La digitalizzazione delle collezioni librarie: dalla scheda al full text


di Simona Inserra (Università degli Studi di Catania, inserra@sida.unict.it)
Convegno Strumenti e strategie per la costruzione della biblioteca ibrida, Firenze, 14 febbraio 2001

Abstract

Una grande opportunità, per il patrimonio bibliografico della Facoltà di Giurisprudenza e dell'intero Ateneo di Catania si è avuta grazie ai finanziamenti ottenuti con il Progetto coordinato Catania-Lecce. Il progetto, incentrato sulla valorizzazione del patrimonio storico-artistico e scientifico-naturalistico delle due Università di Catania e Lecce, suddiviso in quindici Iniziative, ha previsto, relativamente al settore bibliografico, il restauro, la catalogazione informatizzata e la creazione del Catalogo Unico Informatizzato d'Ateneo, e la digitalizzazione di alcuni testi, capisaldi della letteratura giuridica europea. Quest'ultimo tassello del progetto costituisce un arricchimento, per la biblioteca della Facoltà di Giurisprudenza, che per prima ha avviato la digitalizzazione, ai fini di un miglioramento della qualità dei servizi offerti all'utenza; sarà infatti possibile consultare in rete non solo il catalogo informatizzato, ma direttamente i testi digitalizzati, semplicemente cliccando su una apposita icona. Si tratta di un notevole passo in avanti per le biblioteche dell'Università di Catania, geograficamente periferiche rispetto ai centri della cultura europea, nella acquisizione di una localizzazione centrale, basata non più sulla posizione geografica ma sulla qualità dei servizi.


Il patrimonio bibliografico dell’Università di Catania, in particolare quello storico della Biblioteca del Seminario Giuridico, ha avuto una opportunità considerevole per la sua riqualificazione e valorizzazione, insieme a gran parte del patrimonio storico-culturale e scientifico-naturalistico dell’Ateneo di Catania, grazie alla realizzazione del progetto coordinato Catania-Lecce .

Il Comitato Interministeriale per la programmazione economica ha approvato il progetto presentato dalle due Università di Catania e Lecce con Deliberazione 23/4/97; il finanziamento per l’Università di Catania è consistito in 48 miliardi.

Il progetto riguarda la riqualificazione e la valorizzazione del patrimonio storico, artistico, scientifico e naturalistico dell’Università; è suddiviso in 15 Iniziative , ciascuna delle quali è rivolta alla realizzazione di un tassello dell’ampio progetto.

La valorizzazione del patrimonio librario dell’Ateneo catanese, nel senso ampio del termine, comprendente cioè gli aspetti del censimento dei fondi antichi e di pregio, della catalogazione informatizzata, della digitalizzazione di frontespizi e testi, della conservazione e del restauro, è stata portata avanti da due Iniziative, la 1 e la 12, strettamente correlate tra loro.

L’obiettivo dell’iniziativa 1, denominata "Biblioteca Storica del Seminario Giuridico", è stato quello di garantire la conservazione di un patrimonio librario di ingente valore ed importanza storica, di permettere a studiosi e studenti la fruizione di testi antichi e di pregio e la consultazione del patrimonio librario tramite un catalogo unico diffuso on-line e la digitalizzazione di un certo numero di volumi considerati capisaldi della letteratura giuridica europea.

A ciò si aggiunge, anch’esso obiettivo primario dell’Iniziativa, il recupero e la rifunzionalizzazione di un edificio storico, prossimo ai locali della Facoltà di Giurisprudenza, che diventerà la sede della costituenda Biblioteca Storica, in cui saranno raccolti esclusivamente i volumi antichi e di pregio di proprietà della Facoltà di Giurisprudenza.

Per quanto concerne la parte strettamente riguardante la conservazione e il restauro del patrimonio librario antico, le fasi di intervento nella attuazione del progetto hanno previsto:

Inoltre, si è proceduto e si procede tuttora alla catalogazione informatizzata e all’immissione dei dati sul Catalogo Unico Informatizzato dell’Ateneo, che sarà accessibile in rete, alla digitalizzazione integrale di alcuni testi considerati i capisaldi della letteratura giuridica europea e il trasferimento di tali dati su cd-rom.

In seguito, ad ultimazione del progetto, si procederà alla collocazione dei volumi antichi e di pregio presso i nuovi locali che ospiteranno la Biblioteca Storica del Seminario Giuridico.

L’Iniziativa 1 dialoga strettamente, come sopra detto, con l’Iniziativa 12, denominata "Servizio per l’acquisizione e l’elaborazione elettronica dell’informazione" e curata dal Centro per le Biblioteche e la Documentazione dell’Università di Catania.

Tale iniziativa è volta principalmente alla realizzazione del Catalogo Unico Informatizzato dell’Ateneo, al fine di consentire una migliore fruizione del patrimonio bibliografico, disseminato in diverse sedi, mal distribuito sul territorio della città, talvolta non catalogato o catalogato per lo più secondo le metodologie tradizionali.

