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Le biblioteche scolastiche venete in rete: collaborazione nel mondo reale e virtuale
con censimento e analisi dei siti web e degli opac delle scuole medie superiori
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di Roberta Bozzao
(in linea da maggio 2003)
Cap. 2 RETI DI BIBLIOTECHE SCOLASTICHE
§1. Perchè creare una rete di biblioteche scolastiche
Le biblioteche hanno il compito principale di consentire un facile accesso all'informazione favorendo il più possibile la diffusione delle conoscenze e rendendo pienamente disponibile per tutti le risorse documentarie necessarie allo studio, al lavoro e alla vita quotidiana.
Le biblioteche scolastiche, in particolare, devono porsi come ausilio fondamentale per la didattica e lo studio all'interno degli Istituti scolastici presso i quali sono istituite e devono poter soddisfare le giuste esigenze di approfondimento e di aggiornamento sia degli studenti sia degli insegnanti. Per fare questo esse necessitano di dotazioni documentarie sufficienti, di strumenti di lavoro aggiornati e soprattutto di personale adeguatamente preparato.
La biblioteca scolastica, in una scuola in continuo sviluppo e cambiamento, dovrà sempre più porsi alla sua utenza come strumento di supporto alla didattica e centro di informazione e consulenza pur continuando a svolgere un ruolo importante nello stimolare il piacere alla lettura [1].
Ciò che caratterizza la biblioteca scolastica è la stretta connessione tra l'azione informativa e formativa. Questa peculiarità è espressa chiaramente dalle attività che essa svolge e qui di seguito elencate:
- crea un collegamento con il sistema informativo locale e nazionale;
- favorisce la circolazione delle informazioni entro la scuola e crea un collegamento con i circuiti informativi esterni;
- dà consulenza sulle principali fonti documentarie per lo sviluppo delle attività professionali dei documenti;
- garantisce la salvaguardia della memoria storica dell'attività didattica che si svolge nella scuola;
- favorisce la capacità di integrare nei curricoli le fonti documentarie ed informative;
- educa alla lettura.
Passaggi fondamentali per raggiungere tali obiettivi si ritiene siano:
- il dialogo tecnico ed il prestito interbibliotecario realizzabile tra le biblioteche scolastiche e la rete delle biblioteche pubbliche,
- la collaborazione nella gestione delle raccolte,
- l'approntamento di un catalogo unico secondo standard descrittivi di carattere internazionale,
- il potenziamento del servizio di consulenza al fine di permettere la valorizzazione e l'uso cooperativo delle risorse ora depositate presso le singole biblioteche,
- una costante attenzione alla formazione ed all'aggiornamento del personale addetto alle biblioteche scolastiche.
Considerata la mole di informazioni oggi disponibile e le scarse risorse con le quali troppo spesso le istituzioni scolastiche sono chiamate a misurarsi, gli obiettivi sopra indicati possono essere raggiunti solo attraverso la cooperazione che consente di sfruttare pienamente le risorse sia economiche che umane. Infatti la costituzione della rete bibliotecaria è sicuramente uno strumento necessario per mirare al raggiungimento di tali obiettivi.È lo stesso MPI (oggi MIUR) ad aver incentivato negli scorsi anni, con vari finanziamenti, la nascita di una serie di reti di scuole che cooperano insieme per la gestione, l'organizzazione e la condivisione di esperienze, attività formative e del patrimonio librario e multimediale presente nelle loro biblioteche.
Il reperimento di fondi sufficienti per allestire spazi specificatamente destinati alla lettura ed incrementare il patrimonio librario e multimediale in dotazione alla scuola attraverso importanti investimenti è sicuramente il primo passo da compiere e quindi il punto di partenza per una scuola per poter proporre la propria biblioteca come partecipe di una rete [2].
§2. LA C.M. n. 228/99
La C.M. n. 228/99 "Programma per la promozione delle biblioteche scolastiche" ha costituito una buona fonte di finanziamento per oltre 400 scuole in Italia, la gran parte delle quali si sono organizzate in rete per meglio gestire le loro risorse librarie. Il finanziamento è stato attribuito per progetti di promozione di biblioteche carenti sul piano di fondi, delle attrezzature e degli spazi disponibili, ma già orientate per stile ed organizzazione di attività ad un modello di biblioteca coerente con le norme internazionali IFLA. La circolare indicava una serie di prerequisiti minimi per poter accedere ai finanziamenti e destinava un finanziamento massimo di L. 116.000.000 al potenziamento del patrimonio librario e multimediale, al miglioramento delle dotazioni infrastrutturali, riferibile a biblioteche con un patrimonio documentario di almeno 2000 unità e offriva una serie di preziosi spunti per far sì che la biblioteca scolastica assumesse non solo un assoluto rilievo nell'ambito dell'attività scolastica ma anche una diversa caratterizzazione: centro multimediale per l'apprendimento e parte integrante dell'offerta della scuola, un laboratorio culturale a servizio della didattica e aperto alle istanze del territorio [3].
§3. La nascita di una "Rete"
La collaborazione fra Istituti, avviata in molti casi anche fra scuole di ordine e grado diverso realizzando una continuità che va oltre la scuola di base, ha dato esiti incoraggianti e si è rivelata particolarmente produttiva soprattutto quando ha determinato la stipula di specifiche convenzioni con centri di ricerca pubblici e privati. La messa in comune delle idee, delle proposte attraverso la creazione di uno specifico comitato di gestione, nonchè delle iniziative e materiali didattici già prodotti e la divisione tecnica dei compiti per produrne di nuovi, ha permesso a ciascuna scuola di ottimizzare i risultati consentendo la valorizzazione e la persecuzione delle sue stesse tradizioni e vocazioni.
