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ISSN: 2283-303X

Le biblioteche scolastiche venete in rete: collaborazione nel mondo reale e virtuale

con censimento e analisi dei siti web e degli opac delle scuole medie superiori


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di Roberta Bozzao (in linea da maggio 2003) 

Cap. 1 BIBLIOTECA SCOLASTICA: DEFINIZIONE ED OBIETTIVI

"What a school thinks about its library is a measure of what it thinks about education"
Harold Howe, former U.S. Commissioner of Education

Partiamo innanzi tutto cercando di dare una definizione ai termini "biblioteca scolastica"; varie sono infatti tali denominazioni, ma, pur prendendo in considerazione aspetti diversi dell'organizzazione e della funzione della biblioteca scolastica, concordano tra loro. Ma vediamo in particolare alcune di queste definizioni:

  • la biblioteca scolastica è "destinata a provvedere alle esigenze di lettura e di studio degli alunni della scuola dell'obbligo e dell'istruzione superiore e a fornire agli insegnanti sussidi utili al loro aggiornamento professionale"[1];

  • "si definisce biblioteca scolastica la raccolta centralizzata, in ogni scuola, di materiale stampato e audiovisivo riunito sotto la supervisione di personale qualificato. Essa fornisce quante più risorse possibili nonchè l'accesso, computerizzato o con altri mezzi, ad ulteriori materiali e fonti di informazione. Si raccomanda una BSM (biblioteca scolastica multimediale) che sappia creare un'atmosfera favorevole alla scoperta autonoma, alla ricerca e all'auto-orientamento. Il temine biblioteca scolastica multimediale è utilizzato nella linee guida per sottolineare le funzioni della biblioteca sia come tradizionale centro di raccolta di materiale a stampa sia come centro dotato di materiale audiovisivo, ma la si può chiamare biblioteca scolastica, centro per le risorse e i materiali didattici o centro bibliotecario scolastico"[2];

Sicuramente più particolareggiata è la definizione proposta dall'ALA (American Library Association) world encyclopedia of library and information service che alla voce SCHOOL LIBRARIES/MEDIA CENTER porta la seguente definizione:

  • "(...) The school library is an assential element in the school; the basic purpose of the school library is identical with the basic purpose of the school itself (...), the distinctive purpose of the school library (...) is that of helping children and young people to develop abilities using books (...) by providing individual service to individual children through reading guidance, ample reading materials (...)"[3]

Si pu dunque evincere da queste tre significative definizioni che la biblioteca scolastica provvede a fornire "documenti, servizi e risorse per l'apprendimento a supporto della didattica che consentono a tutti i membri della comunit scolastica di acquisire capacità di pensiero critico e di uso efficace dell'informazione in qualsiasi forma e mezzo"[4].
I servizi della biblioteca scolastica devono però essere forniti in eguale misura a tutti i componenti della comunità scolastica, senza perciò distinzioni di età, razza, sesso, religione nazionalità, lingua, condizione professionale o sociale. Servizi e materiali speciali devono essere forniti a coloro che non sono in grado di utilizzare i principali servizi e materiali della biblioteca. L'accesso ai servizi e alle collezioni si deve fondare sulla Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo delle Nazioni Unite e non dovrebbe essere soggetto ad alcuna forma di censura ideologica, politica, religiosa o a pressioni commerciali[5].
Le Linee guida per le biblioteche scolastiche pubblicate dall'IFLA nel 1995, affermano che:
"L'educazione dei giovani è uno dei pi importanti compiti della società, ed è quasi interamente delegata alla scuola. Il suo scopo è rendere i giovani capaci di sapersi comportare adeguatamente nelle situazioni più diverse, da quelle quotidiane e pratiche ad altre di dimensioni planetarie. L'istruzione si articola in un insieme di conoscenze che i giovani apprendono in modo diretto ed in una serie di abilità per la soluzione dei problemi, basate sull'acquisizione e sull'uso delle informazioni. Sia il contenuto della conoscenza che il modo in cui viene impiegata sono soggetti a continui cambiamenti: la biblioteca scolastica multimediale (...) rappresenta quindi una componente essenziale ed indispensabile dell'educazione dei giovani, poichè fa fronte ogni giorno ai problemi associati all'aumento delle conoscenze e alla ricerca di informazioni da parte di studenti e insegnanti"[6]. I compiti della biblioteca scolastica sono quindi [7]:

