design ed estetica minimalista
Le pagine sono molto semplici, prive di immagini e scritte con un corpo sufficientemente grande.
i. Aiutare gli utenti a riconoscere, diagnosticare e recuperare dagli errori
Il sito si presta a molte difficoltà, soprattutto per quanto riguarda il continuo rinvio a pagine esterne senza che ciò venga in alcun modo indicato.
Brescia, Università degli Studi – Economia, Giurisprudenza e Ingegneria
a. Visibilità dello stato del sistema
Dalla home page dell’università si accede alle pagine delle biblioteche di Economia, Giurisprudenza, Ingegneria e Medicina.
Nei primi tre casi si resta sempre all’interno del sito istituzionale, mentre la biblioteca della Facoltà di Medicina ha pagine a sé, anche se in home page è indicato che a breve sarà disponibile il nuovo sito Internet.
Un menù a colonna sulla sinistra della pagina ci consente di accedere ai contenuti relativi alle singole biblioteche mentre il menù in alto consente l’accesso rapido ad alcune sezioni del sito (nel dettaglio le altre biblioteche e l’home page) più una funzione di ricerca interna al sito web.
Una parte del menù nella colonna di destra (distinto dal menù di accesso principale ai contenuti dei servizi bibliotecari grazie all’uso di due colori di sfondo) elenca alcuni strumenti utili, come la rubrica, la mappa del sito e la versione stampabile della pagina.
C’è la chiara indicazione del percorso in cui ci troviamo, ma i link visitati non cambiano colore.
b. Corrispondenza tra il sistema ed il mondo reale
Il sito informa in modo chiaro, puntuale ed esaustivo su tutti i servizi offerti e le modalità di accesso, anche se forse i testi sono un po’ troppo lunghi (le pagine vanno quasi sempre fatte scorrere).
L’Help dell’OPAC è invece sintetico, ma efficace.
c. Dare all’utenza controllo e libertà
La presenza di molti menù che si espandono consente una navigazione libera e diversificata, a seconda che si conosca il percorso da seguire o no.
L’unica nota è, forse, che nel momento in cui si entra nelle pagine di ogni singola biblioteca non è semplicissimo trovare il collegamento all’OPAC, poiché si trova nello voce “Cataloghi e risorse in linea” insieme ai collegamenti agli altri cataloghi dell’Ateneo.
d. Consistenza
Il layout delle pagine è sempre lo stesso, anche nell’OPAC, in cui l’unica variazione è il colore.
e. Prevenzione dall’errore
In un solo caso si esce dalle pagine istituzionali, quello del reindirizzamento alle pagine della biblioteca della Facoltà di Medicina.
Oltre questo in tutto il sito la presenza costante di menù e indicazioni consentono una navigazione agevole.
Il corpo utilizzato per i testi è sempre molto piccolo.
f. Favorire il riconoscimento più che ricordo
Il layout uguale in ogni pagina, per altro semplice, schematico e con pochi colori, rende il sito molto semplice da consultare. La nota negativa è il corpo del carattere, davvero troppo piccolo.
g. Flessibilità d’uso
I menù sono ben organizzati e di rapido apprendimento.
h. Design ed estetica minimalista
C’è una sola immagine su ogni pagina che rimanda a una galleria fotografica: l’immagina cambia ad ogni aggiornamento della pagina (oppure ogni volta che vi si ritorna dopo la visita ad una sezione) ma le pagine non si aggiornano automaticamente. La funzione delle immagini è decorativa.
i. Aiutare gli utenti a riconoscere, diagnosticare e recuperare dagli errori
Compilando i moduli di richiesta online c’è una pagina di riepilogo che chiede conferma dei dati, ma inserendo dati a caso (tutti completamente errati, compreso il numero della tessera bibliotecaria di cui non conosco le caratteristiche) l’invio avviene in modo corretto.
Milano, Politecnico
a. Visibilità dello stato del sistema
Non è previsto il cambio di colore dei link visitati. Il menù in alto indica la sezione del sito in cui ci troviamo e ci consente la navigazione attraverso le sezioni e il ritorno all’home page.
b. Corrispondenza tra il sistema ed il mondo reale
La terminologia è chiara e, nonostante la quantità di informazioni presenti in home page l’ordine dato ai collegamenti consente una rapida consultazione (la prima voce è OPAC, poi Servizi Bibliotecari, Altre Risorse ecc…).
c. Dare all’utenza controllo e libertà
Presenza, in ogni sezione, del menù generale e dei sottomenù della sezione corrente. Indicazione del percorso di navigazione.
d. Consistenza
Il layout è uguale in tutte le pagine, anche nell’OPAC.
e. Prevenzione dall’errore
E’ indicata l’uscita dal sito tramite chiara indicazione del collegamento esterno.
Prendiamo, ad esempio, il listato delle banche dati disponibili e vedremo che, a fianco di ogni titolo, è indicata la risorsa cui si fa riferimento.
Il corpo utilizzato per scrivere le pagine è grande e i colori contrastanti (fondo bianco e testo blu o nero).