La collaborazione, promossa nel rispetto delle singole specificità culturali, anzi, quando risulti possibile integrandole in progetti comuni, può essere avviata anche fra scuole di diversi comuni potendosi ormai realizzare efficacemente la comunicazione multimediale e di trasmissione dei dati e dei materiali didattici tramite Internet.
È indispensabile inoltre che le scuole instaurino proficui contatti con le biblioteche comunali e non, con tutte le fondazioni, con enti ed associazioni culturali di sicuro rilievo, con i nuclei di supporto all'autonomia, con associazioni professionali, tutti prodighi di proposte dirette alle scuole in favore soprattutto della diffusione della lettura [4].
§4. La C.M. n. 229/2000
L'anno successivo all'emanazione della predetta circolare veniva emanata la C.M. n. 229/2000, redatta nella prospettiva della programmazione pluriennale e con l'intento di fornire risposte alla elevata richiesta da parte delle scuole, testimoniata dall'altissimo numero di progetti presentati. La circolare, alla luce delle esperienze maturate, consentiva il finanziamento di ulteriori 160 progetti per la promozione delle biblioteche scolastiche, selezionate sulla base degli elenchi già predisposti dai Provveditorati agli studi e, soprattutto, premiava le scuole che l'anno precedente si erano costituite in rete per far nascere una nuova biblioteca scolastica. Il contributo, infatti, era stato assegnato solo alla scuola capofila al fine di costituire sicuri e stabili poli di riferimento per tute le scuole del territorio. Il finanziamento per l'anno scolastico 2000/2001 prevedeva una quota fissa di L. 10.000.000 destinata al funzionamento della rete e una quota, indicativamente di L. 5.000.000, per tutte o parte delle scuole componenti la rete, sulla base di un nuovo progetto. Venivano così parzialmente soddisfatti anche i bisogni delle singole scuole che avevano aderito all'accordo di programma consentendo loro di agire quali moltiplicatori delle attività avviate dalla scuola capofila [5].
§5. La direttiva n. 51 DEL 21.3.01
La recente Direttiva n. 51 del 21.3.01 ha individuato, fra le iniziative da incentivarsi economicamente, quella riferita al "Progetto biblioteca". Oltre 20 miliardi di lire sono stati messi a disposizione dei direttori generali regionali perchè siano destinati prioritariamente al potenziamento dell'autonomia scolastica anche tramite i "progetti speciali". I direttori, valutate le specifiche esigenze delle scuole e del territorio di riferimento, ridistribuiranno le risorse alle scuole, purchè i progetti siano organicamente compresi nei piani dell'offerta formativa e rispondenti a specifici bisogni locali.
Le scuole potranno ovviamente aderire ai progetti partecipandovi, in parte, anche con finanziamenti propri. All'amministrazione centrale è riservato il compito di elaborare ed offrire alle scuole servizi di consulenza, assistenza, formazione, nonchè eventuali materiali, indicando le reti di scuole o le singole scuole che potranno svolgere i predetti servizi.
§6. La multimedialità nella "Rete"
L'innovazione tecnologica, la diffusione di Internet e lo sviluppo delle reti telematiche hanno prodotto un radicale cambiamento nella scuola ampliando e modificando anche il modo di operare dei docenti che possono ora trovare, in un sistema pressochè illimitato, risorse didattiche, materiali, documenti, esperienze, software ecc., e usufruire di questo strumento complesso e multiforme anche nell'ambito didattico e disciplinare [6]. La biblioteca scolastica, considerata ormai come "centro risorse educative multimediali della scuola" [7] è senza dubbio la parte della scuola che pi ha "risentito" dell'avvento delle nuove tecnologie.
L'accesso ad Internet, per esempio, apre la biblioteca al mondo dell'informazione e rende possibile un contatto continuo del responsabile della biblioteca con altri centri e con altre biblioteche. È proprio per questo motivo che la biblioteca può essere considerata come il punto di partenza per la creazione e per il consolidamento di reti scolastiche.
Per quel che riguarda delle biblioteche scolastiche delle scuole che fanno parte di una rete il problema nasce quando in una stessa rete coesistono scuole con "potenzialità" differenti (ovvero scuole che non hanno ottenuto alcun tipo di finanziamento e scuole che grazie finanziamenti hanno potuto potenziare le loro possibilità). Come bisogna occuparsi nei confronti di queste scuole (e ovviamente nei confronti delle biblioteche scolastiche di queste scuole)? È sempre automatico che una scuola, partecipando ad una rete decida di dotarsi di un sito e di strumenti di comunicazione? Chi se ne occupa?
Credo che le scuole appartenenti ad una rete dovrebbero essere tutte in grado di assicurare uno stesso grado di informazione e una stessa "potenzialità", certo nel caso in cui una scuola non abbia i mezzi per poter entrare il una rete ma disponga, per esempio, di una collezione libraria di notevole consistenza od importanza debba assolutamente essere "sostenuta" dalle restanti scuole della rete. Ritengo inoltre che il bibliotecario/documentalista, sia la figura che più di tutte sia in grado, all'interno della scuola, di gestire lo sviluppo delle biblioteca scolastica ma non solo, in quanto, come "esperto in informazione", credo si ponga come figura in grado di gestire in modo autonomo e consapevole le informazioni in ingresso ed in uscita nella scuola. Quindi ritengo sia indispensabile la sua presenza, ad esempio, nel gruppo di progettazione e gestione del sito della scuola e non solo delle pagine [8] dedicate alla biblioteca della scuola (anche per rendere più "armonico" il sito). Purtroppo ancora oggi, nonostante l'automazione nelle biblioteche scolastiche sia ormai in continuo sviluppo, l'aspetto informativo tramite Internet è ancora sottovalutato, in quanto molto spesso, le scuole che hanno un catalogo collettivo, nel loro sito Internet non riportano un link al catalogo, e talvolta non menzionano nemmeno la biblioteca scolastica.
