ESB Forum
ISSN: 2283-303X |
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Catalogare i cd-rom: alcune considerazionipubblicato anche a stampa, in E.S. Burioni Ricerche Bibliografiche, CD-ROM. Catalogo 1994, Genova, Burioni, 1993, p. 196-199. di Antonio Scolari (in linea da maggio 1997) A fronte degli altri aspetti, si dira', questo e' l'ultimo dei problemi da porsi e il piu' trascurabile, ma non ne saremmo poi cosi' sicuri: come diceva anni fa un Presidente dell'AIB in conclusione di un pacifico congresso nazionale dell'associazione, se si vuole una discussione animata tra bibliotecari si dovrebbe organizzare un congresso sulla punteggiatura. In altre parole in Italia, rispetto ad altri paesi, la catalogazione - a torto o a ragione - occupa ancora un posto di non piccolo rilievo nelle attivita' della biblioteca e di problemi di catalogazione in biblioteca si discute, magari assai piu' di quanto poi non traspaia dalle pubblicazioni professionali. Per ora - salvo casi di efferata incontinenza - il numero di opere su CD-ROM possedute da una biblioteca e' abbastanza limitato, difficilmente si supera qualche decina. Non sara' quindi il caso - grazie a Dio - di pensare a creare un altro degli svariati cataloghi e cataloghini speciali tanto amati nelle nostre biblioteche, forse pero' piu' dai bibliotecari che dagli utenti. Bastera' un cartellone o qualche depliant ad attirare l'attenzione dell'utente, e in certi casi l'attivita' di catalogazione potra' essere cosi' evitata. Per altro la catalogazione di CD-ROM non pone particolari problemi per quanto riguarda la scelta e la forma degli accessi: molto spesso si tratta di pubblicazioni periodiche, per le quali - come ben si sa - e' il titolo a focalizzare (o fagocitare?) su di se' tutta l'operazione catalografica; per altri prodotti di tipo monografico qualche maggiore attenzione andra' portata, laddove si tratti di versione su supporto magnetico di opera esistente anche in edizione cartacea, nel distinguere eventuali persone ed enti cui puo' essere attribuita la paternita' soltanto riguardo alla specifica edizione dell'opera. A proposito di periodici qualche problema puo' esser dato dal fatto che in qualche caso, specie se si tratta di bibliografie, il titolo del periodico su CD-ROM non coincide con quello cartaceo ne' tanto meno coincide la periodicita': nel caso si possegga la versione cartacea sostituita da quella su CD-ROM, si dovra' decidere se optare per un trattamento similare a quello adottato quando si possiede un periodico o una sua parte in microfilm, e cioe' indicare soltanto la differenza del supporto in nota e limitarsi a un rinvio dall'eventuale titolo del CD-ROM, oppure se procedere a una catalogazione ex novo. Piu' intrigante invece puo' rivelarsi la descrizione della pubblicazione. Operazione preliminare alla catalogazione dei CD-ROM, come del resto di ogni tipo di materiale librario e non, e' il riconoscimento dell'oggetto della descrizione. Le norme per la catalogazione di archivi per elaboratore disponibili - ISBD(CF) e AACR2R, cap. 9 - non brillano per chiarezza e coerenza proprio da questo punto di vista; in particolare destano perplessita' per il mancato riconoscimento del valore, quale fonte per la descrizione, dell'insieme della confezione con cui e' presentato un prodotto commerciale. Infatti e' prescritta quale fonte privilegiata dei dati per le aree 1, 2, 4 e 6 la prima schermata che appaia a video, promossa al rango di "frontespizio" della pubblicazione, mentre, assai piu' spesso di quanto non accada per le pubblicazioni a stampa, e' la pubblicazione nel suo insieme (la confezione, il manuale di accompagnamento, la facciata "etichettata" del CD-ROM) ad offrire i dati piu' completi. Una particolare attenzione richiede l'area 2, poiche' l'indicazione dell'edizione per gli archivi per elaboratore di solito e' un dato di grande interesse per l'utente. Qualche altro problema potra' derivare dalla descrizione fisica. A parte la fantomatica area 3 introdotta immotivatamente e che quindi sara' bene ignorare ai fini della descrizione di materiale monografico, in sostanza i dati saranno da ripartire tra l'area 5 e l'area 7: nella prima si raccoglieranno i dati riferiti al numero di supporti magnetici e alla loro dimensione e a eventuali allegati (manuali, dischetti per l'installazione), mentre in nota si potranno aggiungere i dati riguardanti i requisiti del sistema richiesto, cioe' il tipo di elaboratore, la memoria minima necessaria per consentire il funzionamento del prodotto, il sistema operativo, ed altre eventuali particolarita' necessarie per l'esecuzione del programma. Per quanto concerne la catalogazione di CD-ROM a carattere periodico si utilizzera' l'area 3 secondo le indicazioni degli standard per la descrizione di periodici e quindi riservandola all'indicazione della numerazione. Capita, ormai con una certa frequenza, anche il caso del "CD-ROM inaspettato", cioe' allegato ad altre pubblicazioni: il trattamento variera' da caso a caso a seconda della rilevanza dell'oggetto e della politica catalografica della singola biblioteca. Comunque, come per tutti gli allegati, e' possibile optare o per una registrazione separata, o per una descrizione a piu' livelli, o per una indicazione in nota o, infine, per l'indicazione di materiale allegato in chiusura dell'area 5. Lasciamo infine nel dilemma, circa l'operazione piu' opportuna da farsi, il malcapitato catalogatore che si veda sostituiti di colpo buon numero di periodici da un unico oggetto che in una moltitudine di dischetti contenga centinaia di periodici full-text, molti dei quali non posseduti in precedenza dalla biblioteca. |
| © ESB Forum | a cura di Riccardo Ridi | |