  • "supporting and enhancing educational goals as outlined in the school's mission and curriculum"[8];
  • "developing and sustaining in children the habit and enjoyment of reading and learning, and the use of libraries throughout their lives"[9];
  • Essere una effettiva risorsa culturale interna alla scuola, con il proprio personale, le proprie raccolte e le proprie strutture costantemente definiti sulla base della natura dei compiti degli insegnanti;
  • Costituire una positiva relazione tra gli insegnanti e i bibliotecari a vantaggio dell'apprendimento degli studenti;
  • Contribuire ad una politica scolastica globale in cui tutti gli insegnanti e gli specialisti sviluppino le abilità nell'uso dell'informazione ed aiutino gli studenti a metterle in pratica quando è necessario;
  • Sviluppare un processo in cui si passi dall'insegnamento basato sull'uso delle risorse all'apprendimento attraverso le risorse.

§1. Finanziamento, legislazione, reti

A tal proposito importante quello che afferma il Manifesto dell'Unesco sulle biblioteche scolastiche:

"The school library is essential to every long-term strategy for literacy, education, information provision and economic, social and cultural development. As the responsibility of local, regional and national authorities, it must be supported by specific legislation and policies. School Libraries must have adequate and sustained funding for trained staff, materials, technologies and facilities. They must be free of charge. The school library is an essential partner in the local, regional and national library and information network. Where the school library shares facilities and/or resources with another type of library, such as a public library, the unique aims of the school library must be acknowledged and maintained"[10].

§2. Strutture

Scopo della struttura della biblioteca scolastica multimediale. quello di fornire un luogo ed un ambiente che siano idonei a soddisfare le richieste informative della scuola. Alla base della progettazione di questo spazio per l'apprendimento dovrebbero essere la centralità della biblioteca, la visibilit delle sue funzioni e la sua gradevolezza a studenti ed insegnanti.
A questo proposito le linee guida dell'IFLA suggeriscono che:

  • "Ogni edificio scolastico nuovo dovrebbe comprendere una biblioteca. (...) Nel progettare la biblioteca (...) va considerato il suo bisogno futuro di espansione ed è consigliabile pertanto ubicarla vicino ad un'area esterna che possa essere convertita in locali aggiuntivi.
  • In un edificio scolastico vecchio la biblioteca può occupare aule in disuso, aree da ristrutturare costituite da mense, palestre, atrii con annesse aule, oppure pu essere ubicata in un edificio annesso alla scuola. Chi progetta la biblioteca partendo da simili situazioni deve cercare di raggiungere gli stessi standard richiesti per una scuola nuova.
  • Nella progettazione preliminare dovrebbero essere previste soluzioni per gli studenti handicappati (...)
  • Una biblioteca contigua o vicina alla scuola non dovrebbe essere in genere essere considerata una biblioteca scolastica, a meno che non ci sia un accordo basato sui seguenti punti:
    1.Impiego di personale qualificato ad operare in una biblioteca scolastica;
    2.Raccolte appropriate all'uso scolastica;
    3.Autorizzazione dell'amministrazione a frequentare la biblioteca durante l'orario scolastico per studenti ed insegnanti.
  • La biblioteca scolastica dovrebbe essere ubicata al pianterreno ogni qualvolta sai possibile, tale ubicazione dovrebbe facilitare lo spostamento di materiale in ogni circostanza e soprattutto nelle aule in modo che i servizi della biblioteca si svolgano sia all'interno delle classi che nella biblioteca stessa. (...)
  • (...) essa dovrebbe essere , se possibile, lontana da fonti di rumore (...).
  • Tradizionalmente l'area più grande della biblioteca, solitamente quadrata o rettangolare per facilitarne la supervisione, è chiamata sala di lettura (...). Lo spazio raccomandato per quest'area è di 3,72 mq per utente (...). Gli studenti su sedia a rotelle devono riuscire ad utilizzare gli spazi di passaggio (...).
  • L'entrata e l'uscita dovrebbero essere segnalate (...).
  • Il banco informazioni dovrebbe essere visibile dall'entrata e localizzato vicino agli strumenti bibliografici, a quelli di consultazione e specialmente al catalogo centrale di tutto il materiale della biblioteca. (...)
  • I mobili della biblioteca dovrebbero essere solidi, (...), appropriati all'et a alla statura degli studenti (...)
  • Le sedie dovrebbero essere ragionevolmente comode (...)" .[11]