Dunque, nonostante la multimedialitÀ sia uno dei mezzi fondamentali per lo sviluppo e la conoscenza delle reti scolastiche, ancora oggi le sue potenzialità non vengono sviluppate al meglio, talvolta per la mancanza di fondi, talvolta, forse, per mancanza di un'adeguata organizzazione.
Uno degli aspetti più interessanti nella costituzione di reti scolastiche è la possibilità, oltre a quella di creare un catalogo collettivo di piÙ scuole, di mettere questo catalogo on-line per dare la possibilità agli studenti (ma non solo a loro) di poter consultare il catalogo non solo recandosi a scuola ma anche da casa (consideriamo il fatto che la maggior parte degli studenti possiede un PC con collegamento ad Internet e comunque si stanno moltiplicando rapidamente anche gli Internet cafè, locali nei quali gli utenti possono "navigare" a pagamento).
Vediamo nel Veneto quali reti scolastiche si sono create e quali di queste hanno costituito un OPAC collettivo consultabile on-line.
§7. Rete bibliotecaria scolastica della provincia di Vicenza
Il progetto è nato su iniziativa del gruppo di lavoro del Provveditorato agli Studi per il "Piano per la promozione della lettura" e della Istituzione pubblica culturale "Biblioteca Civica Bertoliana" ed È stato presentato ai Presidi nella conferenza di servizio tenutasi il 4 maggio 1998 sul tema "Biblioteca multimediale: come cambia la didattica". Scopo della costituzione della Rete Bibliotecaria Scolastica della provincia di Vicenza è quello della creazione di un catalogo unico che riunisca i documenti presenti nelle biblioteche scolastiche e che sia accessibile via Internet per gli utenti delle scuole e per tutti i cittadini, al fine di rendere pienamente disponibile le collezioni possedute dalle singole biblioteche. Questo si pone in parallelo al progetto del catalogo unico dei documenti delle biblioteche pubbliche, che è già in atto con il Servizio bibliotecario provinciale vicentino gestito dall'Istituzione Biblioteca civica Bertoliana di Vicenza. Tutti i cittadini della provincia potranno quindi accedere alla consultazione di due cataloghi via Internet: quello delle biblioteche scolastiche e quello delle biblioteche pubbliche e ottenere i documenti per mezzo di un servizio di trasporto funzionante in tutto il territorio provinciale. Si ritiene inoltre fondamentale arrivare alla costituzione di un Centro di catalogazione per la schedatura informatica dei nuovi documenti che arrivano nelle biblioteche scolastiche e, a seconda delle risorse, anche del materiale già presente in esse. Ciò permetterebbe di liberare il personale addetto alle biblioteche scolastiche dall'attivit di catalogazione e, così, renderlo disponibile per le attivit di ricerca e di aiuto agli utenti. - la formazione e l'aggiornamento del personale addetto alle biblioteche scolastiche;
- un servizio di consulenza continuo per l'attività dello stesso personale;
- la catalogazione informatizzata di tutti i documenti presenti nelle biblioteche scolastiche secondo modalità omogenee stabilite dalla Rete;
- l'inserimento dei cataloghi informatizzati in un catalogo unico accessibile via Internet;
- la definizione di un orario di apertura delle biblioteche scolastiche;
- la massima circolazione possibile dei documenti, anche fra biblioteche pubbliche e biblioteche scolastiche.
Per realizzare il progetto si è costituito un gruppo di lavoro che opera per il raggiungimento degli obiettivi sopra indicati. Tale gruppo è composto dai responsabili addetti alle Biblioteche degli Istituti scolastici che aderiscono al progetto. Esso è l'organo tecnico che provvede ad individuare le soluzioni biblioteconomiche pi idonee alla costituzione ed all'evoluzione della Rete. Per far ciò esso potrà chiedere, ogniqualvolta lo riterrà necessario, la consulenza del personale della Biblioteca Bertoliana. Il Gruppo di lavoro ha individuato al suo interno un Coordinatore che provvede alla convocazione periodica dei bibliotecari secondo le modalità stabilite collegialmente ed in dialogo con gli Istituti firmatari il protocollo di intesa e garantisce l'organizzazione e l'attuazione delle fasi progettuali. Un ruolo importante nella realizzazione del progetto viene svolto dalla Biblioteca Civica Bertoliana, la quale, nel firmare il protocollo di intesa, si è impegnata a fornire gratuitamente la consulenza bibliografica e biblioteconomica al Gruppo di lavoro, a consentire l'accesso on-line alle banche dati librarie, ai cataloghi del Polo regionale SBN e del polo provinciale. L'Istituzione favorirà il prestito tra le biblioteche scolastiche e le biblioteche pubbliche mettendo a disposizione le proprie risorse organizzative. Al momento il sistema bibliotecario scolastico vicentino si trova in una situazione di gravi carenze e offre un servizio inadeguato rispetto alle esigenze didattiche per una serie di motivi quali: - la mancanza di personale adibito specificamente al servizio bibliotecario;
- la frequente mobilità del medesimo personale e la sua inadeguata specializzazione;
- la difficoltà di catalogazione informatica secondo gli standard consolidati;
- l'isolamento e lo scarso scambio di esperienze con altre realt;
- la carenza di fondi per lo sviluppo delle raccolte librarie [9].
