Abstract
Ci troviamo di fronte alla esigenza di ripensare la biblioteca. Al bibliotecario è chiesto un impegno nello stesso tempo innovativo e progettuale. All’Università per Stranieri di Perugia è stato reso possibile da due fattori: la sensibilità degli organi di governo e la presenza nello Stauto di un articolo che prevede l’articolazione dei servizi bibliotecari in un Sistema bibliotecario e documentale di Ateneo:
Si giunge così nel giugno del 1999 all’emanazione di un decreto da parte del direttore amministrativo che riordina i servizi bibliotecari e documentari dell’università rendendo esecutivo il Sistema bibliotecario e documentale di Ateneo articolato in due strutture operative: il nuovo Centro per l’orientamento bibliografico e per la documentazione e la già esistente Biblioteca centrale (art. 1).
I principali compiti assegnati al
Centro sono (art. 2):
- acquisto, inventariazione e predisposizione
per la consultazione, del materiale multimediale (basi dati bibliografiche,
editoria elettronica, ecc.);
- consulenza e assistenza per la
consultazione di banche dati on line e off line e di Internet;
- ricerche bibliografiche e fornitura
di bibliografie;
- attività di library
instruction: formazione per docenti e studenti;
- sviluppo di ipotesi di lavoro,
in collaborazione con altre strutture dell'Ups, sull'uso della biblioteca
per l’insegnamento a distanza;
- affidamento di competenze sugli
archivi dell'Ups;
- prestito interbibliotecario.
Il Centro è dotato (art. 3) di due unità operative di ruolo: un funzionario, con funzione di responsabile e coordinatore dell’ufficio, e un collaboratore di biblioteca, con funzione di responsabile di un servizio (nel caso specifico il prestito interbibliotecario). Il Centro è attrezzato con moderni mezzi informatici ed è dislocato attualmente in due uffici.
Nuovi bisogni Chi lavora in una biblioteca è consapevole degli importanti cambiamenti che si sono manifestati in questi ultimi anni nell’ambito della società dell’informazione. Le biblioteche di tutto il mondo hanno dovuto fare i conti con la profonda ristrutturazione, qualcuno l’ha definita rivoluzione, dei meccanismi di reperimento e distribuzione dei documenti.
Il ricorso sempre più frequente al testo elettronico e la diffusione dell’utilizzo della rete telematica hanno generato nuovi bisogni. Alla richiesta di un potenziamento dei servizi tradizionali, irrinunciabili, come il prestito e la gestione di spazi per la lettura per non citarne che alcuni, si è affiancata la domanda di nuove prestazioni.
Ci troviamo di fronte all’esigenza
di ripensare la biblioteca. Al bibliotecario è chiesto un impegno
nello stesso tempo innovativo e progettuale. Le nuove idee in ogni caso
devono poter essere attuate nelle singole realtà amministrative.
L'Università per stranieri di Perugia (d’ora in poi UpS) è venuta incontro alla crescente domanda di informazione e documentazione di studenti e docenti con l’istituzione di un nuovo servizio.
Ciò è stato reso possibile da due fattori: la sensibilità dimostrata dagli organi di governo dell’università, in particolare dal rettore, dal preside di facoltà e dal direttore amministrativo, nello stimolare e accogliere le proposte di chi opera nel settore; e dalla presenza nello Stauto di uno specifico articolo (art. 27 bis) che prevede l’articolazione dei servizi bibliotecari in un Sistema bibliotecario e documentale di Ateneo:
1. Al fine di sviluppare e organizzare in forma coordinata le funzioni di acquisizione, conservazione e fruizione del patrimonio bibliotecario e documentale, nonché l'elaborazione e la diffusione dell'informazione bibliografica, l'Università per Stranieri si dota di un sistema bibliotecario di Ateneo cui afferiscono le biblioteche e gli eventuali centri di documentazione dell'Università.
2. L'Università organizza
il sistema bibliotecario di Ateneo attraverso la costituzione di una struttura
di coordinamento e di una o più strutture operative periferiche.
Tale organizzazione è adottata con decreto rettorale, previa deliberazione
del Consiglio Accademico, sentiti le strutture didattiche e scientifiche
dell'Ateneo e il Consiglio di Amministrazione.
Si giunge così nel giugno del 1999 all’emanazione di un decreto da parte del direttore amministrativo (d.d.a. n.142 16/06/1999) che, recependo il parere favorevole degli organi di governo dell’Ups, riordina i servizi bibliotecari e documentari dell’università rendendo esecutivo il Sistema bibliotecario e documentale di Ateneo articolato in due strutture operative: il nuovo Centro per l’orientamento bibliografico e per la documentazione e la già esistente Biblioteca centrale (art. 1).
I principali compiti assegnati al Centro per l’orientamento bibliografico e per la documentazione sono (art. 2):
- acquisto, inventariazione e predisposizione
per la consultazione, del materiale multimediale (basi dati bibliografiche,
editoria elettronica, ecc.);
- consulenza e assistenza per la
consultazione di banche dati on line e off line e di Internet;
- ricerche bibliografiche e fornitura
di bibliografie;
- attività di library
instruction: formazione per docenti e studenti attraverso l’organizzazione
di incontri propedeutici all’uso della biblioteca, alla ricerca bibliografica,
all’utilizzo di Internet;
- sviluppo di ipotesi di lavoro,
in collaborazione con altre strutture dell'Ups, sull'uso della biblioteca
per l’insegnamento a distanza;
- affidamento di competenze sugli
archivi dell'Ups, con lo scopo di predisporre una proposta di organizzazione
del materiale archivistico posseduto e prodotto dall'Università
nel corso della sua attività;
- prestito interbibliotecario.
Il Centro è dotato (art. 3) di due unità operative di ruolo: un funzionario, con funzione di responsabile e coordinatore dell’ufficio, e un collaboratore di biblioteca, con funzione di responsabile di un servizio (nel caso specifico il prestito interbibliotecario).
Al Centro è stato assegnato
un proprio capitolo di spesa sul quale può operare in regime di
spese in economia. Il Centro è attrezzato con moderni mezzi
informatici (due computer multimediali con stampanti, accesso a Internet,
uno scanner, ecc.) acquistati grazie ad un progetto finanziato da una fondazione
bancaria ed è dislocato attualmente in due uffici: uno è
riservato al responsabile mentre l’altro ospita il coordinatore del servizio
di prestito interbibliotecario.
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