All’interno dell’ampio discorso relativo alla conservazione e alla fruizione del patrimonio bibliografico dell’Ateneo catanese, ha trovato spazio l’attività di digitalizzazione di libri antichi.

Si tratta, com’è noto, della acquisizione delle immagini delle pagine dei volumi prescelti, con l’uso di uno scanner ad alta definizione.

Tali immagini saranno consultabili su cd-rom e, in alcuni casi, saranno accessibili in rete attraverso i siti della facoltà di Giurisprudenza e dell’Ateneo e dal Catalogo Unico Informatizzato d’Ateneo.

Le fasi del lavoro sono state le seguenti:

Nella prossima fase di lavoro si provvederà al trasferimento delle immagini sul software del Catalogo Unico Informatizzato d’Ateneo e sarà possibile muoversi all’interno della struttura, con appositi canali di ricerca, interessanti da un punto di vista biblioteconomico, con cui gli utenti potranno dialogare al fine di reperire i testi, interrogare il data base, effettuare ricerche agevolate interne ai testi digitalizzati.

La distribuzione dei volumi digitalizzati sarà effettuata su cd-rom e on-line.

Le immagini digitali, com’è evidente, consentiranno di sostituire la consultazione dei libri originali, con vantaggi evidenti per la cura del manufatto librario e di tutte le componenti storiche e materiali a partire dalla legatura, i capitelli, le carte di guardia, la carta del testo, le decorazioni della coperta, gli inchiostri, le illustrazioni, le postille manoscritte, che, non sempre interessando o costituendo l’oggetto precipuo di interesse di studiosi e studenti di diritto, potranno facilmente essere conservate.

Ciò comporta dei grandi passi avanti in direzione della salvaguardia del patrimonio bibliografico, molto spesso danneggiato non solo dall’incuria e dalle scarse conoscenze in ambito conservativo degli addetti alle biblioteche, ma anche da una mancanza di rispetto, da parte degli utenti, per il supporto materiale, imprescindibile veicolo , per la trasmissione dei testi scritti.

Sarà possibile accedere ai libri antichi e di pregio senza alcun limite di tempo e di "manipolazione", e senza l’interrogativo di una non idonea esposizione ai rischi ambientali e soprattutto ai rischi connessi ad un uso erroneo del manufatto libro.

In tal modo sarà effettuata una efficace opera di prevenzione dai rischi connessi all’uso e il materiale antico e di pregio potrà essere conservato in luoghi idonei ed efficacemente protetto. Si potrà inoltre passare dall’uso delle fotocopie o dei microfilm alla immagine digitale.

L’utente, non avrà più la necessità di spostarsi nei locali della biblioteca ed espletare le procedure tradizionali per il prestito o la consultazione dei libri, ma potrà collegarsi via Internet al sito dell’Università di Catania e consultare full-text, cliccando su una apposita icona del record bibliografico, i documenti giuridici immessi in rete; potrà inoltre consultare i cd-rom entro cui troverà molte opere digitalizzate.

Un aspetto importante che desideriamo sottolineare è la possibilità che avrà l’utente, una volta collegato al Catalogo Unico Informatizzato d’Ateneo, e recuperato il record o la scheda bibliografica relativa al testo prescelto, di potere entrare direttamente tra le pagine del libro, cliccando su una apposita icona che troverà visualizzata nella schermata.

Si tratta come è evidente, di un passo in avanti verso il miglioramento dei servizi agli utenti e verso una migliore conservazione del patrimonio storico tramandatoci, nonché in direzione di un accesso più ampio, più democratico, ai documenti bibliografici e al loro contenuto.

Sarà inizialmente difficile, forse, allontanarsi dall’idea tradizionale di bibliotea, di lettura, di libro, per accostarsi alla nuova biblioteca digitale, nata per vivere in rete e accessibile solo in rete; si tratterà, per utenti e bibliotecari di modificare l’approccio alla biblioteca, alla lettura e allo studio, in generale all’informazione, dimenticando la materialità del libro.

In ogni caso, i vantaggi saranno presto evidenti per gli utenti: non sarà necessario riempire moduli di prestito, fare lunghe file, spostarsi dalla propria abitazione; si accorceranno molto i tempi di comunicazione e le distanze.

Il lavoro avviato rappresenta solo l’inizio di un più generale progetto di digitalizzazione delle collezioni librarie della biblioteca e costituisce il primo nucleo su cui si fonderà la biblioteca digitale della Facoltà di Giurisprudenza.

L’obiettivo sarà quello dell’allineamento alle altre facoltà universitarie italiane e straniere che già da tempo hanno dato l’avvio al processo di digitalizzazione del proprio patrimonio bibliografico.
 
     
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