D'altra parte, accanto ai tradizionali supporti cartacei, le biblioteche vedono aumentare il loro patrimonio multimediale (CD-ROM, videocassette, ecc.), che impone di utilizzare strumenti di gestione e ricerca avanzati. Nel territorio sono gi in atto esperienze di gestione informatizzata delle biblioteche sia comunali sia scolastiche ed esiste personale che ha acquisito competenze in questo settore. Nasce ora la necessità di coordinare e unificare tali esperienze e di valorizzare tali competenze. Attualmente si prospetta la possibilità di coordinare le biblioteche scolastiche sfruttando lo sviluppo tecnologico informatico e gli strumenti di una gestione coordinata e integrata del sistema bibliotecario provinciale.
Attualmente le scuole medie-superiori pubbliche che fanno hanno aderito al progetto e firmato il protocollo di intesa sono 26 (della stessa rete fa parte anche una scuola media-inferiore, per un totale di 27 scuole):- ITIS GALILEI- ARZIGNANO
- LICEO CLASSICO BROCCHI-BASSANO
- ITC EINAUDI-BASSANO
- IP AGR.PAROLINI- BASSANO
- LICEO SCIENTIFICO DA PONTE- BASSANO
- IPSIA SARTORI-LONIGO
- ITC E LICEO SCIENTIFICO MASOTTO-NOVENTA
- ITIS DE PRETTO-SCHIO
- IPSIA GARBIN-SCHIO
- LICEO SCIENTIFICO TRON-SCHIO
- LICEO CLASSICO ZANELLA-SCHIO
- ITIS CHILESOTTI-THIENE
- LICEO CLASSICO CORRADINI-THIENE
- ITIS MARZOTTO-VALDAGNO
- ITC LUZZATTI-VALDAGNO
- LICEO CL. E ART. TRISSINO-VALDAGNO
- ITG CANOVA-VICENZA
- IPSCT DA SCHIO-VICENZA
- IPSIA LAMPERTICO-VICENZA
- LICEO SCIENTIFICO LIOY-VICENZA
- LICEO SCIENTIFICO QUADRI-VICENZA
-
ITC FUSINIERI-VICENZA
- IPSS MONTAGNA-VICENZA
- ITIS ROSSI-VICENZA
- IST. MAGISTRALE FOGAZZARO-VICENZA
- ITAS BOSCARDIN-VICENZA
Il catalogo è consultabile al seguente indirizzo Internet: http://www.clab.it/cgi-bin/w3-msql/bmw/ricerche/opac.html?SID=999782674&database=ScuoleVicenza&page=IR Articolazione dettagliata del progetto: Fase uno:- Individuazione di standard comuni di catalogazione e di trasferimento dei dati catalografici (UNIMARC)
- Creazione di un manuale con le regole comuni di catalogazione da distribuire ai partecipanti al progetto
- Recupero e catalogazione informatizzata del patrimonio librario esistente tramite la cattura dalla banca dati su CD ROM della Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze
- Corso di formazione per la gestione di un software di catalogazione secondo standard internazionali
- Interscambio dei cataloghi in formato elettronico tra le scuole aderenti al progetto
- Creazione del catalogo unico dei periodici
Fase due:- Individuazione ed acquisizione del software e dell'hardware necessari alla realizzazione della rete
- Creazione della rete con protocollo TCP/IP (protocollo Internet) che permetta il collegamento delle singole biblioteche ad un server centralizzato, nel quale verranno riversati i singoli cataloghi
- Schiacciamento dei dati per la creazione del catalogo unico
- Catalogazione partecipata
- Corso di formazione per l'utilizzo della rete
- Collegamento con la rete bibliotecaria pubblica e con il loro catalogo unico
- Creazione del catalogo unico tra biblioteche pubbliche e scolastiche
- Prestito interbibliotecario
- Corso di formazione per l'utilizzo di nuovi strumenti multimediali finalizzato alla consulenza e al reperimento di materiali per la didattica.
§8. Rete bibliotecaria scolastica dell'Area Berica
Il seguente protocollo ha istituito la creazione di una rete bibliotecaria scolastica nell'area berica, il cui catalogo collettivo è consultabile all'indirizzo: http://www.bookmarkweb.it/cgi-bin/w3-msql/bmw/ricerche/opac.html?database=Rete_Scuole_Vicenza_OnLine Tele rete è prevalentemente scolastica, ma hanno aderito al progetto anche altre categorie di biblioteche. Protocollo d'intesa per la formazione di una Rete Bibliotecari dell'Area Berica approvato dal Consiglio di amministrazione in data 13 ottobre 2000 Il presente protocollo intende delineare le modalità di adesione a un progetto che prevede la formazione di una Rete Bibliotecaria dell'Area Berica da parte di scuole di qualsiasi ordine e grado e delle biblioteche pubbliche presenti nella zona. Promotori e fondatori di questo progetto si dichiarano: - l'Istituto Tecnico Commerciale e Liceo Scientifico "U. Masotto" di Noventa Vicentina;
- l'IPSIA "Leonardo da Vinci" di Noventa Vicentina;
- l'Istituto Comprensivo Statale di scuola materna, elementare, media "A. Fogazzaro" di Noventa Vicentina;
- l'Istituto Comprensivo Statale di scuola materna, elementare, media "A. Palladio" di Pojana Maggiore;
- il Circolo didattico di Sossano;
- il Circolo didattico di Lonigo;
- la Biblioteca Comunale di Noventa Vicentina;
- la Biblioteca Comunale di Pojana Maggiore;
- la Biblioteca Comunale di Barbarano Vicentino;
- la Biblioteca Comunale di Nanto.