§3. Personale

Il personale della biblioteca scolastica, tra i vari compiti ad esso riservati, deve organizzare, rendere accessibili e promuovere l'uso dei libri e delle altre fonti informative, dalla narrativa alla saggistica, dalle fonti a stampa a quelle elettroniche, disponibili sia in loco sia remote [12]. Deve inoltre collaborare con gli insegnanti della scuola per ottimizzare le risorse offerte dalla scuola e per realizzare determinati obiettivi di apprendimento, valutare programmi e procedure didattiche per stimolare gli studenti all'uso della biblioteca [13]. La preparazione culturale, l'esperienza e le attitudini personali del personale, che assume non solo una funzione gestionale, ma anche didattico-educativa, sono importanti per il successo della biblioteca.
La preparazione del personale necessario per l'organizzazione, la guida e il servizio in un'istituzione che riveste un ruolo così importante nel contesto educativo, necessita inevitabilmente di molta attenzione. Una biblioteca scolastica, infatti, non pu adempiere pienamente il suo compito se il bibliotecario non è competente ed attivo [14]. Il Manifesto Unisco (Organizzazione delle Nazioni Unite per l'educazione, la scienza e la cultura) sulle biblioteche scolastiche dichiara che vi dovrebbe essere "un personale con qualificazione professionale nel campo dell'educazione e della biblioteconomia, assistito da sufficiente personale di supporto". Le Linee guida per le biblioteche scolastiche, a cui fanno riferimento la letteratura italiana e quella internazionale riguardo all'argomento, propongono quattro categorie di personale per la biblioteca scolastica: professionale, tecnico, amministrativo e volontario. Sempre secondo le linee guida per le biblioteche scolastiche, le dimensioni e la composizione dello staff devono essere determinate dal curriculum, dal numero degli studenti, dalla gamma dei servizi offerti e dal numero dei programmi didattici speciali attuati nella scuola, quali ad esempio sono quelli attuati per gli allievi di particolare talento, per gruppi multietnici, o per studenti con difficolt di apprendimento. Se l'apertura della biblioteca scolastica va oltre il normale orario scolastico è necessario personale aggiuntivo.In ogni biblioteca scolastica ci dovrebbe essere uno specialista a tempo pieno raggiungere un incremento significativo dell'uso della biblioteca. Le scuole con pi di 500 studenti dovrebbero prendere in considerazione piani per l'impiego di un ulteriore professionista a tempo pieno. Quando viene impiegato un secondo specialista, uno dei due dovrebbe essere designato direttore della biblioteca. Se la preparazione del primo specialista privilegia le tradizionali competenze biblioteconomiche, pu essere utile che il secondo abbia, oltre alle competenze richieste per una biblioteca scolastica, una preparazione speciale nel campo degli audiovisivi. È frequente che le scuole cerchino specialisti con competenze complementari proprio per consentire alla biblioteca della scuola di realizzare un programma organico e completo. Lo staff tecnico e amministrativo deve rispondere ai bisogni e agli interessi degli studenti e degli insegnanti sotto la direzione del direttore della biblioteca scolastica. Lo staff tecnico, in particolare, dovrebbe essere impiegato per un periodo di tempo sufficiente nell'assistenza in settori speciali, quali creazione grafica, fotografia, produzione radiofonica e televisiva. Può essere utile distinguere tra manutenzione delle macchine e produzione di materiali e, conseguentemente, impiegare staff di supporto.
Nel caso in cui ci sia una biblioteca scolastica regionale, tale supporto potrebbe essere fornito dal suo staff tecnico. Una scuola con 500 studenti, e che preveda la produzione di materiali, dovrebbe orientarsi ad impiegare un assistente tecnico a tempo pieno. In una scuola di 500 studenti, in cui non si producano materiali e non si facciano la catalogazione e il trattamento dei testi, si dovrebbe assumere una persona a metà tempo come aiuto nei lavori impiegatizi. Le mansioni dello staff tecnico e impiegatizio comprendono [15]:

  • funzionamento, manutenzione e distribuzione delle attrezzature;
  • assistenza nelle procedure di catalogazione e classificazione, inventariazione e registrazione;
  • dimostrazioni sulle macchine;
  • produzioni di materiali;
  • svolgimento di attività amministrative quali la battitura della corrispondenza, dei rapporti e delle bibliografie;
  • individuazione, recupero, duplicazione e archiviazione dei materiali;
  • custodia della documentazione e dei conti;
  • programmazione dell'uso dei materiali e delle attrezzature;
  • attività di trattamento tecnico, circolazione e distribuzione;
  • allestimento di mostre e altri materiali promozionali.

Per svolgere tutti questi compiti dovrebbe essere assunto un impiegato a tempo pieno.
I volontari, siano interni o esterni alla scuola, possono aiutare nei servizi correnti della biblioteca scolastica. In base alle proprie capacità e ai propri interessi dovrebbero svolgere compiti ben definiti, tecnici o amministrativi, per i quali sono stati formati; in ogni caso il loro lavoro deve essere pianificato, diretto e valutato dallo specialista; non dovrebbero essere impiegati in compiti didattici o professionali, a meno che non siano professionalmente qualificati. Ai membri dello staff volontario è richiesto di [16]:

  • aiutare nei lavori amministrativi relativi all'amministrazione del materiale;
  • aiutare nei lavori tecnici relativi alla produzione di materiali e alla manutenzione delle attrezzature;
  • fornire assistenza agli utenti nelle aree in cui abbiano sviluppato competenze;
  • preparare e condurre dimostrazioni per incrementare la conoscenza dei servizi presso gli utenti;
  • aiutare nel prestito di materiali a attrezzature.

Il contributo degli studenti che lavorano come volontari è spesso essenziale all'efficacia e all'efficienza del funzionamento della biblioteca; d'altra parte, questo lavoro pu contribuire alla loro maturazione personale, consentendo loro l'apprendimento diretto delle vie d'accesso all'informazione e dei modi di rispondere ai bisogni formativi degli altri studenti e degli insegnanti. I criteri di selezione degli studenti per il lavoro volontario in biblioteca dovrebbero essere stabiliti con il consiglio degli insegnanti; essi devono essere applicati equamente a tutti ed essere flessibili, in modo da consentire la selezione di studenti con qualsiasi tipo di capacit e con ogni tipo di interesse. Le raccomandazioni degli insegnanti possono essere incluse nella documentazione richiesta. Gli altri studenti dovrebbero rendersi conto che nella biblioteca scolastica prestano servizio studenti come loro.
Pu accadere che ai servizi della biblioteca scolastica supplisca la biblioteca pubblica: in tal caso è importante che un dipendente di questa struttura si occupi di lavorare costantemente con gli insegnanti e gli studenti sull'uso didattico dei materiali, anche se tutto lo staff di quella biblioteca dovrebbe avere l'occasione di lavorare con gli utenti.
Nel caso in cui una scuola abbia materiali e attrezzature ma non abbia una biblioteca, si suggerisce che questi vengano riuniti in un unico posto che costituir la base di partenza della biblioteca. Un membro dello staff scolastico con requisito ed interessi appropriati dovrebbe, durante l'orario scolastico, sovrintendere con altri assistenti alle necessarie operazioni di catalogazione dei materiali e delle attrezzature, prima che ne cominci la circolazione.
Ogni qualvolta sia possibile, si dovrebbero richiedere suggerimenti ed indicazioni allo specialista della biblioteca scolastica o regionale pi vicina.
La presenza del bibliotecario nella scuola è richiesta soprattutto per esigenze di carattere tecnico, per garantire la conservazione del patrimonio librario e per permettere una riorganizzazione che lo renda il più possibile funzionale; ma tutto ciò non è sufficiente ad inserire la figura del bibliotecario all'interno della realtà scolastica dell'istituto, anche per la diffidenza ed il disinteresse più o meno generale ed evidente da parte del corpo insegnante.
Solo conquistando la stima dei ragazzi e dei professori è possibile al bibliotecario entrare nel vivo della realtà scolastica.
È importante che il bibliotecario scolastico sappia rendere la biblioteca più accogliente, esponendo poster e cartelli che richiamino l'attenzione sulle manifestazioni culturali pi valide da seguire (concerti, opere in teatro, mostre, dibattiti, ecc.), o su alcune interessanti novità editoriali; altrettanto importante è che sappia avviare un rapporto di comunicazione con i ragazzi, consigliando loro delle letture utili per le ricerche scolastiche e per approfondimenti personali.
Anche nel caso in cui una scuola sia dotata di un bibliotecario a tempo pieno, perchè la biblioteca scolastica funzione al meglio è in ogni modo opportuno che [17]:

  1. vengano eliminate le biblioteche di classe a favore di uno spazio e una dotazione libraria comuni a tutta la scuola;
  2. sia creata una commissione di insegnanti che si occupi, in collaborazione con il bibliotecario, di scegliere e schedare i testi ed organizzare i tempi di apertura e prestito;
  3. gli insegnanti diano agli alunni la possibilità di frequentare la biblioteca nelle ore di apertura;
  4. gli insegnanti utilizzino la biblioteca nell'ambito delle loro attività disciplinari;
  5. sia riconosciuto, da parte di tutti gli insegnanti, che l'educazione alla lettura è parte fondamentale del progetto educativo della scuola, sia perchè il leggere è base di quasi tutte le attività che si svolgono nella scuola, sia, più in generale, per la formazione umana degli allievi.

Per quanto riguarda la situazione attuale, secondo dei dati risalenti al 1999, la distribuzione del personale che si occupa delle biblioteche scolastiche sarebbe la seguente [18]:

  • Coordinatore servizi biblioteca a norma legge 426/88=1,9%
  • Personale DOA (Dotazioni Organiche Aggiuntive)=1,4%
  • Personale ex art.113=12,4%
  • Personale docente nelle ore a disposizione=43,00%
  • Personale docente volontario fuori orario di servizio=26,00%
  • Personale dipendente da ente locale con qualifica di coordinatore=0,4%
  • Personale amministrativo della scuola=8,5%
  • Altro=6,2%

BIBLIOTECA SCOLASTICA: DEFINIZIONE ED OBIETTIVI (2a parte)

§4 Informatizzazione e biblioteche

La rivoluzione informatica, sebbene si trovi tuttora ancora in una fase di potente e rapida espansione, è ormai un fattore acquisito e di fondamentale rilevanza nelle società tecnologicamente avanzate. Le innovazioni da essa introdotte hanno coinvolto e trasformato radicalmente quasi tutte le attività umane, ma in particolar modo quelle che hanno a che fare con la gestione delle informazioni e delle comunicazioni, e quindi della cultura e del sapere in senso lato.
Le biblioteche, luoghi istituzionalmente deputati alla conservazione della cultura di una comunità, e l'intera disciplina documentalistica e biblioteconomica non potevano che essere intensamente interessate da questo fenomeno, essendo in primo luogo stimolate dalla crescente importanza assunta dalla stessa informazione scientifica e tecnologica ad analizzare la propria metodologia, a ridefinire ruoli e obiettivi, a formalizzare tecniche e procedimenti, con lo scopo di adeguarsi alle nuove esigenze nel settore del trattamento, della conservazione e del reperimento dell'informazione. Personalmente non cedo che l'informatica sia stata vista dai bibliotecari semplicemente come una delle tante discipline oggetto dei loro studi: è stata immediatamente percepita l'innovazione che quella stessa materia avrebbe introdotto in tutte le procedure biblioteconomiche. Si è quindi innescato un meccanismo di interazione tra le due discipline in diverse direzioni, dando origine ad un processo tuttora in atto che, essendo legato alle continue innovazioni tecnologiche in campo informatico, promette ancora enormi sviluppi negli anni futuri.
In particolare, in questi ultimi anni, la rivoluzione informatica è stata caratterizzata dall'utilizzo sempre maggiore di Internet utilizzato come risorsa utile per mettere "in rete" informazioni inerenti alle biblioteche e, in particolare, per rendere possibile la consultazione dei loro cataloghi elettronici.
Altre per sono le scelte possibili per chi voglia sfruttare le potenzialità che le biblioteche mettono a disposizione in rete, in quanto il World Wide Web ha modificato le modalità con le quali le biblioteche possono offrire i loro servizi, tra i quali, per esempio:

  1. "farsi spedire dalle biblioteche stesse o da fornitori specializzati (direttamente a casa o tramite una biblioteca locale, quasi sempre dietro compenso o almeno rimborso spese) i libri e gli articoli desiderati, in prestito interbibliotecario (ILL: InterLibrary Loan) o in fotocopia (DD: Document Delivery);
  2. leggere direttamente in rete il contenuto di alcuni libri o periodici posseduti dalle biblioteche che, copyright permettendo, li hanno digitalizzati e messi a disposizione gratuitamente in linea, costruendo delle vere e proprie biblioteche digitali" [19];
  3. Ricerche bibliografiche;
  4. Prenotazione del prestito di un libro;
  5. Prenotazione di un PC per l'utilizzo di Internet;
  6. Qualsiasi altro tipo di servizio offerto dalla biblioteca.

§5. Manifesto IFLA per Internet

A proposito dell'utilizzo di Internet in biblioteca, la Federazione internazionale delle associazioni e delle istituzioni bibliotecarie (IFLA) afferma che:

"The provision of unhindered access to the Internet by libraries and information services supports communities and individuals to attain freedom, prosperity and development; (...) Libraries and information services are vibrant institutions that connect people with global information resources and the ideas and creative works they seek. Libraries and information services make available the richness of human expression and cultural diversity in all media. The global Internet enables individuals and communities throughout the world, whether in the smallest and most remote villages or the largest cities, to have equality of access to information for personal development, education, stimulation, cultural enrichment, economic activity and informed participation in democracy. All can present their interests, knowledge and culture for the world to visit. Libraries and information services provide essential gateways to the Internet. For some they offer convenience, guidance, and assistance, while for others they are the only available access points. They provide a mechanism to overcome the barriers created by differences in resources, technology, and training. (...) IFLA encourages all governments to support the unhindered flow of Internet accessible information via libraries and information services and to oppose any attempts to censor or inhibit access" [20].

I concetti espressi nel Manifesto sono sicuramente di validit generale, indipendentemente dal tipo di risorsa informativa coinvolta. Ma purtroppo non viene mai fatto riferimento a questioni attualmente in discussione rispetto al rapporto fra biblioteche e Internet, ovvero:

  • "È giusto permettere o addirittura favorire l'accesso, attraverso le postazioni Internet della biblioteca, alla totalità dei servizi resi disponibili dalla Rete, inclusi quelli non riconducibili alla fruizione di documenti pubblicamente disponibili, come la posta elettronica, le chat, l'e-commerce, i giochi online, la pubblicazione e lo scambio di file, ecc.?
  • Relativamente alla mera fruizione di documenti disponibili pubblicamente in Internet, è lecito o addirittura doveroso porre dei limiti di qualsiasi natura a tale fruizione? Ed, eventualmente, per quali tipologie di documenti e/o di utenti?
  • Fin dove pu o deve spingersi l'assistenza agli utenti nell'uso delle risorse elettroniche remote? Solo fino alla "alfabetizzazione informativa" indispensabile per recuperare e valutare i documenti desiderati oppure addirittura fino alla "alfabetizzazione informatica" di base su hardware e software utilizzati?
  • Quali soggetti, con quali metodologie e in quale misura devono occuparsi di garantire la preservazione a lungo termine delle risorse elettroniche remote (RER), altrimenti destinate a un rapido oblio? E quali tipologie di RER devono essere preservate?
  • Gli OPAC devono continuare ad attenersi alla rigida descrizione dei soli documenti (analogici e digitali) di cui le rispettive biblioteche detengono il possesso, oppure possono - o addirittura devono - aprirsi alla descrizione delle RER a cui i propri utenti possono avere pi o meno temporaneamente accesso?" [21]

Nessuna di queste questioni viene direttamente affrontata e chiarita, resta il fatto che comunque Internet uno strumento fondamentale per raggiungere gli altrettanto fondamentali obiettivi della libertà di espressione e del libero accesso alle informazioni, quindi le biblioteche devono fare di tutto per permetterne ai propri utenti l'accesso in modo gratuito, assistito e informato, senza discriminazioni o censure di alcun tipo.

