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ISSN: 2283-303X

BIB-WEB: presentazione a Venezia, 12 dicembre 2002


di Sara Franzoso (in linea da gennaio 2003)
Lo scorso 12 dicembre, presso la sede di San Giobbe dell'Università Ca' Foscari di Venezia, Alberto Petrucciani e Giulia Visintin hanno presentato BIB-WEB, la versione web della Bibliografia italiana delle biblioteche del libro e dell'informazione. Riccardo Ridi, in qualità di docente di Biblioteconomia e Documentazione elettronica presso l'Università Ca' Foscari, ha voluto con la sua introduzione sottolineare l'importanza della messa in rete di quello che fino a ieri era un database su cd-rom, distribuito in allegato al Bollettino AIB. Il database si dimostra uno strumento utilissimo e di immediato accesso non solo per i professionisti del settore, ma anche per gli studenti di biblioteconomia, come per i laureandi in questa materia, che fino a poco tempo fa avevano pochissimi strumenti elettronici per recuperare la bibliografia italiana di settore biblioteconomico e dovevano rivolgersi a database stranieri quali LISA e Library Lit, che, come ha precisato Alberto Petrucciani, riportano riferimenti bibliografici ripresi quasi esclusivamente da Bollettino AIB, Biblioteche Oggi e Archivi & Computer.

La riflessione dei relatori ha sottolineato come ormai risulti troppo semplicistico pensare a un Controllo Bibliografico Universale risultante semplicisticamente da una ricerca a tappeto su tutto lo scibile della Società dell'informazione, ma sia invece necessario cercare di specializzare i singoli repertori. Questo è un altro dei pregi di BIB-WEB, evoluzione naturale dell'ormai trentennale rubrica del Bollettino AIB "Letteratura professionale italiana", fondata, come ha raccontato nel suo excursus storico l'attuale curatrice Giulia Visintin, da Vilma Alberani e proseguita poi sotto la guida di Carlo Revelli, e suo scopo è quello di fornire riferimenti bibliografici su quanto pubblicato in Italia e all'estero, da autori italiani e stranieri, sul mondo delle biblioteche, ma anche, hanno aggiunto i relatori, informare sulla produzione dei bibliotecari italiani e sulle loro riflessioni attorno al mondo in cui operano. Fin dalla propria nascita "cartacea", la rubrica ha raccolto notizie bibliografiche da pubblicazioni di tutti i generi: gli articoli riferiti al mondo delle biblioteche, infatti, sono spesso tratti da periodici specializzati in settori assolutamente estranei. E' anche per questo motivo che i periodici citati almeno una volta sono più di 500, ma i relatori hanno precisato che, per forza di cose, solo una parte di questi è spogliata con regolarità, per il resto si tratta di segnalazioni raccolte fortuitamente o direttamente comunicate dagli autori.

Da subito, ha spiegato Giulia Visintin, fu realizzato uno schema per classificare i dati raccolti, che è stato poi perfezionato ed ha assunto l'attuale divisione in 20 classi nel corso degli anni '90. E' in questo stesso periodo che si realizza la prima raccolta su floppy delle citazioni bibliografiche fino ad allora disponibili soltanto a stampa, per arrivare nel giro di qualche anno alla versione su cd-rom, che i curatori contano di proseguire parallelamente a quella web (che attualmente conta circa 20.000 notizie bibliografiche). La divisione in classi della base dati è stata esemplificata con chiarezza, prestando attenzione non solo e non tanto a classi quali bibliografia (la più rappresentata e la prima della lista tra le prime classi nate) o biblioteconomia (la meno presente nelle prime uscite della rubrica, quando ancora questo termine e questa materia erano quasi sconosciuti in Italia), ma anche su editoria, storia del libro e storia delle biblioteche e su classi dedicate a soggetti nati più di recente, quali cooperazione, automazione (che non comprende solo contributi riferiti alle tecnologie applicate alle biblioteche, come poteva essere soprattutto un decennio fa, ma anche argomenti collaterali, quali i problemi più tecnici e logistici della scelta, dell'organizzazione e della disposizione dei PC,...), senza mancare di spiegare come si cominci a sentire il bisogno di fare alcune modifiche o precisazioni allo schema di classificazione stesso.

I relatori si sono serviti di numerosi esempi per mostrare come le citazioni bibliografiche siano utilmente collegate tra loro con un link per associazioni riferite, ad esempio, al fatto che rappresentano l'una la rielaborazione dell'altra: questo espediente sopperisce in parte alla mancanza di una ricerca per soggetto, assieme alla possibilità di fare una ricerca libera parzialmente guidata, con l'uso degli operatori booleani. Un pregio insostituibile di BIB-WEB sta anche nella sua reale ipertestualità, dato che i contributi pubblicati su Internet sono (o saranno a breve, per quanto riguarda gli articoli di AIB Notizie) resi accessibili full-text tramite link uscenti (in tutto circa 800-900 documenti, nella maggior parte dei casi disponibili solo su Internet) e nella sua maggiore universalità rispetto alla versione su cd-rom, che richiedeva per la lettura l'uso di Windows e di Internet Explorer.

La presentazione è stata dunque molto interessante e ben gestita. Data la notevole affluenza di studenti, sarebbe stato utile spiegare più approfonditamente i criteri di ricerca, ma l'intento è stato forse ostacolato dalla quasi imperdonabile mancanza, nella struttura universitaria ospitante, del collegamento con la Rete.

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