Alla Rete Bibliotecaria dell'Area Berica potranno aderire, previa sottoscrizione del presente protocollo d'intesa, altri enti che sono referenti di biblioteche pubbliche o scolastiche che operano nella zona. L'adesione degli enti alla Rete è annuale. Il rinnovo dell'adesione si intende automatico, salvo revoca scritta comunicata entro il mese di giugno. Viene individuato come ente capo-Rete l'Istituto "U. Masotto" di Noventa Vicentina. Organismi della Rete: Consiglio di Amministrazione Il Consiglio di Amministrazione determina gli indirizzi generali della Rete, provvede alla gestione del bilancio preventivo e consuntivo e fissa le quote annue di adesione degli enti aderenti.
Esso è composto dai Presidi e Direttori didattici delle scuole, dai Presidenti delle biblioteche pubbliche o loro delegati e nomina al suo interno un Presidente. In via transitoria funge da presidente il preside dell'istituto "U. Masotto".
Partecipa alle riunioni del Consiglio di Amministrazione il coordinatore del Gruppo tecnico di lavoro. Gruppo tecnico di lavoro Il Gruppo tecnico di lavoro opera per il raggiungimento degli obiettivi sopra indicati ed è composto dai responsabili delle Biblioteche che aderiscono al progetto. Esso è l'organo tecnico che provvede a individuare le soluzioni biblioteconomiche più idonee alla costituzione e alla gestione della Rete.
Il Gruppo tecnico di lavoro sceglie al suo interno un Coordinatore che provvede alla convocazione periodica dei bibliotecari secondo le modalit stabilite collegialmente. Obiettivo: Rete Bibliotecaria di zona Obiettivo fondamentale del progetto è la costituzione di una Rete Bibliotecaria dell'Area Berica tra le biblioteche pubbliche e scolastiche presenti nella zona. Scopi della costituzione di una Rete Bibliotecaria di zona sono il miglioramento dell'offerta libraria e documentaria agli utenti tramite l'ottimizzazione delle risorse umane e finanziarie disponibili, la ricerca di economie di scala e il miglioramento degli strumenti tecnici a disposizione delle biblioteche scolastiche e pubbliche. Il progetto prevede la creazione di un catalogo unico delle biblioteche aderenti alla Rete, catalogo posto in un computer server centralizzato a cui le varie biblioteche possono accedere via Internet. In particolare la Rete mira a conseguire specificamente i seguenti obiettivi:- la catalogazione partecipata delle notizie;
- la ricerca delle notizie sui cataloghi informatizzati di tutte le biblioteche del sistema;
- la gestione interbibliotecaria dei prestiti.
Risorse della Rete La Rete pu usufruire di risorse finanziarie provenienti da:- enti aderenti alla Rete;
- altri enti pubblici;
- privati.
Competenze dell'ente capo-Rete
L'ente capo-Rete gestisce tutte le risorse della Rete secondo le finalità del progetto e su deliberazione del Consiglio di Amministrazione della Rete. In particolare acquisisce le entrate finanziarie e provvede alle relative spese. L'ente capo-Rete deve presentare al Consiglio di Amministrazione della Rete un rendiconto annuale dell'attività finanziaria svolta. Diritti e doveri delle biblioteche aderenti alla Rete di zona Diritti Gli enti che aderiscono al presente progetto possono usufruire:- del catalogo unico informatizzato della Rete Bibliotecaria di zona che rende più rapida e economica la catalogazione dei documenti;
- del prestito tra biblioteche pubbliche e scolastiche teso a favorire l'accesso a un numero sempre più ampio di documenti e informazioni;
- dell'assistenza offerta dal gruppo di lavoro per la soluzione dei problemi tecnici e biblioteconomici e dell'utilizzo cooperativo delle competenze presenti nella Rete;
- della gestione coordinata degli acquisti tesa a favorire la razionalizzazione delle risorse delle biblioteche aderenti alla Rete;
- del catalogo unico dei periodici;
- della formazione del personale addetto alle biblioteche.
Doveri Gli enti che aderiscono al presente progetto si impegnano:- a finanziare le attivitù della Rete in base ai deliberati del Consiglio di Amministrazione;
- a nominare un responsabile della propria biblioteca;
- a consentire la partecipazione, in orario di servizio, del personale addetto alle biblioteche alle riunioni del Gruppo di lavoro;
- a rendere disponibili i propri cataloghi alle altre biblioteche;
- a informatizzare le biblioteche secondo le modalità stabilite collegialmente dal Gruppo tecnico di lavoro;
- a definire, anche per le biblioteche scolastiche, un orario di apertura al pubblico;
- a consentire il prestito dei propri documenti a tutti i richiedenti, interni o esterni;
- a garantire la gestione tecnica della propria biblioteca in sintonia con gli indirizzi messi in atto nella Rete.
