ESB Forum
ISSN: 2283-303X |
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Strumenti di ricerca: chi paga ?di Mariateresa Pesenti (in linea da novembre 2000, ultimo aggiornamento marzo 2001) Le entrate degli strumenti di ricerca per internet derivano principalmente dalla vendita della pubblicità e sulle partnership di e-commerce il cui valore è tanto maggiore quanto maggiori sono i contatti che essi ricevono. E' ovvio pertanto che essi cerchino di migliorare le proprie performances, e/o di avere degli indici per soggetto accurati per attirare un grosso numero di utenti e assicurare così a coloro che comprano spazi pubblicitari un numero elevato di contatti. E' altresì vero che gli strumenti di ricerca sono in grado di indirizzare molto traffico sui siti che indicizzano, che spesso vedono aumentare drasticamente il numero dei propri contatti quando il loro indirizzo viene aggiunto ad un indice per soggetto e/o ad un motore di ricerca. E' dunque comprensibile che soprattutto i produttori degli indici per soggetto, che richiedono molto lavoro redazionale con costi elevati, prendano in considerazione la possibilità di monetizzare il vantaggio che deriva ai siti dalla indicizzazione. Ecco un elenco delle varie forme di pagamento già in atto o in studio.
Da parte dell'utenza degli strumenti di ricerca, soprattutto quando si tratti di una utenza professionale, deve però emergere l'istanza di un assoluta trasparenza con una chiara esplicitazione della politica adottata per l'inclusione e l'indicizzazione dei siti, in modo che sia sempre possibile una scelta consapevole degli strumenti da utilizzare. Tale consapevolezza diventa ancora più importante se si considera che il sistema di "pay for inclusion" sembra diffondersi dalle directory ai motori di ricerca veri e propri. Inktomi che possiede il database e la tecnologia su cui si basano oltre un centinaio di motori di ricerca (tra cui HotBot e MSN), a partire dalla fine del 2000, assicura l'inclusione di siti paganti entro 48 ore dalla segnalazione e dal relativo pagamento. I responsabili del servizio affermano che l'inclusione a pagamento non sostituisce l'indicizzazione gratuita delle pagine web attraverso il regolare crawling della rete. Secondo il loro punto di vista, il pagamento offrirebbe solo maggiori garanzie ai webmaster che desiderino essere certi che i loro siti vengano visitati dai motori e una celerità di indicizzazione decisamente superiore. E' evidente tuttavia che per fornire una informazione di qualità non è possibile prescindere da considerazioni sulle metodiche di reclutamento dei siti da parte dei motori che devono essere ben note a chi si occupi professionalmente di ricerca di informazioni. |
| © ESB Forum | a cura di Riccardo Ridi | |