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ISSN: 2283-303X

Il Sistema bibliotecario diventa editore delle pubblicazioni dell’Ateneo: l’esperienza di Firenze

Contributo sul tema "L'innovazione tecnologica ed organizzativa per i servizi di biblioteca", presentato in occasione del convegno internazionale di studi "Strumenti e strategie per la costruzione della biblioteca ibrida" (Firenze, 14 febbraio 2001).
 


di Anna Maria Tammaro (in linea da febbraio 2001)
Pubblicato anche a stampa in "L'innovazione tecnologica ed organizzativa per i servizi di biblioteca", Genova, Burioni, 2001, p.69-76.

Abstract

Vengono descritti obiettivi e finalità del Progetto Firenze University Press, avviato nell’ambito del Sistema bibliotecario d’Ateneo. Dall’analisi delle prime esperienze organizzative e dei primi risultati, vengono discusse le problematiche che riguardano le tecnologie, il copyright ed i fattori culturali.


1. Contesto internazionale

In ambito internazionale, l'aumento dei costi delle pubblicazioni ha spinto molte università ed associazioni scientifiche ad avvalersi della facilità di pubblicare in Web, per costituire o rinnovare le university press. L’adozione diffusa dell’editoria elettronica da parte di tutti gli autori e la diffusione più ampia possibile a livello internazionale di idee innovative per la distribuzione dei risultati della ricerca potrà attuare una vera rivoluzione della comunicazione scientifica.

Molte di queste iniziative sono state realizzate proprio dalle biblioteche universitarie che sempre più spesso assumono un ruolo di editore e distributore di pubblicazioni scientifiche prodotte nell'ambito dell'Università di appartenenza. L’integrazione tra University Press e Sistema bibliotecario è strategicamente importante, perchè consentirà, nel lungo periodo, di ottenere sinergie per riprendere il controllo del copyright e, di conseguenza, dei prezzi dei periodici. Una migliore organizzazione dell’editoria scientifica universitaria potrà favorire la crescita delle collezioni bibliotecarie. Integrare nella collezione delle biblioteche le pubblicazioni scientifiche pubblicate è infatti la naturale evoluzione del ruolo di supporto all'attività didattica e di ricerca svolto dalle biblioteche.

2. Il Progetto Firenze University Press

Il Progetto Firenze University Press, che è stato presentato agli organi accademici il 30 ottobre 1999, si propone di riprendere il controllo del copyright, attualmente ceduto dall'Università gratuitamente agli editori, e di cogliere le attuali opportunità tecnologiche, realizzando dei servizi rinnovati o del tutto nuovi di diffusione della editoria scientifica. Il Progetto è stato esaminato una prima volta dal CdA nella seduta del 20 dicembre 1999, nell'approvare il bilancio di previsione per l'esercizio finanziario 2000, ed è stato deliberato di allocare L. 150 milioni, puntualizzando che l'utilizzazione delle risorse stanziate al riguardo era condizionata all'approvazione da parte del Consiglio medesimo del progetto ben definito. Il Progetto è stato presentato una seconda volta al CdA, nella seduta del 25 febbraio 2000, in cui è stato ritenuto opportuno di avviarne l'attuazione. È stato formato con decreto rettorale n. 408 trasmesso in data 26 aprile 2000, il Comitato editoriale con il compito di specificare una nuova regolamentazione per la protezione del copyright e per la stesura di nuove regole editoriali.

Gli obiettivi del Progetto Editoria Scientifica dell’Università di Firenze (Firenze University Press) sono:

  • la valorizzazione della produzione editoriale interna all’Ateneo;
  • la razionalizzazione della spesa attualmente sostenuta per pubblicazioni;
  • la disponibilità senza limitazioni di libri di testo per gli studenti;
  • la possibilità di contrastare la ridotta capacità di acquisto del Sistema bibliotecario d’Ateneo.
In particolare, il Progetto intende sperimentare l'editoria elettronica per tutte le pubblicazioni, con possibilità di stampa on demand. Nel corso del primo anno, il Progetto è stato realizzato seguendo quattro strategie che costruiscono su ed estendono le innovazioni esistenti e/o da sperimentare. Queste strategie sono:
  • organizzazione dell'Ufficio di Coordinamento editoriale ed avvio dell'assistenza per le pubblicazioni e delle collaborazioni nazionali ed internazionali con associazioni scientifiche;
  • creazione di pubblicazioni e di periodici elettronici, collegati a pubblicazioni a stampa (stampa on demand);
  • digitalizzazione di documenti facenti parte del patrimonio bibliografico dell'Ateneo;
  • creazione di nuovi servizi (come il server dei preprint e le dispense per gli studenti).
Tutte le attività saranno realizzate in tre fasi:
  1. Fase (Gennaio-Luglio 2000): Avvio dell'innovazione dell'editoria universitaria;
  2. Fase (Agosto-Dicembre 2000): Creazione di pubblicazioni elettroniche;
  3. Fase (Gennaio-Luglio 2001): Integrazione con altri servizi.
Il Progetto basa la sua attività sul Gruppo di lavoro chiamato "Comitato editoriale" che raccoglie membri delle varie parti interessate, come da organigramma che segue:
 