§9. Rete scolastica della provincia di Rovigo
Nella provincia di Rovigo non esiste una vera e propria rete di scuole o di biblioteche scolastiche intesa come gruppo di scuole che collaborano non solo per l'organizzazione di un catalogo on-line. Esistono però due distinte realtà alle quali partecipano alcune scuole: - EX-LIBRIS BIBLIOTECHE DI ADRIA IN RETE del quale fanno parte 5 istituti superiori assieme al Museo archeologico di Adria, la biblioteca dell'Istituto comprensivo di Loreo e la biblioteca "Giulia Fogolari" del comune di Adria. Tale rete offre la possibilit di consultare un catalogo collettivo all'indirizzo:http://www.liceoclassicoadria.it/opac.htm;
- SERVIZIO BIBLIOTECARIO PROVINCIALE DI ROVIGO del quale fanno parte due Istituti, il Liceo scientifico Galilei di Adria e l'Istituto professionale per i servizi commerciali turistici e della pubblicità polo di Rovigo con i dati già inseriti nell'OPAC ed un altro Istituto, il Liceo classico Celio di Rovigo, che non ha ancora i dati inseriti nell'OPAC. L'adesione di biblioteche scolastiche al sistema provinciale è stato avviato a titolo sperimentale circa un anno fa. Da allora si è provveduto ad avviare la catalogazione ed il servizio di prestito gli Istituti inseriti nell'OPAC, grazie all'ausilio di alcuni incarichi di collaborazione per catalogatori professionisti che sono stati inviati in loco per insegnare le procedure di catalogazione in linea. In seguito a questa sperimentazione altre scuole hanno chiesto di aderire (comprese alcune medie inferiori) ma, allo stato attuale (pur essendo prevista una graduale estensione del servizio alle scuole della provincia), solamente le tre scuole citate risultano a pieno titolo aderenti a S.B.P..
Il catalogo à consultabile allindirizzo:
http://linux1.concordi.it/easyweb/new/ricerche.html.
§10. Reti di biblioteche scolastiche che non hanno un opac consultabile on-line§10.1 Biblioteche scolastiche di San Donà di Piave in reteIl progetto qui di seguito esposto si propone come PROGETTO B1. Esso muove dallidea di pensare tutto il patrimonio documentale presente nelle biblioteche scolastiche degli istituti superiori di San Donà di Piave come un unico sistema bibliotecario, notevolmente specializzato ed ulteriormente qualificabile se gestito in una visione unitaria e pianificata. Ed inoltre dallidea di integrare due sistemi che sono in buona misura complementari: quello delle biblioteche scolastiche, specializzate, e quello delle biblioteche civiche di pubblica lettura. Analisi - La realt locale: la scuola
San Donà di Piave è sede del Distretto scolastico n.22 che insiste sul territorio di 11 Comuni. In San Don hanno sede, in particolare, 5 Istituti Superiori Statali (Licei Classico e Scientifico, Istituti Tecnici Commerciale, per Geometri ed Informatico) frequentati da oltre 4000 studenti provenienti da tutti i Comuni del Distretto e, in minor numero, anche da fuori Distretto. Ognuno di detti istituti è dotato di una biblioteca scolastica il cui patrimonio è , in genere, scarsamente utilizzato e a volte parzialmente non catalogato o catalogato in modo approssimativo e disomogeneo. Nel complesso è possibile stimare approssimativamente in oltre 15.000 volumi la dotazione libraria di queste biblioteche. Si tratta per la maggior parte di testi specializzati su argomenti di didattica e pedagogia e, naturalmente, sulle materie oggetto di insegnamento in detti istituti.
- La realt locale: le biblioteche civiche
Tutti Comuni del Distretto sono dotati di biblioteche civiche (di pubblica lettura, non specialistiche) che sono spesso frequentate dagli allievi degli istituti superiori per lo studio o per le ricerche. La maggior parte dei cataloghi di queste biblioteche sono informatizzati e consultabili in rete, ma non esiste ancora alcuna stabile interfaccia tra il sistema delle biblioteche civiche e il patrimonio specialistico delle biblioteche scolastiche. Finalità
- Integrare in sistema la risorsa culturale rappresentata dal patrimonio librario di propriet pubblica gi esistente.
- Favorire un maggior utilizzo delle biblioteche scolastiche da parte di studenti e docenti.
- Avviare la nascita di un ulteriore centro di aggregazione giovanile imperniato sulle scuole.
Nella realt locale poi, la pianificazione urbanistica di San Donà ha individuato chiaramente un forte polo scolastico unitario destinato agli istituti superiori, su cui insistono quattro delle cinque scuole in rete, e su questidea tornata di recente la Provincia di Venezia avviando un progetto di risistemazione dellarea, in accordo col Comune. Probabilmente si realizzer a breve un centro servizi in cui potrebbe trovare posto anche una biblioteca distrettuale. Gi da ora però , le strutture presenti in questarea scolastica - in particolare le biblioteche più spaziose e moderne, come quella del Liceo Scientifico Galilei e dellI.T.I.S. Volterra - sono suscettibili di un uso comune da parte degli alunni ed insegnati degli istituti vicini e, in prospettiva futura, da parte dei cittadini. Obiettivi e fasi di attuazioneCatalogazione completa ed omogenea, su supporto magnetico e cartaceo, del patrimonio librario delle biblioteche dei cinque istituti superiori statali di San Donà di Piave. Condivisione dei dati (mediante scambio cataloghi su supporti magnetici) tra gli istituti.
Condivisione dei dati (mediante scambio cataloghi su supporti magnetici) tra gli istituti superiori e la Biblioteca Civica di San Don di Piave e le Biblioteche Civiche dei Comuni compresi nel territorio del Distretto n. 22.