C’è molto testo, ma i termini essenziali (nonché i collegamenti) sono scritti in grassetto, in modo che uno sguardo sia sufficiente per identificare ciò che stiamo cercando.
f. Favorire il riconoscimento più che ricordo
Layout uguale in tutte le pagine, anche in OPAC.
Nonostante la quantità del testo la lettura risulta comunque facile, grazie al corpo grande, ai color contrastanti e all’uso di grassetti e sottolineature.
g. Flessibilità d’uso
Lo sviluppo dei menù è chiaro e vari sono i percorsi disponibili per la navigazione, comprese scorciatoie e collegamenti diretti alle pagine più importanti.
h. Design ed estetica minimalista
Non ci sono immagini e non ci sono colori. Gli spazi sono definiti dall’uso di sfondi differenti, sempre delle medesime gradazioni di grigio e blu.
i. Aiutare gli utenti a riconoscere, diagnosticare e recuperare dagli errori
Il modulo online è molto dettagliato, ma qualunque cosa si scriva nei campi la richiesta viene inoltrata correttamente senza pagine di riepilogo o richiesta di ulteriore conferma.
Milano, Univerità degli Studi
a. Visibilità dello stato del sistema
Il link visitati non cambiano colore.
E’ chiaramente indicato il percorso di navigazione e ogni pagina è provvista di menù con collegamenti alle sezioni principali.
b. Corrispondenza tra il sistema ed il mondo reale
La terminologia utilizzata in tutto il sito è chiara e comprensibile da ogni utente.
Nell’OPAC è previsto un help per le principali funzioni di ricerca nella prima maschera di ricerca.
c. Dare all’utenza controllo e libertà
In ogni pagina troviamo menù, collegamento all’home page e percorso di navigazione.
d. Consistenza
Il layout è il medesimo in tutte le pagine, tranne nell’OPAC che ha la grafica del data base. Troviamo, in ogni pagina, il collegamento all’home page, ma non sempre al menù principale.
e. Prevenzione dall’errore
Non chiarissime le indicazioni per le modalità di consultazione delle banche dati. Inoltre partono installazioni di software relativi alla consultazione delle banche dati senza che ciò venga preventivamente indicato.
f. Favorire il riconoscimento più che ricordo
Layout semplice costruito su fondo bianco. Il carattere utilizzato molto piccolo e il testo lungo. Difficile la consultazione rapida.
g. Flessibilità d’uso
Nelle pagine interne non sono previsti menù, ma solo il ritorno alla home page.
h. Design ed estetica minimalista
Non vi sono immagini.
i. Aiutare gli utenti a riconoscere, diagnosticare e recuperare dagli errori
Non ci sono moduli online.
Pavia, Univerità degli Studi
a. Visibilità dello stato del sistema
Non è previsto il cambio di colore dei link visitati. Non è mai indicato il percorso di navigazione e nelle pagine non c’è il menù, ma solo un tasto di back che collega alla pagina immediatamente precedente, mentre per tornare all’home page dell’Università e a quella del Sistema Bibliotecario bisogna cliccare i titoli (che sono immagini).
b. Corrispondenza tra il sistema ed il mondo reale
Il sito non contiene pagine di informazioni sui servizi, ma di ogni biblioteca presenta la scheda dell’OPAC e un rimando alla pagina ufficiale.
La prima schermata dell’OPAC offre alcune indicazioni generali sulle modalità per effettuare le ricerche, non molto chiare, per la verità, e alcune maschere di ricerca, sono altrettanto confuse.
c. Dare all’utenza controllo e libertà
Il percorso di navigazione è pressoché statico: dal menù dell’home page si può seguire un solo percorso gerarchico e da questo tornare indietro. Non vi è nessuna indicazione del percorso seguito, mentre il titolo della pagina indica dove ci si trova.
d. Consistenza
La pagina dell’Università e quelle interne del Sistema Bibliotecario sono differenti, ma l’unico collegamento tra le pagine passa sempre dall’home page dell’Università. Nelle pagine interne del Sistema Bibliotecario troviamo sempre il rimando all’home page dell’Università e a quella del Sistema.
e. Prevenzione dall’errore
Le uscite dal sito e l’apertura di finestre pop up non sono mai segnalate.
Il corpo dei font utilizzati nell’home page è piccolissimo, mentre per quanto riguarda le pagine interne è sufficientemente grande.
f. Favorire il riconoscimento più che ricordo
Le pagine sono semplici e schematiche e il layout sempre uguale, ma si sente la mancanza di una guida e di un percorso di navigazione alternativo.
g. Flessibilità d’uso
Non esistono alternative all’unico percorso prestabilito.
h. Design ed estetica minimalista
Nella navigazione gli unici tasti che consentono il ritorno all’home page sono immagini cliccabili.
i. Aiutare gli utenti a riconoscere, diagnosticare e recuperare dagli errori
Non sono previsti moduli online. Un errore si riscontra nell’OPAC perché effettuando una ricerca ed identificando le biblioteche che hanno a disposizione il documento cercato, il collegamento con la biblioteca non da la disponibilità ma collega all’home page della Biblioteca Facoltà, costringendo l’utente a seguire un nuovo percorso di ricerca che condurrà ai medesimi risultati.