 

Il Comitato editoriale ha il compito di integrare, in modo trasversale, i vari Uffici e Dipartimenti che nell'Università sono coinvolti nel processo editoriale, creando delle sinergie per innovare la produzione editoriale. Un'organizzazione gerarchica o una nuova struttura amministrativa avrebbe infatti rischiato di creare burocrazie inutili o addirittura dannose oltre che difese dello status quo.

In particolare il Comitato editoriale sta realizzando i seguenti documenti:

  1. Modello Giuridico
  2. Modello Tecnologico
  3. Modello Economico
  4. Modello dell'accesso ai servizi.
Contemporaneamente, sono già stati avviati alcuni dei servizi di supporto per l’innovazione della editoria universitaria:
  • è stato avviato ed è in corso di completamento il Catalogo editoriale dell’Università;
  • sono state pubblicate in Web (presso Casalini Digital) le prime pubblicazioni, disponibili al sito: http://digital.casalini.it/fup/pdf/. Questa prima esperienza editoriale, basata sul print on demand ha confermato il risparmio di oltre il 35% scegliendo la versione elettronica come copia originale, da cui sarà possibile a richiesta avere la pubblicazione a stampa, a costi contenuti;
  • è in preparazione una serie di incontri, mostre e convegni, a scopo informativo per la comunità scientifica;
  • è in corso una prima sperimentazione del servizio delle dispense per gli studenti on demand.
Collaborazioni internazionali sono state avviate con le associazioni scientifiche e con le associazioni delle university press. In particolare, è stato presentato all'Unione Europea un progetto internazionale insieme a partner tedeschi e svedesi. Alleanze strategiche con istituzioni di ricerca internazionali hanno inoltre portato alla condivisione di standard e software per la gestione dei preprint finalizzati a realizzare una distribuzione alternativa della comunicazione scientifica.

3. Problematiche ed opportunità

Il Progetto Firenze University Press si basa sull’applicazione delle attuali opportunità tecnologiche, al fine di riprendere il controllo del copyright. Su questi due aspetti: le tecnologie ed il copyright si sono quindi concentrati i primi sforzi. I due aspetti sono interconnessi: l’infrastruttura tecnologica è la migliore opportunità attualmente esistente per riprendere il controllo del copyright.

3.1 Le tecnologie

La creazione elettronica, la pubblicazione e la distribuzione in Web di pubblicazioni accademiche ha aperto nuove opportunità per le università:

  1. è possibile l’accesso immediato alle pubblicazioni, contro i tempi anche lunghi di pubblicazione dell’editoria tradizionale;
  2. c’è un recupero più facile e rapido dell’informazione usando i motori di ricerca;
  3. è disponibile una rete di collegamenti che influenza e in parte sostituisce il sistema attuale delle citazioni bibliografiche e facilita gli avanzamenti della conoscenza;
  4. si può incorporare nei documenti materiale audiovisivo e multimediale;
  5. si possono creare documenti interattivi e dinamici, che sono risorse eccellenti per realizzare il materiale didattico, sia per sussidio ai corsi tradizionali che per la formazione a distanza;
  6. non esistono problemi di lunghezza dei lavori, rendendo possibili presentazioni complesse e comprensive di più parti, mentre invece gli editori tradizionali limitano il numero di pagine o immagini per articolo;
  7. la diffusione delle pubblicazioni elettroniche raggiunge una porzione più ampia di studiosi sparsi in tutto il mondo che non coi tradizionali canali distributivi degli editori commerciali;
  8. danno l’opportunità di interazione tra autore e lettore con un canale per il dialogo che può influenzare la direzione della ricerca, attraverso la revisione di idee o il chiarimento di significati per i lettori;
  9. le pubblicazioni elettroniche, ed i servizi collegati come il document delivery, possono generare introiti all’università per un recupero degli investimenti.
Non mancano naturalmente ostacoli a questo processo di conversione delle pubblicazioni in pubblicazioni digitali. I due maggiori problemi posti dalle pubblicazioni elettroniche sono:
  • il problema della certificazione. L’interazione tra le pubblicazioni accademiche e la carriera dei docenti, in gran parte causa principale dell’aumento delle pubblicazioni scientifiche, è un ostacolo all’editoria elettronica poiché legata al supporto cartaceo tradizionale. Il progetto Firenze University Press ha cercato di ovviare a questo problema in due modi: dando la possibilità di pubblicazioni elettroniche con copie cartacee "print on demand" per nulla diverse da pubblicazioni originariamente a stampa (ma con notevoli risparmi di produzione e gestione), cercando di separare la certificazione del contenuto dal supporto dello stesso; in secondo luogo, garantendo la certificazione data dalla Biblioteca Nazionale di Firenze, come dichiarazione del deposito legale volontario che la Firenze University Press, prima Casa editrice in Italia, farà di ogni pubblicazione elettronica edita. L’apposita convenzione con la Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze è la chiave di volta di un cambiamento significativo dell’editoria scientifica a livello nazionale. Questo primo risultato dovrà essere accompagnato, in tempi brevi, da un cambiamento dell’attuale sistema della "peer review", la valutazione e le recensioni che studiosi di pari livello fanno delle pubblicazioni edite;
  • il problema della permanenza nel tempo delle pubblicazioni. Il maggiore problema di pubblicare in Internet è la non permanenza della pubblicazione nel lungo periodo. La Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze assicurerà un sistema di deposito con garanzia di autenticità della pubblicazione. La convenzione tra l’Università di Firenze e la Biblioteca Nazionale darà quindi importanza all’editoria elettronica scientifica. Questo, insieme ad un cambiamento di mentalità auspicabile, potrà contribuire a diminuire la necessità del print on demand.
3.2 Il Copyright

La tecnologia digitale può creare l’ambiente in cui diventa possibile la gestione dei diritti di proprietà intellettuale, ponendo fine da una parte all’abuso delle fotocopie e contemporaneamente dando il controllo della proprietà intellettuale dei diritti di autore di nuovo in mano all’Università. Dovrà quindi essere modificato l’attuale modello di contratto tipo nel punto in cui cede, come prassi comune, tutti i diritti all’editore commerciale.

In sostituzione del modello di contratto che cede ogni diritto agli editori, sono stati proposti agli organi accademici due diverse tipologie di contratto: una in cui gli autori cedono ogni diritto all’Università ed una in cui gli autori conservano ogni diritto, pur concedendo una limitata licenza d’uso della pubblicazione all’Università.

Le due tipologie di contratto prevedono diversi processi di assistenza agli autori, differenziati dal tipo di supporto e di finanziamento concesso dall’Università. Anche nel caso in cui l’autore cede all’Università ogni diritto di proprietà, riceve come royalty il 50% dell’utile ricavato dalle vendite.

L’Università si impegna con gli autori a gestire e far rispettare i diritti di proprietà intellettuale delle pubblicazioni elettroniche, registrate secondo le norme in uso e trasmesse in deposito legale volontario alla Biblioteca Nazionale Centrale.

Conclusioni

Malgrado i numerosi vantaggi dell’editoria elettronica, c’è ancora molta diffidenza nell’Ateneo da parte della comunità accademica ad aderire al nuovo supporto elettronico. É questo il motivo per cui la Firenze University Press ha adottato il print-on-demand: un compromesso ragionevole, contenuto nei costi, in una fase di transito. In realtà, finora non si sono utilizzate tutte le possibilità dell’editoria elettronica, realizzando copie elettroniche di pubblicazioni cartacee. Il vero problema delle pubblicazioni elettroniche è che richiedono un cambiamento culturale profondo e, nel caso dell’università, la nascita di una nuova università, l’università digitale, quella nuova università, cioè in cui le attività istituzionali di ricerca e didattica diventano digitali.

Recentemente la Firenze University Press sta tentando di avviare nuove pubblicazioni, che si basano sulla comunicazione come funzione principale e che sono interattive e dinamiche (non statiche come le pubblicazioni a stampa) e quindi anche non più print-on-demand.
 
 

| © ESB Forum | a cura di Riccardo Ridi |