Messa in rete dei cataloghi relativi alle biblioteche scolastiche degli istituti superiori di San Donà , così da renderne possibile la consultazione a distanza. Avvio di un servizio di prestito interblibliotecario tra le biblioteche scolastiche degli istituti e tra esse e le biblioteche civiche.Coordinamento dellattivit delle biblioteche scolastiche. Coordinamento della politica degli acquisti in vista di una maggiore specializzazione delle biblioteche dei singoli istituti, e quindi di una maggiore completezza del sistema nel suo insieme. Aggiornamento periodico dei cataloghi. Tempi e modalit di attuazione- Fase 1
- Costituzione dellaccordo tra i soggetti coinvolti e fissazione di ruoli e responsabilit nel progetto. - Formazione del personale, possibilmente attraverso un corso di formazione o attraverso lautoformazione utilizzando le conoscenze e/o le risorse disponibili entro la rete di scuole o gli altri soggetti pubblici coinvolti nel progetto. - Costituzione di un gruppo di lavoro (formato dai docenti responsabili delle biblioteche dei diversi istituti e da bibliotecari esperti del sistema bibliotecario provinciale e della biblioteca civica di San Don) che: 1:compie una ricognizione sul patrimonio librario delle biblioteche e sui cataloghi, 2: concorda le modalit tecniche di svolgimento della catalogazione, 3: coordina e controlla le successive operazioni di catalogazione - Catalogazione del patrimonio delle biblioteche scolastiche degli istituti superiori. - Verifica e valutazione degli stati di avanzamento del progetto e degli obiettivi raggiunti. - Fase 2
- Convenzione tra istituti e tra essi ed i Comuni per il trasferimento dei dati e successivo aggiornamento degli stessi. - Fase 3
- Definizione tecnica delle modalit e procedure di realizzazione del prestito interbibliotecario da parte del gruppo di lavoro. - Apertura delle biblioteche scolastiche allutenza esterna, per la consultazione - Realizzazione di un sito web dedicato alle biblioteche scolastiche degli istituti superiori sandonatesi, gestito ed aggiornato dalle scuole e coordinato dal gruppo di lavoro - Fase 4
- Formazione di un gruppo permanente di coordinamento formato dai docenti responsabili delle biblioteche di istituto che si riunisce periodicamente per: definire scadenze e procedure per laggiornamento dei dati, coordinare laggiornamento dei dati in rete, coordinare gli acquisti, coordinare le iniziative scolastiche per la promozione della lettura, valutare i risultati
Soggetti coinvolti
Istituti Superiori Statali di San Donà di Piave (rete di scuole) Istituto Tecnico Commerciale L.B.Alberti
Istituto Tecnico per Geometri C.Scarpa
Istituto Tecnico Informatico V.Volterra
Liceo Scientifico Statale G. Galilei Liceo Ginnasio Statale E.Montale Provincia di Venezia
In quanto ente responsabile per legge, degli edifici e delle attrezzature degli istituti, ma anche in quanto titolare del Sistema Bibliotecario Provinciale, cui potrebbe spettare la responsabilit di dirigere sotto laspetto bibliografico e biblioteconomico il progetto.
Comune di San Donà di PiaveIn quanto ente responsabile della Biblioteca Civica, che potrebbe offrire supporto bibliografico nella fase 1 ed poi direttamente coinvolta nelle fasi 2 e 3.
Comuni del Distretto Come titolari delle Biblioteche pubbliche da coinvolgere nelle fasi 2 e 3.
§10.2 Progetto di rete di biblioteche degli Istituti scolastici di Verona e provinciaAlla fine dellanno scolastico 2002/2003 verr formata una nuova rete di biblioteche scolastiche con lo scopo di realizzare, tra gli altri progetti, un catalogo elettronico unificato delle Biblioteche Scolastiche in rete.
Si riporta di seguito il testo che ciascuna delle scuole dovr firmare per entrare a far parte delle Rete. Premessa La scuola di oggi, inserita nella società della conoscenza e dellinformazione, pu adeguatamente assolvere il proprio compito formativo se riesce a rispondere ai bisogni conoscitivi ed educativi degli alunni formando in loro la capacit di costruire autonomamente il sapere in unottica di educazione permanente. Si tratta cio di formare utenti in grado di imparare ad imparare per tutto il corso della vita. In questo scenario si colloca in un ruolo di centralità la Biblioteca Scolastica intesa come ambiente educativo in cui accedere in maniera competente alle informazioni, in cui sviluppare un gusto personale della lettura ed in cui documentare le attività didattiche svolte allinterno della scuola. Da qualche anno ormai si è avviato nella scuola, ed anche nella realtà locale veronese, un processo di sviluppo delle biblioteche scolastiche, alcune delle quali hanno usufruito dei finanziamenti ministeriali che hanno consentito un incremento del patrimonio, delle strutture e delle attività didattiche. Molti altri istituti di ogni ordine e grado hanno comunque dato il via a progetti centrati sulla Biblioteca Scolastica. Considerato il crescente bisogno di promuovere/sviluppare nelle scuole strutture ed attivit collegate alle Biblioteche Scolastiche, tra i seguenti istituti scolastici: - IC Cavalchini-Moro-Bellotti di Villafranca
- SMS Montemezzi di Vigasio
- Istituto Magistrale C. Montanari Verona
- Liceo Scientifico E. Medi Villafranca
- Liceo Scientifico G.Galilei Verona
- Liceo Scientifico "Fracastoro" Verona
- IPIA Giorgi Verona
- ITC Lorgna - Pindemonte
- IS Carnacina Bardolino
- SMS Foroni Valeggio S/M
- ICS di Peschiera d/G
- ICS di Garda
- ICS Ronco allAdige - Albaredo
- C.D. Veronella
- I.C. Povegliano
- S.E. Massalongo
SI CONVIENE
di creare una rete delle Biblioteche Scolastiche di Istituti Scolastici della provincia di Verona allo scopo di : -