§6. Biblioteche scolastiche ed Internet

Per quanto riguarda l'utilizzo di Internet, ricordo inoltre che molte biblioteche offrono i loro servizi proponendoli direttamente dai loro siti, che devono essere "costruiti" ed organizzati nel migliore dei modi per risultare accessibili ai loro utenti. Il sito web diventa perciò un'interfaccia che deve essere curata il pi possibile in quanto rispecchia la biblioteca stessa e quindi l'utente che viene in contatto con una biblioteca tramite Internet ed un utente che viene in contatto direttamente con una biblioteca dovrebbero farsi della biblioteca la stessa opinione. Infatti sicuramente ci si aspetta che una biblioteca che presenta al suo interno una buona organizzazione e un'accurata gestione rispecchi queste qualità anche nello spazio che occupa in Internet (anche se poi in realt non è sempre così).
Oggetto del mio studio sarà, più in particolare, l'utilizzo che fanno di Internet le biblioteche scolastiche delle scuole medie-superiori nel Veneto. Sarà esaminata la qualità e la quantità della presenza nei siti web delle scuole medie-superiori del veneto della biblioteca dell'Istituto (quando presente) e verificata la presenza di OPAC on-line di queste biblioteche. Scopo dello studio quello di verificare quello che definisco "stato di visibilità" di questa particolare categoria di biblioteche, trascurata in molti aspetti all'interno dell'Istituzione che la ospita, ovvero la scuola stessa. La medesima situazione verrà purtroppo verificata anche per quanto riguarda l'ambiente Internet, infatti anticipo gi da ora che nella maggior parte dei webspaces e homepage scolastici visitati, la biblioteca compare come semplice citazione nell'illustrazione del Progetto educativo dell'Istituto, oppure affiancata all'attività dei laboratori in informatica o di altro tipo; in altri casi viene attestata la sola presenza fisica, nella maggior parte dei casi non se ne rileva traccia.
Scopo della mia ricerca sarà anche quello di individuare quante biblioteche scolastiche del Veneto stiano informatizzando il loro catalogo, quante lo abbiano messo gi in linea, e quante abbiano costituito una rete scolastica il cui scopo sia quello di creare un catalogo collettivo da mettere on-line. Questo per verificare quante biblioteche stiano veramente sfruttando le possibilit che Internet mette loro a disposizione e quante biblioteche invece, oltre ad avere i gi citati problemi gestionali ed organizzativi, non siano ancora in grado (chi per mancanza di finanziamenti, chi purtroppo per mancanza di interesse) di farlo.


[1] VIGINI (1985).

[2] IFLA (1995).

[3](...) la biblioteca scolastica è un elemento essenziale della scuola; gli scopi della biblioteca scolastica sono gli stessi della scuola (...) il compito distintivo di una biblioteca scolastica è quello di insegnare ai ragazzi ad usare i libri (...) provvedendo a servizi individuali di guida alla lettura e ad una vasta offerta di materiali di lettura (...). ALA (1986). Tale definizione concorda con quella già in precedenza riportata dal "Glossary of library and information science" pubblicato sempre dall' ALA nel 1983: "SCHOOL LIBRARY MEDIA CENTER: an area or system of areas in an elementary, secondary, or combined school where a collection consisting of a full range of media, associated equipment, and services from the media staff are accessible to students, teachers, and affiliated school staff."

[4]Manifesto Unesco sulla biblioteca scolastica, in : BOLLETTI - LOMBELLO SOFFIATO - MARQUARDT (2000), p. 480 - 483.

[5]IFLA (1995).

[6]IFLA (1995), p. 1.

[7]E' stato riportato l'elenco dei compiti della biblioteca scolastica presente in: IFLA (1995). Le stesse considerazioni vengono fatte da: COLOMBO - ROSETTI (1986); DOUGLAS (1972); QUINTAVALLE - REMIDDI (1984); BRAGA - ANZALDI (1997) e a cui ha fatto riferimento il Manifesto Unisco sulla biblioteca scolastica nel 1999.