Insubria, Univerità degli Studi
a. Visibilità dello stato del sistema
Previsto il cambio di colore del link visitati, indicazione del percorso di navigazione, collegamento all’home page.
b. Corrispondenza tra il sistema ed il mondo reale
Alcune indicazioni per l’utilizzo dell’OPAC non sono chiare. I servizi sono invece chiaramente dettagliati utilizzando una terminologia comprensibile.
c. Dare all’utenza controllo e libertà
Non ci sono menù nelle pagine interne. Dall’OPAC non c’è rimando all’home page e non funziona il tasto back. E’ presente la funzione di indicazione del percorso di navigazione.
d. Consistenza
Il layout è sempre uguale, ma l’unico collegamento al menù principale che si trova nella colonna di sinistra cambia in base alla sezione in cui ci troviamo.
e. Prevenzione dall’errore
Non sono segnalate le uscite dal sito, dal catalogo non c’è il rinvio alla home page.
Il corpo utilizzato per il testo è piccolo e le pagine sono quasi sempre da scorrere.
f. Favorire il riconoscimento più che ricordo
Le pagine sono chiare e ariose, ma il testo è quasi sempre molto lungo e compatto, senza l’uso di caratteri diversi o attributi dei caratteri (grassetto, corsivo o sottolineato).
g. Flessibilità d’uso
L’accesso ai contenuti è abbastanza statico e per visualizzare il menù completo è necessario tornare sempre alla home page.
h. Design ed estetica minimalista
Non ci sono immagini.
i. Aiutare gli utenti a riconoscere, diagnosticare e recuperare dagli errori
Il modulo di richiesta ILL prevede molti dati oltre a un codice di controllo specifico per il servizio. Nonostante ciò l’invio è consentito anche quando tutti i dati sono errati, compreso il codice di controllo.
Università Cattolica, sedi di Milano, Brescia e Piacenza
a. Visibilità dello stato del sistema
Non è previsto il cambio di colore link visitati. Per avere informazioni sui servizi è necessario visitare le pagine di ogni singola biblioteca.
b. Corrispondenza tra il sistema ed il mondo reale
Il Prestito Interbibliotecario viene chiamato prestito Intersede. Nel dettaglio esistono alcune incongruenze nella definizione dei servizi: per esempio nel percorso Brescia > Servizi Offerti dal titolo “Banche dati e Prestito Interbibliotecario” otteniamo informazioni sull’assistenza nella ricerca bibliografica.
Non è inoltre chiaro l’utilizzo dell’OPAC, dove abbiamo una ricerca per Indice, che in pratica è la ricerca per campo.
c. Dare all’utenza controllo e libertà
I menù non sono sempre disponibili. Troviamo soltanto i collegamenti alla pagina principale e all’OPAC.
d. Consistenza
Layout delle pagine non è sempre uguale ed inoltre la presentazione grafica di alcuni contenuti varia a seconda del percorso che si segue per arrivare.
Si esce dal sito e si aprono pop up senza che ciò venga espressamente indicato.
Viene indicato il percorso di navigazione e in ogni pagina è presente il menù delle funzioni principali.
e. Prevenzione dall’errore
NNon è indicata l’uscita dal sito e l’apertura di pop up. Il corpo dei caratteri è piccolo,ma esiste una funzione che consente di ingrandirlo, anche se non è facile capire come attivarla.
f. Favorire il riconoscimento più che ricordo
Testo piccolo e, in alcuni casi, disposto su colonne. Utilizzando sulle colonne la funzione di ingrandimento il testo si dispone su una sola colonna e la pagina diventa lunghissima. Inoltre spariscono le immagini.
Ipotizzo che alla prima attivazione della funzione di ingrandimento alcune funzioni cambino: in particolare se visualizzo la pagina di ogni singola biblioteca avrò i menù disposti su colonne e come sfondo un’immagine, mentre alla prima attivazione della funzione di ingrandimento in qualunque sezione del sito queste stesse pagine divengono un listato su fondo bianco. L’uscita dal sito e il successivo rientro non modificano le impostazioni.
g. Flessibilità d’uso
Ci sono i menù che collegano ad alcune sezioni e che cambiano in base alla pagina in cui ci troviamo. C’è sempre il collegamento alla home page ed è indicato il percorso di navigazione.
h. Design ed estetica minimalista
C’è un elemento dinamico in alto, nell’intestazione. La navigazione è abbastanza confusa.
V.3 - Risultati della valutazione tramite i criteri del Ministero
I risultati di questa analisi si possono visualizzare scaricando il file in formato .xls (excel)
NOTE
[1] Riccardo Ridi [2004] Progettazione, gestione e valutazione del sito web della biblioteca e Riccardo Ridi, Sara Franzoso [2002] Censimento web bibliotecari lombardi 2002
[2] Per il dettaglio delle euristiche si veda il paragrafo II.5 di questa tesi
[3] Ministero dell’Innovazione decreto n°183 dell’8 agosto 2005
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