promuovere e sviluppare le Biblioteche Scolastiche nella direzione:della promozione della lettura, dello sviluppo di capacità di uso esperto della informazione, della documentazione della attivit didattica
- scambiare ed integrare le diverse attività didattiche
- informatizzare il catalogo dei documenti presenti nelle singole biblioteche scolastiche utilizzando il software Winiride 2 fornito gratuitamente a tutte le scuole dal MIUR
- 1. realizzare un catalogo elettronico unificato delle Biblioteche Scolastiche in rete
- promuovere iniziative di formazione e di aggiornamento
- scambiare e condividere le professionalit presenti allinterno della rete anche allo scopo di fornire consulenza tecnico-operativa per la catalogazione derivata con Winiride2
- creare un sito web della rete delle Biblioteche Scolastiche
Lorganismo che darà attuazione alla Convenzione, sarà una Commissione di Coordinamento composta da almeno un responsabile del progetto biblioteca degli Istituti che aderiranno alla rete. Tale Commissione, che si riunir con cadenza periodica, sceglierà al proprio interno un Coordinatore per la gestione delle attività della Commissione e un Segretario verbalizzante. Condizione minima per aderire alla Rete di Biblioteche scolastiche è quella di stendere e deliberare nel Piano dellOfferta Formativa un PROGETTO BIBLIOTECA che preveda i seguenti punti:
- 1. individuare un docente responsabile della biblioteca scolastica e istituire una Commissione Biblioteca composta dalle varie componenti scolastiche (docenti, personale Ata, eventualmente studenti per le scuole superiori)
- prevedere un finanziamento per la gestione della biblioteca, comprensivo anche dellacquisto di documenti su qualunque tipo di supporto
- utilizzare WINIRIDE come software di gestione del catalogo elettronico, distribuito gratuitamente da INIDIRE per conto del MIUR
- per gli istituti non ancora attrezzati) prevedere in prospettiva uno spazio adeguato e dedicato per le attività di biblioteca
- programmare almeno unattività didattica di promozione della lettura (lettura autonoma, libera e consapevole) o attività di ricerca guidata (uso competente delle informazioni)
- partecipare ad attività di formazione attinente alla biblioteca scolastica
- partecipare alla commissione della rete delle biblioteche scolastiche.
Ladesione alla rete è sottoscritta dal Dirigente Scolastico, sentito il parere del Collegio docenti e del Consiglio di Istituto. Il progetto di rete proprio per la sua natura, non comporta vincoli di sorta e obblighi che non siano liberamente deliberati in piena autonomia da ogni singolo istituto; lunico vincolo rimane quello dettato nella Condizione minima per aderire alla Rete di Biblioteche scolastiche e che viene codificato nel Progetto Biblioteca adottato da ogni singola scuola (è un vincolo ideale che ruota attorno al modello di biblioteca proposto nei documenti dellINDIRE (Centro Risorse della biblioteca scolastica multimediale) e delle Linee guida IFLA. Qualsiasi controversia che insorgesse tra le scuole facenti parte della rete verr risolta attraverso un lodo arbitrale. Il collegio arbitrale sar costituito dai rispettivi Dirigenti Scolastici e dai docenti facenti parte della Commissione di Coordinamento.
Il presente Progetto di Rete di Biblioteche scolastiche sarà valido dalla data di sottoscrizione di ogni singolo Istituto; sarà sottoposto a verifica alla fine della.s. 2002/2003 ed eventualmente modificato. Ogni singola scuola potr recedere dalladesione al progetto di rete, qualora non riuscisse a garantire lattuazione sia pur minima del progetto Biblioteca adottato.
[1] IFLA (1995).
[2] CANTATONE (2002).
[3] BOLLETTI - LOMBELLO SOFFIATO - MARQUARDT (2000).
[4] CANTATONE (2002).
[5] MINISTERO DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE (2001).
[6] LENZI (2002).
[7] Il modello, proposto da INDIRE, ha le seguenti caratteristiche: il CREMS è un centro risorse e un AMBIENTE DI APPRENDIMENTO, sotto la responsabilità di un docente/documentalista stabile ed espressamente dedicato, in cui: - si integrano risorse documentarie multimediali (dal libro al software) nel processo di apprendimento e di risoluzione di problemi; - si integrano risorse documentarie multimediali (dal libro al software) nel processo di aggiornamento degli insegnanti; - si sviluppano abilit e strategie di uso competente dell'informazione; - si sperimentano stili diversi di insegnamento; - si costruisce il piacere della ricerca autodiretta e quello della lettura libera; - si sviluppa un habitus documentario tra gli insegnanti per la socializzazione dei prodotti della sperimentazione e dell'innovazione didattica; - si sperimentano forme positive di socializzazione, in uno spirito di apertura all'esterno, cooperazione e rispetto delle regole; - si svolgono attivit trasversali al curricolo che favoriscono la continuit didattica e i processi di orientamento e di educazione ricorrente e permanente.
Il CREMS non è per definizione autosufficiente, ma si costituisce come nucleo del più ampio sistema informativo, all'interno del territorio e delle grandi reti di informazione.
[8] Parlo di pagine ma dovrei parlare di pagina in quanto quasi sempre lo spazio che le scuole dedicano nei loro siti alle biblioteche scolastiche è veramente minimo e molto spesso della biblioteca non c'è proprio traccia.
[9] Ricordo infatti che il MIUR dal 2000 non ha pi previsto alcun stanziamento preciso per le biblioteche scolastiche.
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