[8]Facilitare e migliorare la realizzazione degli obiettivi educativi congruenti con l'indirizzo della scuola e presenti nei programmi d'insegnamento.

[9]Suscitare e mantenere negli allievi, fin da bambini, l'abitudine e il piacere di leggere e di imparare, e di utilizzare le biblioteche, in modo che diventino acquisizioni durature.

[10]La biblioteca scolastica è essenziale a ogni strategia a lungo termine per l'alfabetizzazione, l'educazione, la fornitura di informazione e per lo sviluppo economico, sociale e culturale. Essa deve essere sostenuta, in base alle responsabilità delle autorit locali, regionali e nazionali, da legislazione e politiche specifiche. Deve disporre di adeguati finanziamenti per personale qualificato, per i materiali, le tecnologie e le attrezzature e i suoi servizi devono essere gratuiti. La biblioteca scolastica è un elemento essenziale della rete bibliotecaria e informativa locale, regionale e nazionale. Quando la biblioteca scolastica divide con un altro tipo di biblioteca, come ad esempio la biblioteca pubblica, le attrezzature e/o le risorse documentarie, è necessario che gli obiettivi specifici della biblioteca scolastica siano riconosciuti e perseguiti.

[11]IFLA (1995), p. 21-28.

[12]Unesco sulla biblioteca scolastica, in : BOLLETTI - LOMBELLO SOFFIATO - MARQUARDT (2000), p. 480 - 483.

[13]IFLA (1995).

[14]E' stato ormai rilevato dall'IFLA e confermato dall'ALA come una delle cause di crisi delle biblioteche scolastiche dipenda dalla mancanza di qualificazione e professionalità del personale in esse operante, quasi sempre a titolo volontario.Pensare a personale qualificato implica però effettuare una distinzione fondamentale fra vari livelli di acquisizione di professionalità:- formazione di base (qualificazione);- specializzazione;- aggiornamento ricorrente;- prima introduzione all'uso della biblioteca scolastica e/o nuclei di conoscenze biblioteconomiche.I primi due livelli presuppongono un sistema formativo strutturato; in certa misura anche l'aggiornamento lo presuppone,in quanto un aggiornamento ricorrente si pu veramente dispiegare in tutte le sue potenzialit solo in un sistema formativo che permetta scambi da un livello all'altro ed una elevata circolazione del dibattito biblioteconomico. Quello che si verifica oggi è invece un avvio di personale docente a nuclei di competenze e ad una prima introduzione all'uso della biblioteca.

[15]IFLA (1995).

[16]IFLA (1995).

[17]IFLA (1995).

[18]AIE (1999).

[[19]RIDI (1997).

[20]L'offerta del libero accesso ad Internet da parte delle biblioteche e dei servizi informativi aiuta le comunit e gli individui a raggiungere la libert, la prosperit e lo sviluppo; Le biblioteche e i servizi informativi sono istituzioni vitali che mettono in comunicazione le persone con le risorse informative globali e con le idee e le opere creative che ricercano. (...) Le biblioteche e i servizi informativi rendono accessibile la ricchezza dell'espressione umana e della diversit culturale in qualsiasi forma. Grazie a Internet, rete globale, dai villaggi pi piccoli e remoti alle metropoli, nel mondo intero, le persone e le comunit possono avere uguale accesso all'informazione ai fini dello sviluppo personale, dell'istruzione, dello stimolo e arricchimento culturale, dell'attivit economica e della partecipazione informata alla democrazia. Tutti possono rendere accessibili al mondo i propri interessi, le proprie conoscenze e la propria cultura. Le biblioteche e i servizi informativi rappresentano punti di accesso fondamentali a Internet. Alcuni vi trovano comodit, orientamento e assistenza, mentre per altri costituiscono gli unici punti di accesso disponibili. Le biblioteche e i servizi informativi forniscono un meccanismo capace di superare le barriere create dal divario di risorse, di tecnologie e di formazione. (...) L'IFLA incoraggia tutti i governi a sostenere il libero flusso dell'informazione accessibile tramite Internet nelle biblioteche e nei servizi informativi e a opporsi a qualsiasi tentativo di censurare o inibire l'accesso. IFLA (2002 b).

[21]RIDI (2002).